Cosa vedere a Kyoto in un giorno




Già dal mio primo giorno a Tokyo il meteo chiamava pioggia per oggi. Le previsioni in Giappone sono precisissime, su tutti i canali TV ci sono molti spazi dedicati al meteo e sono talmente precise che indicano l'ora in cui è previsto l'arrivo della pioggia e quando dovrebbe smettere.
Oggi puntualmente, come previsto, piove! Anzi diluvia. Per fortuna danno pioggia fino a mezzogiorno così organizzo la mia visita in modo tale da passare la mattinata al coperto in qualche museo.
Alla reception compro con soli cinque euro l'abbonamento degli autobus che mi permette di utilizzare tutti gli autobus della città in una sola giornata. Non male come prezzo se facciamo il paragone con i sette euro di Venezia per solo un'ora!
Il capolinea degli autobus è situato di fronte alla stazione dei treni e dal mio hotel sono solo cinque minuti a piedi. Ci sono diverse corsie numerate e in ogni corsia sono indicati gli itinerari di ogni linea con i relativi orari; inoltre ci sono alcuni bus chiamati RAKUBUS dedicati appositamente ai turisti che fanno meno fermate e si fermano vicino alle principali attrazioni turistiche; si possono riconoscere perchè sono molto colorati. L'unica cosa negativa di questi RAKUBUS è la frequenza: ce ne sono meno rispetto alle linee normali e finiscono presto, verso le otto di sera.
Il mio timore prima di salire in autobus era quello di non capire in quale fermata bisognava scendere . Timori che, una volta in autobus, sono scomparsi vedendo uno schermo vicino al conducente con indicante la posizione dell'autobus su una cartina e il nome della fermata in arrivo, oltre che ai monumenti che si possono visitare nei paraggi. Un gioco da ragazzi!

come muoversi a kyoto


Arrivo così dopo quindici minuti al castello Ninjo sotto un vero e proprio acquazzone. Per fortuna la visita del castello è tutta all'interno e permette di visitare le famose sale con i pavimenti dell'usignolo, ideati per produrre un suono simile al canto di un uccello nel momento in cui vengono calpestati: in questo modo sono anche un avvertimento della presenza di intrusi. Belllo anche il giardino con il caratteristico fossato tipico dei castelli giapponesi; peccato però che la visita sia stata rovinata dalla pioggia.


castello ninjo kyoto

castello ninjo kyoto

castello ninjo kyoto

Dal castello Ninjo proseguo per uno dei simboli di Kyoto: il tempio Kinkaku-ji o meglio conosciuto come il padiglione d'oro. Dopo la fila per acquistare il biglietto si entra attraverso un piccolo portale di legno e ci si trova subito davanti all'incantevole scenario del lago con sullo sfondo il padiglione d'oro. Esatta riproduzione dell'originale, distrutto da un incendio doloso nel 1950, l'elegante struttura a tre ordini è totalmente rivestita con foglie d'oro con in cima un fenice di bronzo. Il monte Kinugasa fa da sfondo al giardino che, grazie al gioco armonioso dei vari elementi, è un magnifico esempio d'architettura dei giardini giapponesi  del periodo Muromachi.
Purtroppo, complice il brutto tempo,  le foto qui sotto non danno l'idea di quanto magico possa essere questo posto in una giornata di sole:

padiglione d'oro kyoto

padiglione d'oro kyoto



Il padiglione non è visitabile all'interno,  la visita prosegue attraverso un sentiero nel parco e ci si trova, dopo una ventina di minuti, di nuovo alla biglietteria. 
Una volta all'uscita,  proseguo a piedi prendendo la strada a destra per arrivare al tempio Ninna-ji. L'intenzione era di farla tutta camminando, dalla piantina non sembrava molto distante,  però, una volta arrivato all'altezza dell'università, complice la pioggia, ho preferito prendere l'autobus 59 che mi ha portato proprio di fronte l'ingresso del tempio. Il tempio è famoso per la sua colossale porta d'ingresso e per l'altissima pagoda a cinque ordini.

cosa vedere a kyoto

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Come dicevano le previsioni, a mezzogiorno ha smesso di piovere. Ormai è giunta l'ora di cercare qualche ristorantino per il pranzo. L'idea è quella di raggiungere la zona del padiglione d'argento, pranzare e continuare poi la visita scendendo attraverso la passeggiata del filosofo. Mi accorgo  però che ho sbagliato completamente autobus e, una volta sceso,   seguo lo stesso dei cartelli che indicano il tempio Daitokuji. Beh perchè non visitarne uno in più? In effetti è stata una piacevole sorpresa. Più che un tempio è un complesso di templi, una cittadella fatta di corridoi, piccoli templi, passaggi nascosti e giardini giapponesi. 

cosa vedere a kyoto

E' stata una scoperta bellissima. Qui ne aproffitto per fare il pranzo, una veloce scatola  bento, in una panchina del parco e riprendo poi l'autobus, questa volta quello giusto, per il padiglione d'argento.
Considerato un capolavoro dell'architettura dei giardini, questo tempio è importantissimo per la cultura giapponese: al suo interno la cerimona del tè e la pittura ad inchiostro hanno trovato la massima espressione. Il generale Yoshimasa voleva rivestire il padiglione in argento, in omaggio al nonno che aveva ricoperto Kinkaku-ji di foglie d'oro, ma la guerra pose fine alle sue ambizioni, così è rimasto tale come lo vediamo ai giorni nostri. 
La visita segue un percorso attraverso un bellissimo giardino fino alla cima di una collina da dove si  ha una vista bellissima su tutta Kyoto, per poi concludersi ai piedi del padiglione d'argento.

 padiglione d'argento, kyoto


padiglione d'argento, kyoto

padiglione d'argento, kyoto

Uscito dal tempio prendo subito una stradina che gira a sinistra. Qui inizia la famosissima passeggiata del filosofo che costeggia un canale per circa due chilometri, tutta fiancheggiata da ciliegi e aceri. Putroppo, come a Tokyo, la fioritura è un po' in ritardo e quindi bisogna utilizzare al massimo la propria fantasia per poter immaginare questo luogo durante l'esplosione rosa dei sakura

passeggiata del filosofo, kyoto

passeggiata del filosofo, kyoto

Lungo il tragitto ci si può fermare a visitare dei templi tra cui il Nanzen-ji  con la sua colossale porta Sanmon costruita nel 1626 per consolare le vittime dell'Assedio d'estate del castello di Osaka.

passeggiata del filosofo, kyoto

Rimango in ques'oasi di pace per un bel po', quasi in meditazione e continuo poi a piedi alla fermata lungo la strada Higashioji dori  per prendere l'autobus che mi porta in stazione.
La giornata però non finisce qui. Dopo una breve sosta in hotel, riprendo l'autobus per il cuore commerciale di Kyoto (anche qui immensi centri commerciali) e, grazie alla mitica piantina presa all'ufficio informazioni, entro nel vicolo Pontocho. E' incredibile come l'atmosfera possa cambiare in soli pochi metri. Pontocho è famoso per ospitare numerose sale da tè, le tradizionali Ochaya di legno; qui sembra di essere nel Giappone del secolo passato e non  è poco probabile incontrare una vera Geisha. Io ne ho viste due che accompagnavano alcuni uomini d'affari al taxi! 

pontocho, kyoto

Quaranta minuti sono sufficienti per percorrere il vicolo in andata e ritorno. I costi però dei ristoranti sono molto elevati quindi, per andare a cena, lascio Pontocho e attraverso il ponte sul fiume Ka-gawa in direzione  quartiere Gion. Gion è il quartiere di geisha più famoso della città, dove gli uomini d'affari vengono a divertirsi in compagnia di geisha professioniste nelle sale da tè. Qui la scelta di ristoranti è più ampia, ce ne sono per tutte le tasche. Certo, se si vuole risparmiare bisogna evitare la strada  Shimbashi-dori dove ci sono bellissime sale da tè e ristoranti tradizionali (un colpo però per il portafoglio) ma frequentate solamennte dai giapponesi più facoltosi. E' comunque piacevole girare lungo il canale e fare qualche foto. Il momento migliore per farci un giro è sicuramente la sera, quando gli edifici in legno e le lanterne appese ricordano l'antico Giappone e creano un'atmosfera suggestiva.

pontocho, kyoto

gion, kyoto

Ormai la stanchezza si fa veramente sentire, non mi resta che andare alla fermata dell'autobus e tornare in hotel. Domani si continua ancora per templi e pagode.


Vai all'ottavo giorno: Itinerario per Kyoto: geisha e templi 


7 commenti:

  1. Bellissime immagini! Un post davvero interessante, di cui terrò conto se (spero prestooo) farò tappa in Giappone!
    Grazie Andrea :)

    pensierinviaggioo.blogspot.it

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  2. che meraviglia... ma il mangiare com'è? ;)

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    1. per il mangiare mi sono trovato bene. ci sono tanti ristoranti e tutti con le riproduzioni di plastica all'ingresso per cui si ha già un'idea su cosa prendere. di solito i centri commerciali hanno gli ultimi due piani adibiti a ristoranti e c'è tantissima scelta. il problema però è mangiare con i bastoncini :((

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  3. bellissime le foto Andrea :)
    e ottima descrizione!
    vien voglia di andare...

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  4. It must be wonderful there! Your pictures make me dream ...

    www.dressedwithsoul.com

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