Cosa vedere a Barcellona in un giorno

Vedere Barcellona in un giorno non è impresa facile: la giornata di oggi sarà quindi dedicata alla scoperta delle opere di Gaudì e del modernismo a Barcellona. Dopo un'ottima prima colazione in hotel, raggiungo in metro piazza Catalunya punto di inizio del mio itinerario.
Dalla piazza prendo il Passeig de Gracìa, bellissimo viale alberato, fino a raggiungere la manzana de la discordia: l'isolato della città con il gruppo di edifici modernisti più famosi. Manzana della discordia è un gioco di parole: manzana in spagnolo significa sia isolato che mela e discordia deriva dal contrasto estetico che ne è conseguito. Tra le case di questo isolato, la più famosa è la Casa Batlò di Gaudì. A Barcellona è conosciuta come casa delle ossa e casa del drago a causa dei balconi che sembrano delle mandibole di qualche animale e il tetto che evoca la schiena di un drago. Mi limito ad osservare la casa solo dall'esterno, il prezzo è abbastanza proibitivo, circa 18 euro e la Barcelona Card mi dà diritto solo a due euro di sconto.  Insieme alla casa Batlò l'isolato comprende anche la casa Amatler e la casa Lleò Morera, senza dubbio alcune delle opere più belle uscite dal modernismo: una miscela armoniosa di stili, di finestre moresche e gotiche e  tetti spioventi rivestiti di piastrelle.

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Casa Batlò

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Casa Batlò

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manzana de la discordia


Fatte le foto di rito, proseguo sempre a piedi lungo il Passeig de Gracìa fino a raggiungere l'altra casa capolavoro di Gaudì: la Casa Pedrera. Costruita tra il 1905 e 1910 per ospitare appartamenti e uffici viene chiamata anche casa Milà. Il nome deriva dal nome dell'uomo d'affari che ne fu il committente, mentre il nome Pedrera (pietraia) deriva dalla sua facciata movimentata che sembra un insieme di piccole onde. Pere Milà aveva sposato Roser Guardiola, più vecchia e più ricca di lui e con questo edificio puntava a superare in grandiosità e lusso qualsiasi altra costruzione dell'epoca. Gaudì disegnò anche il mobilio interno degli appartamenti, ma la signora Milà, oltre a non piacere la casa si affrettò a buttare via tutto quanto con sdegno. Con un'audioguida si possono visitare il tetto, dove i camini hanno delle forme così terrificanti da essere chiamati spaventa streghe, il sottotetto dove c'è un piccolo museo sulla storia della casa e sulle opere di Gaudì e il piano sottostante con l'appartamento dei Pedrera ancora ammobiliato con i mobili dell'epoca. All'uscita mi sono accorto che ho fatto bene arrivare di prima mattina: la coda per entrare raggiunge già la fine dell'isolato!

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Casa Pedrera

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Casa Pedrera
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Casa Pedrera


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Casa Pedrera

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Casa Pedrera, interni

La prossima tappa è Casa Vicens, una delle prime opere architettoniche di Gaudì. Per raggiungere la casa prendo il metro fino alla fermata Fontana e, dopo pochi minuti a piedi (in salita), raggiungo l'ingresso. Purtroppo questa casa è privata e non è visitabile, si può vedere solo la facciata, un tripudio di maioliche e colori. Pensavo comunque un po' meglio; non perdo molto tempo qui e ritorno alla metro con destinazione Parc Güell !
La fermata del metro più vicina per raggiungere il parco è Lesseps. Da qui ci sono due possibilità per raggiungere l'entrata, la prima seguendo la strada in salita, la Travessera de Dalt e Carrer Larrard che portano direttamente all'ingresso principale, oppure percorrendo l'avenida Vallarca che con delle scale mobili porta ad un ingresso secondario e certamente meno suggestivo del primo.
Definito patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, il parc Güell è la creazione più colorata di Gaudì. Appena superata l'entrata principale si ha modo di vedere le due case in stile fiaba di Walt Disney e la famosa scalinata sorvegliata da un mosaico di un drago che porta alla sala hipostila composta da ben 88 colonne in pietra! Sopra la sala c'è uno grande spazio delimitato da una lunghissima panchina rivestita di ceramica.

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Parco Güell

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Parco Güell

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Parco Güell

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Parco Güell
Il genio di Gaudì aveva progettato questo spazio come raccolta dell'acqua piovana che scendeva dalla collina e, secondo il progetto, l'acqua doveva arrivare in una cisterna sotterranea attraversando le colonne sottostanti!
Il parco è una delle principali attrazioni della città e non c'è da stupirsi nel vedere tantissimi turisti. Ce ne sono talmente tanti che non sono riuscito nemmeno a fotografare il famoso drago all'entrata. Per fortuna i sentieri che salgono verso il belvedere sono meno frequentati e il panorama che si gode sulla città  è quindi per pochi intimi:

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Parco Güell

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panorama dal Parco Güell

Per il pranzo decido di ritornare in centro a Barcellona. Evito tapas e bocadillos vari e mi dirigo all'ultimo piano del centro commerciale El Corte Inglés nell'avenida Portal de l'Angel. Qui con soli undici euro prendo il menu fisso del giorno che comprende: Fideuà (pasta tipica catalana), pollo ripieno prosciutto e formaggio, dolce e caffè! Ottimo. Attenzione però a non andare al El Corte Inglés in piazza Catalunya, lì è pieno di gente ed è difficile trovare un tavolo libero nell'ora di punta.

Dopo pranzo raggiungo la Rambla de Mar e mi imbarco in una mini crociera in una delle tante golondrinas che ci sono al porto. Per i possessori della Barcelona Card il biglietto è gratuito (una delle ragioni per cui  ci sono andato) e il giro dura circa quarantacinque minuti. Purtroppo l'itinerario non è il massimo, si passa per la zona industriale del porto con tanto di raffinerie e capannoni industriali per poi ritornare al punto d'imbarco. Ecco una bella trappola per turisti! Per fortuna non ho pagato il biglietto!

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porto di Barcellona

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funivia per la collina di Montjuic

Dopo  una bella pausa gelato nel centro commerciale Maremagnum, con una bellissima vista sul Port Vell,
arriva il momento che tutti, durante una visita a Barcellona, aspettano: la Sagrada Familia.
Prendo il metro a Barceloneta e scendo alla fermata Sagrada Familia. Da qui solo pochi passi e si ha davanti il capolavoro di Gaudì.  Della Sagrada Familia si è detto e scritto di tutto, io aggiungerei solo che se si potesse aggiungere un'ottava meraviglia del mondo questa opera di Gaudì dovrebbe entrare di diritto!

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Sagrada Familia, facciata della passione

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Sagrada Familia, facciata della passione

Gaudì visse sul posto per 16 anni e quando morì venne sepolto nella cripta. Sebbene le ambizioni di Gaudì si fossero col tempo ridimensionate, il progetto per il completamento della chiesa resta impressionante. Manca la torre centrale che semmai verrà ultimata supererà in altezza di una volta e mezza quelle già esistenti
Consiglio di arrivare presto la mattina o nel tardo pomeriggio per evitare le code all'ingresso. Io sono arrivato verso le 18.00 e questa è la coda che ho trovato:

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ingresso alla Sagrada Familia

Beh, già da qui si può capire che, seppur incompleta, con i suoi 3 milioni di visitatori all'anno, è senza dubbio il monumento più visitato in tutta la Spagna.
Dopo venti  minuti di coda arrivo all'ingresso e acquisto anche l'audio guida che in circa un'ora di spiegazione illustra la storia e le  varie fasi di costruzione della chiesa. Se però l'esterno della Sagrada Familia è stupefacente, ancora di più lo è l'interno: un insieme di colonne angolate che salgono verso il soffitto come un groviglio intricato di rami in una fitta foresta:

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interno della Sagrada Familia

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interno della Sagrada Familia

Molto interessante è anche la visita al vicino piccolo museo dove vengono illustrate le fasi della costruzione della chiesa.
Finita la visita  ritorno in hotel per un po' di riposo e poi per cena scelgo la zona di Barceloneta, caratteristico quartiere di pescatori pieno di ristorantini di pesce. Oggi è il turno della paella e come dessert non poteva mancare la crema catalana!

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paella

Passeggio un po' per Barceloneta e per il porto fino ad arrivare a La Rambla sempre animata a qualsiasi ora del giorno. Prima di tornare in hotel decido di fare un'ultima puntatina  alla casa Batlò per vederla con un'altra prospettiva e devo ammettere che di notte è ancora più bella:

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Casa Batlò by night

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Casa Batlò by night

Anche questa sera si va a letto presto, niente vita notturna! Domani c'è il treno di prima mattina per il  monastero di Montserrat!

Lunedì 10 settembre 2012
Vai al terzo giorno:  Escursione al monastero di Montserrat

16 commenti:

  1. complimenti x il servizio,ricco di informazioni interessantie per le foto, che sono bellissime!

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    1. grazie! complice anche una bellissima giornata di sole!

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  2. Tengo una gran debilidad... se llama Crema Catalana!! Es el postre más delicioso de toda España! jeje.

    Guadí era un genio! Adoro su arte, esas formas y figuras tan impresionantes con las que envuelve la ciudad y consigue atrapar todas las miradas. Conozco el Palacio que realizó en Astorga, la Casa Botines (en León) y el denominado Capricho de Gaudí (situado en Comillas, Cantabria). Los tres son ejemplos extraordinarios de su talento. Sin duda, sus obras más célebres se encuentran en Barcelona! :)
    Uno de mis principales motivos para visitar la ciudad son el Parc Güell y la, interminable, Sagrada Familia. Pero... te aseguro que cuando vaya, tendré una cita especial con Montserrat, ese conjunto de montañas y el paisaje que ofrecen en digno de recorrer! :)

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    1. bueno comì crema catalana casi todos los dìas asì que puedo decir que tambien es mi postre preferido :))por lo de Gaudì me gustò todo, pero la sagrada familia fue lo que me gustò mas..

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  3. Chi ama il genio di Gaudì non può che essere entusiasta di questo tuo post!

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  4. Sempre bella Barcelona :)
    http://tarragonain.blogspot.com.es

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  5. Le foto sono molto belle, adoro Barcellona e Gaudi!
    Alessia
    THECHILICOOL
    FACEBOOK
    Kiss

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  6. Belle immagine meravigliose Barcellona deve essere stupenda grazie del giro. Buona domenica

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  7. Mi devi spiegare caro Andrea come puoi vedere in una sola giornata anche solo l'itinerario Gaudì in Barcellona!
    Sei magico, veramente ..io che ero solita a ottobre ad andare al mare in Spagna, Barcellona restava una meta fissa, ma ti assicuro che qualcosa mi è sfuggito mentre leggevo il tuo post.
    Da oscar , sei da grammy awards!
    Insuperabile!!!!++++

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