Trekking in India: ecco tutto quello che devi sapere

L'India offre alcuni straordinari percorsi di trekking, soprattutto sulle alture alle pendici dell'Himalaya, con templi, monasteri buddhisti, laghi remoti e passi di montagna che sono diventati destinazioni molto popolari. Nel Ladakh, molti sentieri, a volte strade, superano passi situati oltre i 5000 metri.

Purtroppo, però, in India il trekking non è sviluppato come nel vicino Nepal e soltanto alcuni sentieri sono dotati di logde per gli escursionisti, che quindi devono portarsi tutto l'occorrente inclusi viveri, tenda, sacco a pelo e dotazioni di emergenza.

Non sempre, inoltre, è disponibile acqua potabile e spesso i sentieri sono mal segnalati (per di più si incontrano poche persone a cui chiedere indicazioni).

Su tutti gli itinerari sopra i 3000 metri (fra cui quasi tutti i sentieri nel Ladakh, nello Zanskar e nel Lahaul e Spiti) c'è poi la possibilità di soffrire di mal di montagna. Per tutti questi motivi, fare trekking per conto proprio può essere rischioso e la maggior parte dei visitatori sceglie di partecipare a un trekking organizzato dalle agenzie locali.

 

trekking india

E' comunque possibile fare tutto da sé rivolgendosi agli uffici turistici del posto per assumere portatori, cavalli da soma e guide.

Se optate per questa soluzione, però, assicuratevi che la vostra guida parli inglese e predisponete un piano di emergenza nel caso sia necessario lasciare il sentiero.

Prima di mettervi in cammino comunicate inoltre a qualcuno dove siete diretti e quando avete intenzione di fare ritorno, e non fate mai trekking da soli. Ma anche se partecipate a un trekking organizzato, verificate ugualmente di disporre di tutta l'attrezzatura necessaria e cercate di sapere che cosa comprende esattamente la quota che dovete pagare. 

 

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L'ALPINISMO IN INDIA

Gli alpinisti che intendono spingersi oltre i 6000 mt devono in molti casi richiedere il permesso all' Indian Mountaineering Foundation a Delhi. Il costo di una spedizione di questo genere è notevole e va da 1200 dollari a 1650 dollari a seconda dell'altezza della vetta.

Molte cime si trovano vicino al confine con la Cina in aree sottoposte a restrizioni e spesso gli scalatori devono pagare quote supplementari per i permessi locali, oltre a eventuali ingressi nei parchi nazionali. Vengono praticati sconti ai gruppi che organizzano le spedizioni sul posto tramite agenzie di viaggi autorizzate.

Per ulteriori informazioni su tutto ciò che riguarda l'alpinismo in India, rivolgetevi all'IMF.

Per fortuna non occorre disporre sempre di grandi mezzi per potersi dedicare a questa attività. Esistono infatti numerose cime (in particolare nel Ladakh, nello Zanskar, nel Lahaul e Spiti e nel Sikkim) dove si possono fare trekking e scalate senza dover richiedere permessi e pagare quote d'accesso. L'ascesa di quattro giorni ai 6120 mt dello Stok Kangri è uno dei trekking più popolari del subcontinente e consente di provare il brivido dell'alpinismo di alta quota.

Per tutti i trekking che superano i 3000 metri è necessario tuttavia prestare molta attenzione ai sintomi del mal di montagna.

Se desiderate fare un po' di addestramento prima di affrontare una spedizione, esistono numerosi corsi di alpinismo che potranno mettervi sulla via di diventare un altro Reinhold Messner.

E' fondamentale naturalmente avere un'adeguata copertura assicurativa e organizzare per tempo il proprio viaggio.

 

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VISTO

Infatti, per entrare in India è necessario un visto. Da qualche anno è possibile richiederlo online e la procedure è molto più veloce. Una volta era disponibili negli uffici consolari indiani di tutto il mondo e la procedura per ottenerlo era lunga e complessa: bisognava spedire il passaporto all'ambasciata ed attendere un determinato periodo di tempo per ricevere il visto.

Ora invece è molto più facile. Con il visto elettronico per India si può fare tutto online.


Chi viaggia per turismo può utilizzare il cosiddetto visto “eTourist”, mentre, per viaggi di lavoro, il visto “eBusiness” e le persone che viaggiano per motivi di salute il visto “eMedical”. Sono tutti e tre visti elettronici, chiamati anche “evisa”, e possono essere ottenuti in modo semplice e veloce tramite il modulo di richiesta online.

Si tratta di un procedimento molto facile, completamente online, che richiede l’inserimento dei dati personali con un modulo simile a quello usato per il visto classico, il caricamento della foto e del passaporto. Al termine dell’inserimento dei dati c'è la fase del pagamento. Si riceverà il visto via mail dopo circa una settimana. Se per caso è una situazione urgente, anche dopo 3 giorni lavorativi. 

 

Vedi anche la mia sezione dedicata ai VIAGGI 



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