L'escursione alla galleria del Lagazuoi è di
sicuro una delle escursioni più belle da fare a Cortina d'Ampezzo sulle Dolomiti Bellunesi dal punto di vista
naturalistico, storico e paesaggistico.
Siamo sui luoghi della
Grande Guerra, nell'antico confine tra l'impero austriaco e il regno
d'Italia, dove i segni dei combattimenti sono ancora visibili dal
nostro punto di partenza, il passo Falzarego.
In molti consigliano di
fare questo giro in discesa: partire dal rifugio Lagazuoi, scendere
per la galleria e finire al Falzarego. Secondo me, invece, è meglio
farla in salita: all'interno della galleria è molto umido e si può
scivolare facilmente, soprattutto in discesa. Inoltre, è presente
sempre un cavo metallico con il quale ci si può aiutare per la
salita.
panorama all'ingresso delle gallerie del Lagazuoi |
SI PARTE DAL PASSO FALZAREGO
Dal Passo Falzarego ci
dirigiamo verso i sentieri che conducono alla cima del Lagazuoi e al
sentiero Kaiserjaeger (che abbandoneremo poco più avanti sulla
sinistra). Il panorama fin da subito è straordinario: si vede il
ghiacciaio della Marmolada, il Sass di Stria, i simboli dell'Agordino, Pelmo e Civetta
e anche la vicina Val Badia. Una posizione perfetta che all'epoca
della Grande Guerra permetteva di avere un dominio su tutta la zona.
L'esercito austriaco, infatti, già agli inizi occuparono queste
vette che furono degli ottimi sbarramenti per bloccare eventuali
attacchi italiani.
si parte dal Passo Falzarego |
LA GRANDE GUERRA SUL LAGAZUOI
Il Lagazuoi fu da subito teatro di terribili scontri tra i vari eserciti. Eserciti che costruirono una complessa rete di gallerie scavate all'interno della montagna e che tentavano di far saltar in aria a vicenda sperando di seppellire le posizione avversarie, grazie alla così chiamata guerra di mina.
Il Lagazuoi fu da subito teatro di terribili scontri tra i vari eserciti. Eserciti che costruirono una complessa rete di gallerie scavate all'interno della montagna e che tentavano di far saltar in aria a vicenda sperando di seppellire le posizione avversarie, grazie alla così chiamata guerra di mina.
Il sentiero è sempre ben
segnalato. Seguiamo le indicazioni per la galleria, in costante
pendenza e avvicinandoci sempre di più alla possente parete del
Lagazuoi, e entriamo in un fantastico mondo di cenge e rocce scavate
dai soldati per costruire la galleria e i vari camminamenti.
primo tratto di sentiero con galleria |
gallerie e sentieri scavati dai soldati |
Nell'ottobre 1915 due
plotoni di alpini occuparono alcune posizioni sul versante sud,
mentre le posizioni austro-ungariche si trovavano sulla sommità del
monte. Per cacciare gli italiani dalle posizioni appena conquistate,
gli austriaci fecero esplodere tre mine, la più potente delle quali
fece saltare in aria una parte della parete alta 199 metri e larga
136.
Gli italiani, invece, per
contrastare il fuoco nemico, scavarono una galleria di duecento metri
di dislivello e lunga quasi un chilometro all'interno della montagna,
fino ad arrivare alla cima del Piccolo Lagazuoi.
a stretto contatto con le Dolomiti |
scorci bellissimi |
L'INGRESSO IN GALLERIA
Ed è proprio qui che arriviamo dopo 45 minuti di cammino: all'ingresso di una delle gallerie più lunghe fra quelle conservate, lunga m. 1100 e totalmente ripristinata e munita di scalette e corda in acciaio. Camminare all'interno è una vera esperienza, ogni tanto si aprono aperture e camminamenti dai quali si può ammirare il panorama e rendersi conto delle difficoltà estreme in cui operarono i soldati di entrambi gli eserciti. Il 20 giugno 1917, gli italiani fecero brillare sotto della galleria 32.664 chili di esplosivo e il cratere provocato da questa esplosione è ancora visibile dal Passo Falzarego.
Ed è proprio qui che arriviamo dopo 45 minuti di cammino: all'ingresso di una delle gallerie più lunghe fra quelle conservate, lunga m. 1100 e totalmente ripristinata e munita di scalette e corda in acciaio. Camminare all'interno è una vera esperienza, ogni tanto si aprono aperture e camminamenti dai quali si può ammirare il panorama e rendersi conto delle difficoltà estreme in cui operarono i soldati di entrambi gli eserciti. Il 20 giugno 1917, gli italiani fecero brillare sotto della galleria 32.664 chili di esplosivo e il cratere provocato da questa esplosione è ancora visibile dal Passo Falzarego.
ingresso in galleria |
più di 1000 metri all'interno della monagna |
le spiegazioni purtroppo sono scadenti |
La galleria è molto
lunga, potete calcolare 45 minuti per attraversarla tutta.
All'interno ci sono salite anche abbastanza strette che conducono
all'uscita nei pressi del Piccolo Lagazuoi, dove inizia la parte del
museo all'aperto della Grande Guerra con le varie trincee e
camminamenti. A mio parere si poteva approfondire il tema aggiungendo
cartelli e pannelli esplicativi sui fatti accaduti in queste montagne. Il paesaggio da quassù è
comunque maestoso.
fuori dalla galleria verso la cima Lagazuoi |
passato il rifugio Lagazuoi |
Raggiungiamo in pochi minuti il rifugio
Lagazuoi, tra i più alti di tutte le Dolomiti e, dato che ci siamo,
proseguiamo in pochi minuti, fino alla vetta del Lagazuoi a 2780 metri!
Il rifugio Lagazoi è
anche il punto di arrivo della funivia che parte dal Falzarego.
Arrivare alla vetta è quindi un gioco da ragazzi per chiunque,
anche per la gente in infradito! Aspettatevi di trovare tanta gente!
Foto di rito con la croce
di vetta e pausa per il pranzo a sacco ammirando le Tofane e
l'ingresso della Val Travenanzes. Uno vero spettacolo!
la Tofana di Rozes |
cima raggiunta! seguitemi anche su Instagram: pizzo:76 |
Il rientro lo effettuiamo passando sempre per il vicino rifugio Lagazuoi e poi seguendo il sentiero 401 fino alla forcella Travenanzes, da qui prendiamo il sentiero 402 che scende a zig zag fino al passo Falzarego. Tempo di discesa: un'ora e quindici minuti.
in discesa verso il Falzarego |
Finisce qui una bellissima
escursione sui luoghi della Grande Guerra delle Dolomiti ampezzane.
Rimane il tempo per ammirare dal basso tutto il nostro itinerario
percorso in gran parte nelle viscere della montagna fino alla cima
del Lagazuoi. Da togliere il fiato :))
NB La galleria è aperta
da giugno ad ottobre. In inverno, causa neve che ostruisce gli
ingressi, è chiusa.
Scopri anche le 10 cose da vedere a Cortina d'Ampezzo in estate e le escursioni trekking a Cortina
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SCHEDA TECNICA:
Salita:
Passo Falzarego m. 2100 –
ingresso galleria, 45 minuti
tempo in galleria: 45
minuti
uscita galleria – cima
Lagazuoi m. 2780, 30 minuti
Discesa:
Cima Lagazuoi – Passo
Falzarego: 1 ora e 15 minuti
ALTRE ESCURSIONI DA FARE A CORTINA:
- Escursione al lago Sorapiss
- una semplice passeggiata da Cortina: ecco il lago Ghedina
- Escursione alle Cinque Torri, rifugio Scoiattoli
- La Val Travenanzes e le dolomiti di Fanes-Sennes
- Cascate di Fanes e giro del Col Rosà
- Giro delle Tre Cime di Lavaredo
- Escursione al rifugio Capanna Tondi sul Faloria
- Escursione a Mondeval e lago delle Baste
- Salita alla cima del Sass di Stria
- Il sentiero Kaisejager dal passo Falzarego
- Il tripudio paesaggistico del Rifugio Nuvolau
- Escursione alla Croda da Lago e lago Federa
Mamma mia che bei posti alcuni ci sono arrivata ma non con le mie gambe :) buona domenica.
RispondiEliminagrazie!!
Eliminaquel sentiero/galleria solo a vederlo mi sale l'adrenalina
RispondiEliminanuova review da me <<< Cronografi di lusso per lui su Orologio.it >>>
buon inizio settimana, un bacione
eh si davvero!
Eliminameravigliosi panorami in luoghi storici
RispondiElimina:))
EliminaChe posti! E che panorama! Attraversare la galleria deve essere emozionante.
RispondiEliminaBuona settimana :)
si davvero! grazie!!
EliminaTi chiedo un informazione .... e' un giro fattibile anche da chi soffre di vertigini?
RispondiEliminagrazie
eh insomma :(( c'è un tratto prima della galleria che è un po' esposto
EliminaBellissimo! solo un'informazione, il percorso che attraversa le gallerie è fattibile anche con due cani?
RispondiEliminaeh bella domanda :(( secondo me si, non ci sono tratti esposti, è solo al buio
EliminaBellissima escursione, volevo farla anche io ma ho qualche problema con i punti esposti. Secondo te sui punti esposti è ben attrezzata? Perché se non ci sono strapiombi "liberi" c'è la faccio. Grazie
RispondiEliminaquando l'ho fatta io nei tratti più esposti non c'erano corde o altero dove potersi appogiare. Nelle foto però ti puoi fare un'idea di com'è il percorso. i tratti esposti, anche se brevi, ci sono
EliminaFattibile con 2 bambini 10 anni 5 anni?
RispondiEliminapurtroppo non sono mai andato in escursione con bambini, non so dirtelo. dovresti sentire l'ufficio del turismo
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