Escursione organizzata con il gruppo di escursionismo del CAI.
Partiamo in autobus da Mestre alle 6.30 con destinazione Passo
Valles. Dopo la solita sosta presso la pasticceria di Cencenighe,
proseguiamo per Falcade con splendide vedute sul Civetta e saliamo per la strada che porta al passo Valles al
confine tra Veneto e Trentino a quota m. 2033. Il tempo è variabile con ampi spazi di sereno e alcune nuvole mattutine, purtroppo le previsioni non sono delle migliori, nel pomeriggio sono previsti temporali ma si spera sempre negli errori degli uomini meteo....
Scesi dall'autobus iniziamo subito il nostro
percorso in salita prendendo il sentiero numero 751 che con un
dislivello di circa 200 metri ci porta dopo circa mezz'ora di cammino
alla forcella Venegia a m 2217 d'altitudine.
Arrivati qui si apre una strepitosa vista sulla
sottostante Val Venegia e su tutto il gruppo delle Pale. Le
Pale di San Martino sono un'importante catena dolomitica distesa fra
Veneto e Trentino, con vette che superano i 3000 metri di cui la Cima
Vezzana è la più alta (3192 metri).
Da qui proseguiamo in piano lungo l'alta via delle Dolomiti
sempre con il sentiero n. 751 fino ad arrivare al passo Venegiota a
2303 metri d'altitudine. Questo è il punto più alto
dell'escursione, da qui si ha un'ampio panorama anche su Falcade,
sul Civetta e su tutta la Val Venegia.
Il nome "Venegia" deriva da Venezia dato
che nei secoli passati i tronchi tagliati nella foresta di Juribrutto
erano destinati ai cantieri della Serenissima: venivano trasportati
al passo Valles e da qui via acqua lungo il corso del Biois e del
Cordevole
Al passo Venegiota il sentiero si separa in due:
proseguendo con il sentiero 751 si raggiunge il rifugio Mulaz, mentre
prendendo il sentiero non numerato con indicazione per la malga
Venegiota e Passo Rolle si scende verso la Val Venegia.
Iniziamo quindi la nostra discesa accompagnati alla
nostra sinistra dalle possenti pareti del monte Mulaz e della Cima
della Vezzana. Abbiamo modo di vedere diverse tane scavate dalle
marmotte oltre che a sentire il caratteristico fischio. Questo
simpatico roditore vive in colonie i cui membri fanno a turno la
guardia per difendersi dai vari predatori e, non appena ne avvistano uno,
emettono questo curioso fischio, che avvisa il resto della
colonia del pericolo. Lungo il percorso abbiamo modo di vedere anche
diverse stelle alpine:
Come previsto dal meteo, il tempo inizia a peggiorare: nuvole e tuoni incombono all'orizzonte. Siamo costretti
pertanto ad anticipare la sosta per il pranzo a mangiamo a sacco
giusto in tempo per evitare le prime gocce di pioggia. Ebbene si,
appena finito di pranzare inizia subito il temporale che per nostra
fortuna dura solo mezz'ora! Grazie al K-way e ai copri pantaloni,
comprati la settimana prima e sempre indispensabili in montagna, alla fine non è stato così
tragico. Prova pioggia superata!
Scendiamo velocemente attraverso il bosco di larici e cembri verso la Val Venegia, imbocchiamo il sentiero n. 749 e arriviamo ad un bivio:
Scendiamo velocemente attraverso il bosco di larici e cembri verso la Val Venegia, imbocchiamo il sentiero n. 749 e arriviamo ad un bivio:
1) a destra si va in malga Venegiota (questo
significa sosta per il dolce che non è una brutta idea)
2) a sinistra invece, con una piccola deviazione, si va verso
il Passo Rolle dove si può vedere il Campigolo della Vezzana con quello che
rimane del ghiacciaio Travignolo.
Tutto il gruppo decide per la deviazione a sinistra
e, dopo venti minuti di cammino, ci troviamo ai piedi di quello che
una volta potevamo chiamare un ghiacciaio, ora circondato da un vero
giardino alpino dove crescono specie molto rare legate alle
vegetazione delle alluvioni glaciali.
Per fortuna il tempo migliora un po' e, dopo le foto
di rito, ritorniamo al bivio di prima e continuiamo per la Malga
Venegiota.
Da qui si ha una vista straordinaria sul tutta la
catena della Pale di San Martino. Peccato per le nuvole basse che impediscono di ammirare il panorama in tutta la sua bellezza ma purtroppo con il
meteo non si può far nulla!
Non appena vedo i piatti che vengono serviti qui in
malga rimpiango di essermi portato i panini da casa! In pochi secondi
ho visto tutte le specialità montane passare sotto i miei occhi o
meglio sotto il mio naso. Ho modo comunque di provare la panna
cotta con i mirtilli una vera specialità della zona e talmente
buona da fare anche il bis!
Ci riposiamo circa quaranta minuti e riprendiamo il
sentiero costeggiando il torrente Travignolo, che nasce ai piedi del
ghiacciaio, circondati da verdi pascoli con mucche e cavalli fino a ragggiungere la
malga Venegia.
Qui finisce il sentiero e inizia la strada asfaltata che porta ai vari parcheggi a pagamento; si può fare anche un sentiero parallelo per il bosco se si vuole evitare l'asfalto. Arrivati al parcheggio troviamo il nostro autobus che ci aspetta e, una volta sistemati tutti gli zaini all'interno dell'autobus, partiamo per il passo Valles dove facciamo una breve sosta al bar del rifugio. Durante il brevissimo tragitto compare finalmente il sole e per un attimo le pale di San Martino si fanno vedere in tutta la loro straordinaria bellezza!
Finisce qui questa bellissima escursione in una
delle valli più belle e incontaminate delle Dolomiti. A causa del
brutto tempo non abbiamo avuto modo di ammirare al meglio questo luogo da cartolina, forse il più celebrato di tutte le Pale di San Martino, ma sicuramente è una ragione in più per tornare.
SCHEDA TECNICA:
cartografia Kompass |
SCHEDA TECNICA:
PARTENZA: Passo Valles m.203
ARRIVO: Parcheggio visitatori Val Venegia m 1693
Dislivello in salita m 270
Dislivello in discesa m 610
Domenica 29 Luglio 201
Vedi anche tutte le mie escursioni in montagna
ARRIVO: Parcheggio visitatori Val Venegia m 1693
Dislivello in salita m 270
Dislivello in discesa m 610
Domenica 29 Luglio 201
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