Cosa fare in 3 giorni a Saint Vincent: Il mio itinerario consigliato

L’Italia è uno dei Paesi più ricchi e variegati al mondo sotto tanti punti di vista. Primo tra tutti è quello turistico, dato che il settore terziario è quello su cui si basa gran parte dell’economia nazionale. 

 

Il compito è facilitato dal numero di siti archeologici, culturali, naturali ed enogastronomici dislocati su tutto il territorio nostrano. Non c’è punto del Belpaese che non sia da visitare almeno una volta nella propria vita. Non fa eccezione la Val D’Aosta, laddove è possibile recarsi non solo nel capoluogo di regione o sulle sue splendide montagne, bensì anche in un luogo incantevole e ricco di storia come Saint Vincent

 

Stiamo parlando di una cittadina che, nonostante non sia enorme, si consiglia di visitare con calma, magari in 3 giorni, per assaporarne ogni bellezza e particolarità. Di seguito, dunque, sarà possibile trovare un itinerario completo da seguire alla lettera per le 72 ore che si trascorreranno lì.

 

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Giorno 1: Benessere e divertimento

Come noto agli amanti del relax e del benessere, Saint Vincent è una tappa immancabile da visitare da questo punto di vista. Nella cittadina valdostana, infatti, è presente uno dei complessi termali più famosi d’Europa, non solo d’Italia. 

 

Solitamente, per avere un’esperienza di quelle indimenticabili, godendosi la location e tutte le opportunità di relax a disposizione, bisognerebbe pensare di concedersi quasi tutta la giornata lì, diciamo dall’apertura (ore 9 nel weekend) alle 18. Tra massaggi, percorsi benessere e vasche di acque dalla diversa temperatura e consistenza, sarà possibile distendere muscoli e tensioni, immersi nella straordinaria atmosfera di una città circondata dalla natura e dalle montagne. 


Una volta usciti dalle terme, quindi, sarebbe ottimale dedicarsi al divertimento, recandosi presso il casinò di Saint Vincent, una delle 4 sale fisiche presenti sul territorio italiano. 

Qui sarà possibile dedicarsi sia ai vari giochi a disposizione che trascorrere una bella serata tra cene di lusso ed eventi a tema. Un’opportunità imperdibile, soprattutto per chi visita Saint Vincent dal centro o dal sud Italia, dove il gioco online è diventato una scelta sempre più popolare e dove molti preferiscono i siti su cui giocare a blackjack online con soldi veri piuttosto che alle slot digitali o alla roulette virtuale. In ogni caso, questa esperienza al casinò sarà il modo perfetto per concludere il primo giorno di permanenza in città.


Giorno 2: Cultura e storia

Dopo una giornata trascorsa tra relax e divertimento, rispettivamente alle terme e al casinò, si potrà decidere di dedicarsi alla cultura. 

 

A Saint Vincent, infatti, ci sono diversi siti da scoprire in questo senso, a partire dalla Chiesa parrocchiale di San Vincenzo, con il suo annesso Museo di Arte Sacra. Parliamo di un edificio costruito nell’XI Secolo e che sorge sulle ceneri di un antico sito risalente addirittura all’età del ferro. Passato per una prima ristrutturazione di epoca romana, divenne un edificio per il culto cristiano proprio nell’Undicesimo Secolo, che venne via via abbellito grazie all’inserimento di affreschi Quattro e Cinquecenteschi, ancora oggi in ottimo stato di conservazione. 


Al suo interno, poi, la permanenza si allunga di almeno un’oretta grazie alla presenza della Cripta dell’Ottavo Secolo e del sopra menzionato Museo di Arte Sacra, con pezzi pregiati tutti da scoprire con estrema calma e attenzione. 

 

Una volta terminata la visita alla chiesa e, magari, essersi concessi un pranzo tipico valdostano in uno dei ristoranti del paese, si potrà dedicare il resto della giornata alla visita del Museo Mineralogico e Paleontologico di Saint Vincent. Parliamo di una visita che, a seconda del livello di attenzione a descrizioni e dettagli, può durare anche un paio d’ore, dato che la struttura ospita circa 750 minerali diversi e oltre 170 fossili, tutti provenienti dalla Valle d’Aosta e altre zone del Pianeta.

Giorno 3: Sport e natura

Relax, adrenalina, storia e cultura potranno solo che essere seguiti da sport e natura. Un discorso fattibile sia in estate che in inverno. Perché il territorio di Saint Vincent si presta ad essere percorso soprattutto a piedi, oltre che tramite vari mezzi di trasporto individuali, sia personali che noleggiabili presso una delle attività specializzate in paese. 

 

Dalle biciclette, elettriche o meno, ai cavalli le soluzioni certamente non mancano. La visita potrebbe anche portare via tutto il giorno, se si pensa alle possibili soste da fare per ammirare i paesaggi o rifocillarsi lungo il tragitto. Si possono percorrere i vecchi canali di irrigazione, chiamati “Ru” in lingua locale, oppure ci si può avventurare lungo le mulattiere, alla scoperta di numerose piccole chiese che si incontrano nel percorso. 


Una di queste è la chiesetta del Moron, in cima ad una collinetta circondata da verde e montagne: paesaggio mozzafiato. 

 

Attenzione, poi, al Col de Joux, un luogo particolarmente amato da chi adora percorrere queste zone d’inverno con le racchette o le ciaspole ai piedi, in quest'ottica ovviamente il nostro consiglio è quello di ricordarsi sempre di rispettare le regole di sicurezza in montagna. Il sito peraltro è bello anche nelle stagioni senza neve, da visitare con la famiglia o da soli, soprattutto perché si caratterizza per l’essere un punto panoramico e di collegamento tra la Val d’Ayas e la valle centrale. 

 

Se, infine, dovesse avanzare del tempo prima di tornare nel proprio rifugio o hotel, si potrebbe prendere in considerazione l’idea di farsi una partita a tennis, una nuotata o una seduta in palestra nel Palazzetto dello Sport della città.

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