Islanda: cosa vedere in 7 giorni – Itinerario completo on the road

Introduzione all’Islanda in 7 giorni

Perché l’Islanda è perfetta per un viaggio on the road

L’Islanda è un concentrato di natura estrema: ghiacciai, vulcani attivi, cascate impetuose e coste battute dal vento, un territorio che invita naturalmente a essere esplorato su strada.


Viaggiare in Islanda in camper significa adattarsi continuamente alla luce, al vento e al meteo che cambia nel giro di pochi minuti. È uno di quei viaggi in 

cui il percorso conta quanto le tappe, e dove ogni sosta improvvisata può trasformarsi in uno dei ricordi più intensi dell’intera settimana.


Con questo articolo vi porto alla scoperta di cosa vedere in Islanda in 7 giorni, seguendo un itinerario on the road pensato per chi desidera vivere l’isola con libertà, flessibilità e un contatto diretto con i suoi paesaggi in continua evoluzione.

 

islanda sette giorni


Come organizzare un itinerario di una settimana

Il percorso più lineare segue la Ring Road, strada circolare che abbraccia l’isola. In sette giorni è necessario concentrarsi sulle tappe principali, accettando che verrà voglia di tornare per esplorare il resto. Le condizioni meteorologiche possono variare rapidamente: lasciare sempre margine negli spostamenti e verificare strade e previsioni quotidianamente.


Per questo motivo, avere un mezzo che permetta di modificare il programma giorno per giorno diventa un grande vantaggio, soprattutto quando pioggia, vento o nebbia consigliano di rallentare o anticipare una tappa.

Dove dormire e come spostarsi: l’opzione camper

Perché il camper è ideale per un viaggio in Islanda

Noleggiare un camper in Islanda trasforma il viaggio in un’esperienza immersiva. Questa soluzione consente di svegliarsi davanti a una laguna glaciale, fermarsi per godere della luce del tramonto senza pensare alla distanza dall’hotel e seguire il meteo con totale flessibilità. l’itinerario diventa più spontaneo e l’Islanda si rivela nella sua essenza più autentica.

 

Consigli pratici per chi viaggia on the road

L’organizzazione richiede qualche accortezza: acqua sempre disponibile, rifornimenti appena possibile e mappe offline già scaricate. Le aree camper e i campeggi sono diffusi, ma è fondamentale rispettare l’ambiente e seguire le regole locali sulle soste.

 

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Pronti a scoprire cosa vedere in Islanda in 7 giorni? Partiamo!

Giorno 1 – Reykjavík e dintorni

Una volta ritirato il mezzo, si raggiunge Reykjavík per una prima immersione nell’atmosfera islandese: Hallgrímskirkja, il porto vecchio e le strade colorate del centro introducono immediatamente alla cultura locale. Una tappa a Perlan offre un panorama completo sulla capitale. Spostamenti limitati, circa 30–40 km. Fare provviste già in città permette maggiore autonomia durante i giorni successivi.

Viaggiare in camper consente di uscire dalla città già nel pomeriggio e trovare una sistemazione tranquilla nei dintorni, evitando i costi più elevati del centro.

 

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Giorno 2 – Golden Circle: Þingvellir, Geysir e Gullfoss

Il Golden Circle è imprescindibile per comprendere cosa vedere in Islanda in 7 giorni. Il parco nazionale di Þingvellir, luogo del parlamento più antico del mondo, mostra chiaramente la separazione delle placche tettoniche. Segue la zona geotermica di Geysir, con getti d’acqua che sorprendono ogni volta, e la cascata Gullfoss, spettacolare in qualsiasi stagione. Percorso di circa 200 km.

Giorno 3 – Cascate del Sud e spiagge nere

Seljalandsfoss offre la particolare possibilità di osservare l’acqua dall’interno del suo arco, mentre Skógafoss impone con la sua potenza verticale. La costa sud conduce poi alla spiaggia nera di Reynisfjara, celebre per le colonne di basalto. In totale circa 180 km; venti forti frequenti lungo la costa.

Con il camper è facile fermarsi più a lungo nei punti meno affollati o attendere che il meteo migliori, senza l’ansia di dover rispettare orari rigidi.


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Giorno 4 – Lagune glaciali e Skaftafell

Jökulsárlón è una tra le esperienze più affascinanti del viaggio: iceberg che si muovono lentamente verso il mare e foche che nuotano tra i blocchi di ghiaccio. Dalla laguna alla “Diamond Beach” la strada è brevissima e l’effetto dei cristalli di ghiaccio sulla sabbia scura è unico. A seguire, una passeggiata nel Parco Nazionale Vatnajökull, zona Skaftafell. Complessivamente circa 230 km.

Le prime ore del mattino offrono spesso la luce migliore e meno affollamento rispetto alle ore centrali della giornata.


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Giorno 5 – Fiordi dell’Est e villaggi di pescatori

I fiordi orientali rappresentano il volto più tranquillo dell’isola: strade panoramiche, borghi raccolti e ritmi lenti. Il villaggio di Seyðisfjörður, con le sue case colorate, è spesso ricordato come uno dei più suggestivi della regione. Circa 250 km.



Questa è una delle giornate in cui la libertà del viaggio on the road si percepisce di più, potendo scegliere se fermarsi in un piccolo porto o proseguire fino al fiordo successivo.


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Giorno 6 – Nord dell’Islanda: vulcani, acque termali e avvistamento balene

La zona di Mývatn raccoglie campi geotermici, crateri e paesaggi lunari. Proseguendo verso Húsavík si apre la possibilità di partecipare ad escursioni per l’avvistamento delle balene, esperienza considerata tra le più emozionanti dell’intero itinerario. Circa 200 km.

 

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Giorno 7 – Rientro a Reykjavík e ultime visite

Il ritorno verso sud consente viste suggestive sui fiordi settentrionali. Un’ultima sosta in un bagno geotermico panoramico prepara all’arrivo in città e alla riconsegna del mezzo.


Quando andare in Islanda: la stagione migliore per 7 giorni

Da giugno a settembre condizioni stradali favorevoli e lunghe ore di luce; in inverno possibilità di ammirare l’aurora boreale, ma con maggiore attenzione alla guida.

Cosa mettere in valigia per un viaggio di una settimana

Indispensabili strati tecnici, giacca antivento, scarponcini, guanti, cappello e costume per le terme. Utile una powerbank e protezioni impermeabili per attrezzature fotografiche.

Consigli finali per vivere l’Islanda al massimo

Un itinerario di 7 giorni richiede selezione, ma lascia spazio all’emozione e alla scoperta spontanea: la vera essenza dell’Islanda è proprio la sua capacità di sorprendere oltre ogni aspettativa.

Dopo una settimana on the road, ciò che resta non sono solo le tappe visitate, ma la sensazione di aver vissuto l’Islanda seguendo i propri ritmi, lasciando spazio all’imprevisto e alla meraviglia.

Risorse utili per organizzare il viaggio

Siti meteo, aggiornamenti sulle strade, mappe offline e guide locali sono strumenti fondamentali per pianificare un viaggio davvero completo e vivere l’esperienza on the road con la massima libertà.

Questi sono i miei consigli su cosa vedere in Islanda in una settimana. E voi, ne avete altri da dare? Scriveteli nei commenti! 


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