Gli ultimi dati del turismo sono incoraggianti. Infatti viene evidenziato come, a livello Europeo, il trend sia di aumentare il budget dedicato ai viaggi e alle vacanze. Persino l’Italia, che è il paese meno ottimista, vede un incremento di investimento nei viaggi da parte del 44% delle persone.
Viaggiare piace: permette di scoprire nuovi luoghi ed evadere dalla quotidianità. Il profilo del viaggiatore, oggi, è quello di una persona molto informata.
Durante l’organizzazione di un viaggio si cercano notizie su YouTube, blog, siti di turismo: per questo motivo è il momento migliore per lanciare un blog di viaggi. Vediamo in questa pagina come strutturare al meglio questo progetto.
Come creare un blog di viaggi?
Partiamo dalle premesse di base. Per aprire un blog di viaggi bisogna prima di tutto essere informati sull’argomento: viaggiare o essere interessati a fare ricerche su luoghi e possibili itinerari da consigliare. Quello che serve per partire sono i seguenti elementi:
Uno spazio su un hosting. All’inizio si può decidere di usare un dominio di secondo livello che ha un costo zero, anche se molti hosting oggi offrono abbonamenti che costano poco più di un caffè al mese. Un dominio di primo livello dà sempre un’impressione positiva.
Definire una grafica per un blog di viaggi è importante. Bisogna dare ampio spazio alle foto. Queste sono il primo elemento che attrae: quindi è indicato scegliere un template che ne contempli ampi spazi dedicati.
Il blog deve avere un piano editoriale costante e mantenere sempre lo stesso tono di voce.
Cosa bisogna sapere prima di aprire un blog?
Gestire un blog di viaggi, come un qualsiasi blog, è impegnativo e richiede costanza. Infatti, non solo va curato sia dal punto di vista dei contenuti, ma anche dal punto di vista della Seo off-page e on-page. Pur non pretendendo di diventare dei massimi esperti di Seo, bisogna però avere un’infarinatura di concetti come: parole chiave, posizionamento, meta description, lunghezza titoli e via dicendo.
Non solo. Bisogna strutturare un piano editoriale che parli dei viaggi in base alle tendenze e alle proprie esperienze con un tono di tipo empatico. Le persone hanno bisogno di informazioni per i loro viaggi, per cui non bisogna cadere nell’auto celebrazione.
Al contempo, però, le persone sono interessate alle storie di chi ha già vissuto un’esperienza e ai suoi consigli. La giusta via sta quindi nel mezzo: informare raccontando. Le informazioni relative a luoghi e viaggi devono sempre essere attendibili e veritiere perché verranno presumibilmente usate come base per i viaggi da chi legge il blog.
Vale
la pena scrivere i post con AI?
Una delle domande che ci si pone è se avvalersi dell’uso dell’AI o meno per scrivere gli articoli o i post. Anche in questo caso bisogna trovare la giusta via.
Qualche mese fa si era diffusa la notizia che Google penalizzasse a livello di posizionamento gli articoli autogenerati: siccome il suo algoritmo è in continuo cambiamento tutto questo è in evoluzione e non comprovato.
Volendo però scrivere di viaggi, farlo di proprio pugno crea maggiore empaticità: è come se si raccontasse a un amico la propria esperienza.
Come far trovare il proprio blog?
Una volta creato il blog di viaggi bisogna promuoverlo perché, a meno che non rimanga un esercizio di stile personale, per avere visualizzazioni il blog deve farsi notare. Oltre all’indicizzazione, su che cosa puntare?
Bisogna creare una pagina del blog per invitare l’utente a iscriversi alla newsletter. In seguito, tramite programmi di terzi, organizzare l’invio di newsletter a ogni pubblicazione di un nuovo articolo.
Bisogna promuoversi anche sui social: YouTube e TikTok permettono la diffusione di video e short. Instagram è ideale per postare foto. Pinterest è un buon canale per portare sul proprio sito aggiungendo il link ai Pin. Il suggerimento però è di scegliere uno o due canali e curarli bene.
Come si fa a guadagnare da un blog?
Il segreto perché un blog di viaggi funzioni è quindi di essere attendibile, aggiornato ed empatico. Scrivendolo si deve pensare di voler essere una voce autorevole in questo ambito.
Un
blog ben avviato e con un numero sostanzioso di articoli può anche
monetizzare. Nell’ambito dei viaggi, infatti, si può pensare a:
Partnership in affiliazione con strutture singole o con piattaforme affidabili.
Si può aggiungere il programma pubblicitario di Google Ads, inserendo quindi annunci profilati che appaiono nei post.
Si possono scrivere (senza esagerare) articoli promozionali su strutture, senza però snaturare l’intento descrittivo e informativo del media.
Un blog di viaggi oggi funziona perché informa e permette anche di viaggiare con la fantasia nelle giornate uggiose: una fuga virtuale per chi lo leggere e magari un’occasione per farsi delle idee di viaggio.
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