Nomadi digitali, il successo arriva da remoto

Un nomade digitale è una persona senza vincoli geografici che ha fatto del lavoro da remoto una scelta di vita, e che sfrutta la tecnologia per permettersi di vivere in giro per il mondo. 

Diventarlo significa vivere in libertà, fare amicizia con altri nomadi, cambiare ogni giorno ufficio e vivere delle proprie passioni. Lavorare nel digitale è un modo per esprimere la propria creatività, di comunicare e di condividere. Non è un gridare a voce alta chi siamo, quanto piuttosto offrire valore autentico a chi è disposto a coglierlo.

 

nomadi digitali

 


Chi decide di fare questa attività, deve possedere determinati requisiti. Sono persone dinamiche, creative, intraprendenti, che hanno scelto di rendere il mondo il loro ufficio. 

Non sono legate a un luogo fisso di lavoro ma, grazie alla tecnologia, lavorano da qualsiasi parte, con una connessione internet come unico, vero indispensabile compagno di viaggio. Una sorta di turisti per sempre, ma senza giocare nulla, anzi basando tutto su un obiettivo: vivere anche solo per qualche mese e per un periodo di tempo breve dove si vuole. La prova vivente che il lavoro non è più un luogo dove andare, ma qualcosa che si fa, indipendentemente da dove ci si trovi.


La loro vita, raccontata attraverso blog, canali YouTube e profili social che li fanno diventare, di fatto, influencer. Lo scrittore Gianluca Gotto ne è un esempio. Torinese d’origine, classe ’90, lascia l’università perché si rende conto di quanto sia insensata la ruota del criceto nella quale si sta infilando e da giovanissimo, appena ventenne, decide di scoprire il mondo. Perché la vita tradizionale gli stava estremamente stretta.


Like Miljian sono la dimostrazione che scegliere il nomadismo digitale con figli a seguito non solo è possibile, ma è anche un sacco divertente. La storia di questa coppia italo francese ha il sapore di una vera e propria favola moderna: il sito e la pagina Instagram nascono inizialmente per condividere i racconti e le foto di una giovane famiglia che vive prima a Parigi lontano dai nonni bergamaschi e poi a Firenze lontano anche dai nonni francesi per attirare l’attenzione del pubblico e trasformarsi in un incredibile successo digitale.


Marcello Ascani, romano classe ‘97, è uno youtuber da quando aveva 15 anni. Ha iniziato a cimentarsi con i video e la piattaforma pubblicando dei video in cui faceva vedere i suoi disegni e in particolare con contenuti di speed drawing. Diventa noto grazie alla serie “My life is a cartoon”, in cui racconta sé stesso, la vita da liceale, le difficoltà, i sogni, le giornate attraverso le animazioni.


Sorelle Amore è una nota fotografa, regista, influencer e abile imprenditrice che dal 2016 racconta il suo mondo, insegna alle persone a farsi autoritratti di qualità e condivide contenuti altamente ispirazionali. Ha un notevole seguito ed è stata citata in numerosi media: Forbes, Business Insider, Cosmopolitan, Daily Telegraph, lavorando con brand internazionali come Samsung, Porsche, Armani e Skillshare.


Su questa lista di nomadi digitali non poteva, infine, mancare Wildflowermood. Francesca Ruvolo, così si chiama, è dedita al nomadismo digitale dal 2015, quando, durante un viaggio in solitaria, ha scoperto di poter impiegare la sua laurea in Marketing per crearsi un lavoro da remoto che le permettesse di girare il mondo. È una content creator che ha saputo unire la sua conoscenza nel marketing con il desiderio di esplorare il mondo e viverlo profondamente. E c’è riuscita.

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