Terzo e ultimo giorno qui a Vienna. Il programma di oggi prevede la visita del castello del Belvedere, le tombe degli Asburgo e finalmente un tour dei caffè, tanto famosi qui a Vienna da diventare patrimonio dell'Unesco.
Dopo la prima colazione, saldo il conto alla reception e vado subito alla stazione di Landstrasse. Qui grazie al treno veloce CAT, che collega l'aeroporto al centro città, si può fare direttamente il check-in del volo e liberarsi della valigia già dal mattino per poi ritrovarla direttamente a destinazione in Italia. Niente male come idea, il check-in in centro città!
Da Landstrasse prendo il metro e, con un cambio a Stephansplatz, scendo a Sudtiroler Platz, la stazione più vicina al castello del Belvedere. Tutti consigliano di utilizzare i mezzi pubblici per raggiungere il Belvedere ma, a mio parere, si può arrivare benissimo anche a piedi dal centro. Oggi però, con neve e pioggia, anch'io ho preferito prendere il metro.
Il castello del Belvedere è considerato uno dei palazzi barocchi più belli del mondo e fu costruito per volere del principe Eugenio di Savoia. All'epoca era quasi più maestoso della residenza imperiale dell'Hofburg, fatto che provocò una certa irritazione tra gli Asburgo soprattutto perchè il principe Eugenio poteva ammirare un panorama di incomparabile bellezza sulla capitale.
Ci sono due Belvedere: quello superiore e quello inferiore. Acquisto il biglietto che dà diritto alla visita al Belvedere superiore, dove sono custodite le famose collezioni di Klimt, tra cui il celebre bacio e Giuditta e altri capolavori di altri artisti moderni.
Attraversando il bellissimo parco, si arriva poi al Belvedere inferiore dove vengono ospitate mostre tematiche. Le visito solo dall'esterno e ritorno al centro di Vienna questa volta a piedi.
Prossima tappa: Hotel Sacher! o meglio caffè Sacher, sosta d'obbligo per qualsiasi turista in visita a Vienna. Dopo i vari tentativi dei giorni scorsi andati in fumo a causa della coda all'ingresso, oggi mi armo di pazienza e dopo circa trenta minuti di attesa riesco a trovare un posto sul bancone del bar. Ovviamente non potevo che prendere una fetta di Sacher con panna montata ( costo € 4,50 ) e rimango un po' a guardare le torte che escono dalla pasticceria a ritmo di catena di montaggio! Si dice che ci sia stata una vera e propria guerra legale tra il caffè Sacher e la pasticceria Demel per l'autenticità della ricetta; sinceramente io l'ho trovata uguale a tutte quelle che ho mangiato quest'estate in montagna! Come locale inoltre pecca un po' di autenticità, abbastanza moderno e con tantissima gente in coda ovunque, c'è addirittura il negozio di souvenirs dove una fetta di sacher in versione regalo con scatola di legno e tanto di timbro costa più di venti euro!
coda per entrare al caffè sacher |
Poco lontano, in direzione Stephansdom, raggiungo la Kapuzinerkirche con al suo interno la Kaisergruft, la cripta dove sono custodite le tombe di quasi tutti gli Asburgo, inclusa quella di Sissi e Francesco Giuseppe e l'imponente doppio sarcofago barocco che contiene le spoglie di Maria Teresa.
Non essendomi saziato del tutto con la Sacher per pranzo vado al caffè Diglas, una fera e propria istituzione qui a Vienna e famosissimo per le sue torte di cui il suo Apfelstrudel non conosce rivali! A Vienna di caffè e pasticcerie ce ne sono a centinaia, c'è solo l'ìmbarazzo della scelta. Secondo la leggenda, sarebbero stati i turchi a lasciare nei pressi di Vienna le scorte di chicchi di caffè e nel 1685 aprì la prima caffetteria. Già alla fine del XIX in città si contavano ben 600 esercizi in attività!
Rimane ancora del tempo per visitare l'ultimo mercatino di Natale, quello del Freyung dove in un'atmosfera di altri tempi, direi quasi bohemienne, vengono presentati oggetti dell'artigianato austriaco e della tradizione natalizia. Essendo domenica dopo pranzo c'è pochissima gente e così posso girare tranquillamente per fare gli ultimi acquisti senza avere a che fare con la folla dei giorni scorsi.
Dal Freyung proseguo a piedi sotto una pioggia battente fino alla chiesa Votivkirche fatta erigere come ringraziamento per il scampato attentato a Francesco Giuseppe nel corso del quale un ungherese armato di coltello aveva tentato di colpirlo al collo. L'interno è molto spoglio, da vedere c'è solo la tomba di Niklas Salm, uno degli artefici della vittoria contro i turchi nel 1529.
Ultima tappa di oggi è il caffè Central. Anche qui circa venti minuti di attesa per entrare, per poi gustare finalmente una cioccolata calda con panna nelle sue bellissime sale con pilastri di marmo. Dalle ore 17 diventa anche caffè concerto con un pianista che suona al centro della sala.
Ormai siamo veramente agli sgoccioli di questo weekend natalizio a Vienna. Faccio l'ennesima passeggiata per il centro per vedere per l'ultima volta Stephansdom e l'Hofburg e mi fermo al caffè Demel, regno delle torte tra cui la Ana Demel Torte, una bomba calorica che qui a Vienna è in eterna competizione con la più famosa Sacher.
Raggiungo così in metro la stazione di Landstrasse per prendere il treno che porta in aeroporto ma, al mio arrivo, trovo una brutta sorpresa: il treno è soppresso e sostituito con un servizio bus navetta che impiegherà il doppio del tempo. Per fortuna ho fatto il check-in questa mattina e quindi ho tutto il tempo utile per arrivare con calma all'imbarco.
Finisce qui questo weekend natalizio a Vienna. Una città in cui si respira ancora aria di impero e in cui è molto facile sentirsi un piccolo re o regina almeno per un giorno!
Conosco molto bene Vienna e anche Hotel Sacher con la sua Sacherstube. Ci sono andata per anni in inverno non ho mai fatto alcuna fila.
RispondiEliminaSei stato sfortunato....la Sachertorte è un istituzione e la ricetta è segreta viene spedita in tutto il mondo certo che è cara anche la confezione costa. Migliore della fetta sono i "Wuerfel" quadrati di torta coperti da tutti i lati dalla cioccolata che mantiene l'interno morbido con la marmellata di albicocche.
Si, sono campanilista, sono bilingue con parenti nel Burgenland e non solo.
Resto del reportage buono bravo.
Aufwiedersehen.
PS. Dimenticavo avresti dovuto chiedere della Paeststube un locale caratteristico risalente al periodo della "peste" trasformato da lazzaretto in una caratteristico locale come quelli di Grinzing. Ciaooo
Eliminagrazie per il commento! eh purtroppo dicemmbre è altissima stagione e forse per questo ho trovato coda... cmq grazie per i consigli, ne terrò conto se un giorno tornerò a vienna
EliminaBellissima città Vienna, una bomboniera, elegante raffinata e colta; merito degli Asburgo che, anche se mi sono sempre stati sul piloro, devo riconoscere che è stata, forse, la casa regnante più colta d'europa, assieme a quella dei Wettel della Sassonia.
RispondiEliminaAl cafè Sacher ci sono andato anch'io e ho trovato una fila incredibile per entrare, cosa che mi ha fatto subito desistere. Spero di riuscirci la prossima volta che andrò a Vienna.
Complimenti post bellissimi!
P.S. : sono passato per puro caso.
grazie!
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