Anche oggi faccio la prima colazione in camera. Sia chiaro, non ho ordinato nessun room service ma ho solo fatto la spesa ieri sera al supermercato prima di ritornare in hotel. Anche se mezzo litro di acqua al supermercato costa due euro e cinquanta questa soluzione è pur sempre più economica che i venti euro che chiede l'hotel.
Fatta la colazione, mi dirigo alla stazione degli autobus. Prima tappa il tempio kiyomizu-dera. Ho deciso di andare subito di mattina presto per evitare le code di turisti che ci sono durante le ore centrali della giornata, quindi via il dente via il dolore. Già alla fermata dell'autobus c'è coda, alla fine però devo solo aspettare due bus per riuscire a salire. Da qui do inizio all'itinerario consigliato dalla lonely planet che percorre a piedi la zona sud del quartiere Higashiyama. Dopo essere sceso alla fermata del'autobus Gojo-zaka, solo dieci minuti dalla stazione, mi dirigo a sud e prendo, come la maggior parte dei turisti, la via omonima che porta, dopo una breve salita, al tempio Kiyomizu-dera. Anche se il tempio è aperto solo da pochi minuti la gente è tantissima, non oso immaginare come dev'essere qui verso mezzogiorno. Subito dopo l'ingresso, si arriva al tempio vero e proprio, dove, da oltre mille anni i pellegrini pregano la statua a 11 teste di Kannon e bevono l'acqua della sorgente sacra. (kiyomizu significa acqua pura). Dal portico della sala principale si ha una bellissima vista di Kyoto. Come nella maggior parte dei templi, la visita segue un itinerario nel bosco anche qui con tutti gli elementi tipici del giardino giapponese.
Qui a Kiyomizu ci sono però due percorsi: il primo classico che passa per la pagoda e la sorgente con le sue acque sacre e il secondo, chiamiamolo "commerciale", dove all'interno di piccoli templi si vendono quantità inimmaginabili di amuleti, oggetti portafortuna, numeri della lotteria e souvenirs. Addirittura il secchio scaccia problemi!
Qui a Kiyomizu ci sono però due percorsi: il primo classico che passa per la pagoda e la sorgente con le sue acque sacre e il secondo, chiamiamolo "commerciale", dove all'interno di piccoli templi si vendono quantità inimmaginabili di amuleti, oggetti portafortuna, numeri della lotteria e souvenirs. Addirittura il secchio scaccia problemi!
Fatte le foto di rito (peccato per i sakura non ancora fioriti), decido di lasciare il tempio e di proseguire l'itinerario prendendo i famosi vicoli lastricati Sannen-zaka e Ninen-zaka.
Queste due strade pedonali sono due veri gioielli, considerate patrimonio culturale, vi si affacciano case di legno, negozi tradizionali e ristorati. Pure qui ho acquistato la classica scatola di dolci oltre che all'immancabile assaggio! Fate attenzione alle scale, secondo la credenza popolare scivolare qui può costare due o tre anni di sfortuna.
In queste due strade ho modo di vedere molte "turiste geisha"; si tratta appunto di turiste che pagano per essere vestite e acconciate da geisha e sono contente di mettersi in posa per i fotografi. Ci sono quelle da sole, quelle in coppia con il marito (anche lui in abito tradizionale), quelle con la famiglia al completo e quelle insieme alle amiche:
Il vicolo continua fiancheggiato da templi e pagode, purtroppo il tempo a disposizione non mi permette di vederli tutti, sarebbe impossibile, arrivo così al parco Maruyama, il luogo più famoso e affollato per la contemplazione della fioritura dei ciliegi. Al centro del parco c'è il gigantesco shidare-zakura, il ciliegio più famoso di Kyoto. Mi fermo per una pausa gelato, ovviamente vaniglia e tè verde e continuo la mia visita con il complesso del santuario di Yasaka-jinja dove tra bancarelle gastronomiche e amuleti ho la possibilità di assistere ad un matrimonio giapponese. Speriamo che non sia uno dei tanti matrimoni Narita, ovvero quel tipo di matrimonio che finisce in divorzio subito dopo il viaggio di nozze, talmente diffuso al giorno d'oggi in Giappone che ha preso il nome dell'aeroporto di Tokyo Narita.
Il vicolo continua fiancheggiato da templi e pagode, purtroppo il tempo a disposizione non mi permette di vederli tutti, sarebbe impossibile, arrivo così al parco Maruyama, il luogo più famoso e affollato per la contemplazione della fioritura dei ciliegi. Al centro del parco c'è il gigantesco shidare-zakura, il ciliegio più famoso di Kyoto. Mi fermo per una pausa gelato, ovviamente vaniglia e tè verde e continuo la mia visita con il complesso del santuario di Yasaka-jinja dove tra bancarelle gastronomiche e amuleti ho la possibilità di assistere ad un matrimonio giapponese. Speriamo che non sia uno dei tanti matrimoni Narita, ovvero quel tipo di matrimonio che finisce in divorzio subito dopo il viaggio di nozze, talmente diffuso al giorno d'oggi in Giappone che ha preso il nome dell'aeroporto di Tokyo Narita.
Ormai è quasi ora di pranzo, da Yasaka shrine è facile prendere l'autobus per la stazione. Nel pomeriggio ho in programma la visita del famoso Fushimi-Inari e per andare lì bisogna per forza prendere il treno. Dopo un veloce pranzo a base di tempura nel solito mega centro commerciale della stazione, faccio buon uso del mio JR pass e prendo il treno in direzione Nara. Solo due fermate ed eccomi a Fushimi-Inari! Il tempio è vicinissimo alla stazione e la visita è completamente gratuita. Il santuario venne dedicato alle divinità del riso e del sakè dalla famiglia Hata ma, con la progressiva perdita dell'importanza dell'agricoltura, agli dei fu assegnato il nuovo ruolo di garanti della prosperità nei commerci. Questo santuario è sempre stato nella mia lista delle cose da vedere almeno una volta nella vita. Questo "corridoio" di torii rossi che si inerpica sopra la montagna mi ha sempre suscitato una sensazione di mistero e inquietudine; quello che non avrei mai immaginato però, è la lunghezza di questo percorso: ben quattro chilometri in salita con un notevole dislivello e pendenza che nulla ha che invidiare alle escursioni sulle Dolomiti! Il sentiero è fiancheggiato da decine di volpi di pietra; la volpe è un messaggero di Inari, il dio del raccolto del riso, i giapponesi la considerano una creatura sacra e misteriosa in grado di "possedere" gli esseri umani.
Lungo il percorso c'è però la possibilità di ristoro con qualche negozietto di souvenirs e alla fine anche una gelateria. Ne approfitto per un'altra sosta gelato alla vaniglia e tè verde... siamo già a quota due per il momento! Il sentiero si snoda varie volte e risulta difficile scegliere la direzione anche perchè non avendo una piantina si sceglie praticamente a caso, continuo in salita ancora per un po' fino a quando mi rendo conto che non c'è più nessuno intorno a me. Il torii continuerebbe fino alla cima della montagna, oggi però non è giornata di escursioni, quindi, lentamente ritorno in discesa al punto di partenza. Questo è stato sicuramente il tempio più bello di Kyoto, un po' faticoso ma merita sicuramente la pena visitarlo.
Lungo il percorso c'è però la possibilità di ristoro con qualche negozietto di souvenirs e alla fine anche una gelateria. Ne approfitto per un'altra sosta gelato alla vaniglia e tè verde... siamo già a quota due per il momento! Il sentiero si snoda varie volte e risulta difficile scegliere la direzione anche perchè non avendo una piantina si sceglie praticamente a caso, continuo in salita ancora per un po' fino a quando mi rendo conto che non c'è più nessuno intorno a me. Il torii continuerebbe fino alla cima della montagna, oggi però non è giornata di escursioni, quindi, lentamente ritorno in discesa al punto di partenza. Questo è stato sicuramente il tempio più bello di Kyoto, un po' faticoso ma merita sicuramente la pena visitarlo.
Ritorno velocemente in stazione, i treni che vanno a kyoto sono molto frequenti e dopo venti minuti mi ritrovo in stazione a Kyoto a pochi passi dall'hotel. Cosa faccio adesso? Doccia in hotel o ancora qualche visita? La guida parlava bene del bosco di bambù nella zona di Arashiyama; chiedo qualche info all'ufficio informazioni (ormai mi conoscono bene) e scopro che in quaranta minuti di treno si arriva alla fermata JR di Saga-Arashiyama. Anche qui il JR pass è valido, quindi, non devo pagare nessun biglietto per salire in treno, basta solo mostrare il pass agli addetti ai binari e si entra subito in carrozza!
Il treno attraversa tutta Kyoto e esce poi in periferia fino a raggiungere le prime colline. Qui scendo alla stazione indicata nella piantina e, non vedendo nessuna indicazione per il bosco di bambù e per il tempio tenryu-ji, seguo un gruppo di turisti inglesi diretti anche loro nella stessa direzione. In effetti dopo quindici minuti a piedi arriviamo al tempio Tenry-ji. Qui si può scegliere tra due tipi di ingresso, il solo giardino oppure l'interno del tempio con i vari edifici. Opto per il più economico, quindi il solo giardino. I giardini giapponesi sono nati con i primi santuari scintoisti e sono stati influenzati dall'amore per la natura tipico di questa religione e dall'idea buddista di paradiso. Qui a Tenry-ji il giardino è rimasto intatto, con il laghetto a forma del carattere cinese kokoro, che significa cuore illuminato e con un bellissimo boschetto di bamboo. Mi rendo conto subito però che non è il bosco che stavo cercando quindi, dopo aver fatto il pieno di tutta l'energia ZEN dell'ambiente, esco per l'uscita nord del parco e mi trovo direttamente nel celebre bosco di bambù. Camminare in mezzo agli alti fusti è come entrare in un altro mondo, una di quelle esperienze che solo un viaggio in Giappone ti può offrire.
La zona di Arashiyama offre molto di più, c'è il famoso ponte della luna e la villa Okochi Sanso. La stanchezza però si fa sentire, ormai è da questa mattina alle otto che cammino. Ritorno in stazione per prendere il treno per Kyoto, senza però prima degustare l'ultimo gelato della giornata, come si dice non c'è due senza tre, vaniglia e tè ( fa anche rima).
Arrivato in stazione cerco un ufficio cambio dove poter cambiare alcuni euro, ma mi rendo conto che è un compito assai arduo. Uffici cambio non ce ne sono in stazione e in tutta la città se ne contano pochissimi. In Giappone si cambia la valuta straniera presso le banche e gli uffici postali ma, essendo domenica, sono tutti chiusi. Per peggiorare le cose, carte di credito e bancomat stranieri non sono praticamente accettati presso gli sportelli. Panico! Provo a chiedere in hotel e mi dicono che c'è un negozio, all'interno del vicino centro commerciale, dove si possono cambiare euro. Corro immediatemente e riesco ad arrivare giusto prima della chiusura. Quando cambio i miei euro per pochi secondi mi sento la persona più felice del mondo!
Per cena non mi allontano molto dalla stazione, un velocissimo pasto a base di ramen e riso e ritorno in hotel distrutto. Ho forse fatto il record di templi visitati in un giorno? Non credo, però dalla stanchezza mi sembra proprio di si. Domani si torna a Tokyo in shinkansen!
Vai al nono giorno: Dove osservare la fioritura dei ciliegi a Tokyo
Ci torno a Febbraio e non sto nella pelle! Kyoto è la città giapponese che amo di più!
RispondiEliminasi anche per me è stata la città più bella. forse perchè si respira ancora un po' di autenticità dell'antico giappone. magari a febbraio la vedi con la neve.
RispondiEliminaè un giro che devo fare prima o poi!
RispondiEliminasi kyoto è un must per chi va in giappone :))
EliminaChe strano il fenomeno del matrimonio Narita.. Chissà questa strana usanza si sta diffondendo sempre di più in Giappone!
RispondiEliminaComunque che meta interessante, spero di dirigermi per un viaggio ad oriente anche io un giorno!
eheh segni dei tempi che cambiano anche in giappone :) grazie per il commento!
EliminaCiao!!
RispondiEliminaInanzitutto il blog è bellissimo e ti ringrazio per i vari spunti che mi hai dato! ;)
Non anvendo molto tempo a mia disposizione ho ristretto l'itinerario alla zona nord ovest (Kinkakuji e Ryoanji) e ad alla parte Est di Higashiyama..
Tuttavia mi chiedevo una cosa: Forse è una domanda stupida..ma tutti i prezzi che si trovano in giro riguardo al Ginkakuji,Sanjusangendo,Kiyomizudera, Kodaiji etc.. sono riferiti solo all'entrata nelle strutture o musei vari o anche per vederli da fuori?? Come funziona??
Grazie e scusa il disturbo!! :)
ciao, grazie! molti templi sono gratuiti e puoi entrare liberamente quante volte vuoi. in quelli più famosi invece devi acqistare il biglietto all'ingresso e da lì inizi la visita attraverso i classici giardini. purtroppo da fuori questi templi non riesci a vederli. spero sia chiaro :)) ciao Andrea
EliminaCiao!!
EliminaGrazie per la tempestiva risposta :)
C'è qualche modo per capire in anticipo quali hanno l'entrata libera e quali no?? (Sai sto cercando di anticipare quanti soldi ci serviranno tra tutto per fare poi il cambio in yen! ;) )
dovresti guardare in internet i templi che ti interessano. cmq il padiglione d'oro, quello d'argento, il Kiyomizudera e quello vicino al boschetto di bambù sono a pagamento, mentre nella maggior parte entri liberamente
EliminaHo già guardato su molti siti, ma purtroppo non specificano questa differenza.. :(
EliminaIl problema è che,contando di pagarli tutti, se ne vanno 3500 yen:
Castello di Nijo(600),Kiyomizudera(300),Ginkakuji (500), Sanjusangendo(600),Kodaiji(600),Kinkakuji(400)e Ryoanji(500)
--> Questi sono quelli che pensavamo di vedere e stavo cercando di capire prima quali tra questi è a entrata libera (ancora non sono sicura del Kodaiji)
Comunque grazie lo stesso per la disponibilità!:)
Sono riuscita alla fine a trovare una specificazione della differenza tra i vari templi ed ho risolto il problema! ;)
EliminaGrazie ancora per il tuo aiuto e la tua disponibilità! :)
Ciao!!
figurati! buon viaggio!
Eliminajapan is truly unique in many ways. oh how i would love to visit this country...
RispondiEliminahalfwhiteboy
yes an amazing city. thanks :))
EliminaGrazie per questa magnifica condivisione.
RispondiEliminaQue maximo show de imagens arrasou como sempre, bom final de semana.
RispondiEliminaNovo Vídeo: https://www.youtube.com/watch?v=06avCiMDYGA
Blog:http://arrasandonobatomvermelho.blogspot.com.br
ma che bello,beato te...questi scatti fanno sognare :)
RispondiEliminaIl Kyomizu dera è bellissimo, ci sono andato cinque anni fa. Se qualcuno volesse i suoi omamori e non può andare di persona a prenderli, si possono comprare online su www.omamori.com ... adoro il Giappone e soprattutto Kyoto, spero un giorno di poterci tornare.
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