Escursione sul sentiero dei Grandi Alberi fino al rifugio Cesare Battisti

Il Sentiero dei Grandi Alberi sull'altopiano delle Montagnole è una delle escursioni più belle e interessanti delle Prealpi Vicentine, e offre spunti di interesse sia dal punto di vista naturalistico che da quello etnografico. 
 
Si trova ai piedi delle Piccole Dolomiti, a 1000 metri d'altezza, è delimitato a ovest dalla Catena delle Tre Croci e a est dalla Valle dell'Agno, nella zona di Recoaro. Lungo l'intero percorso lo sguardo spazia sul gruppo del Carega, sulla Catena del Sengio Alto. Sul Monte Pasubio e sul Monte Novegno.
 
 
Decidiamo di effettuare l'escursione lungo il sentiero del Grandi Alberi in una calda domenica di ottobre, una domenica quasi estiva, il clima perfetto per ammirare il foliage e le cime delle Piccole Dolomiti.
 
Punto di partenza è Recoaro Mille nei pressi della Trattoria La Gabiola. Per l'agibilità della strada chiedete conferma all'ufficio turistico perchè poco tempo fa l'ho trovata chiusa al traffico e quindi sono partito a piedi da Recoaro Mille, aggiungendo un'ora in più all'itinerario a tratta.
 
E' comunqe davvero un peccato vedere la località di Recoaro Terme e la stazione di Recoaro 1000 in uno stato di totale abbandono.  
 
 
 
sentiero dei grandi alberi recoaro


CASE ASNICAR
Proseguiamo per un centinaio di metri lungo la strada asfaltata e facciamo una breve deviazione per ammirare la piccola borgata di Case Asnicar, tra le più caratteristiche della valle. La particolarità di queste case è data dai tetti a falda molto spiovente con copertura in paglia, tipica dell'architettura cimbra. 
 
Purtroppo, però, negli ultimi anni questi tetti così particolari sono stati quasi tutti sostituiti con lamierini, pur essendo forse gli ultimi preziosi esemplari delle Prealpi vicentine.

sentiero dei grandi alberi recoaro mille

Ritorniamo sulla strada asfaltata e iniziamo la nostra escursione prendendo una stradina che, costeggiando le pendici del monte Anghebe, porta a Malga Ofra. Da qui si vede la segnaletica che dobbiamo seguire: sentiero 120con destinazione Rifugio Cesare Battisti in colori celesti e bianchi! 
 
Cartelli non di ultima generazione ma l'importante è che ci siano!
 

sentiero dei grandi alberi recoaro mille

sentiero dei grandi alberi recoaro mille

sentiero dei grandi alberi recoaro mille


sentiero dei grandi alberi recoaro mille

sentiero dei grandi alberi recoaro mille

LAGHETTO CREME
Dalla malga proseguiamo lungo una stradina che costeggia malghe e pozze d'alpeggio attraversando prati e boschi in un meraviglioso scenario alpino fino ad arrivare alla malga Podeme II. In questo punto c'è un piccolo sentiero, purtroppo non segnalato, che scende al suggestivo laghetto Sea Del Risso (chiamato anche Creme), uno piccolo specchio d'acqua immerso nel bosco e dominato dal gruppo del Zevola.

sentiero dei grandi alberi recoaro mille

Ovviamente foto a manetta e ci rimettiamo in marcia sul nostro sentiero passando rispettivamente Malga Pace e Malga Rove.

sentiero dei grandi alberi recoaro mille

sentiero dei grandi alberi recoaro mille

sentiero dei grandi alberi recoaro mille

 
sentiero dei grandi alberi recoaro mille

Da qui seguiamo il sentiero che si immerge nel bosco e troviamo una deviazione: da una parte il sentiero 120 “facile” per il rifugio Cesare Battisti, dall'altra, il sentiero di “media difficoltà” sempre per il rifugio Battisti.

sentiero dei grandi alberi recoaro mille

sentiero dei grandi alberi recoaro mille

RIFUGIO CESARE BATTISTI
Decidiamo di prendere quello medio e saliamo abbastanza ripidamente fino a raggiungere una sentiero che si snoda a quota più alta e che continua pianeggiante fino al rifugio traversando alcuni solchi ghiaiosi e un bosco di pino mugo. Purtroppo la zona è stata colpita da diverse frane e per questo ci sono più sentieri che portano al rifugio. Il sentiero più facile, invece, si snoda nel fondovalle e poi sale superando dei tratti franosi fino ad immettersi nel sentiero più alto nei pressi del caposaldo delle Grande Guerra.
 
Ormai è quasi fatta. Raggiungiamo una malga con pozza d'alpeggio dietro alla quale si trova il Rifugio Cesare Battisti, la meta della nostra escursione sul sentiero dei Grandi Alberi.

sentiero dei grandi alberi recoaro mille

sentiero dei grandi alberi recoaro mille

sentiero dei grandi alberi recoaro mille

Qui facciamo la sosta per il nostro pranzo a sacco ammirando un panorama sublime, e ritorniamo alla macchina lungo lo stesso sentiero dell'andata!
 
NB. Quello che non mi è piaciuto del Sentiero dei Grandi Alberi è la presenza di cacciatori con fucile lungo il percorso, oltre a sentire spari e pallottole passare a vicinanza. Purtroppo è un problema che ho riscontrato varie volte nelle montagne del vicentino durante la stagione della caccia. 



SCHEDA TECNICA:
Case Asnicar mt. 1046 - Rifugio Cesare Battisti mt 1265
Dislivello metri 200
tempo 2 ore a tratta 


Vedi anche la sezione dedicata alle escursioni TREKKING, al VENETO e agli HOTEL per organizzare al meglio la tua vacanza


14 commenti:

  1. domani mattina proverò a farlo grazie per l'ottima spiegazione

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  2. Martedì 1 novembre 2022 proverò a percorrerlo. Grazie

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  3. Sicuramente Proverò, grazie per la presentazione

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  4. Mi hai invogliato,come sempre accade dai tuoi suggerimenti,grazie mille.ciao andrea

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  5. La lunghezza del percorso è di circa 11KM andata e ritorno giusto?

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  6. Ho letto della stra interrotta, sapete se è stata ripristinata Grazie

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    1. purtroppo per questo dovresti sentire l'ufficio del turismo perchè a me non inviano nessun tipo di aggiornamento

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    2. 24/08/2024: La strada da Recoaro Mille a ristorante la Gabiola è chiusa sabato, domenica e festivi. Si può fare il giro da Recoaro (incrocio nei pressi del campo sportivo), è una strada più contorta, ma fattibile. La parte alta del sentiero invece è interessata da una frana, si può scegliere si attraversarla (ci sono due passaggi un pò più delicati, ma niente di "alpinistico") oppure ci sono le indicazioni in loco per evitarla.

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  7. Lunedì vorrei percorrere questo sentiero, grazie per l' informazione

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  8. Tutti parlano della bellezza dei luoghi ma nessuno parla mai di rispetto. Rispetto per la natura, rispetto per i luoghi, rispetto per il prossimo, rispetto della proprietà privata. Il percorso è diventato una bolgia fin troppo zeppa di soggetti da centro commerciale che percorrono i sentieri facendo baccano, lasciando sguinzagliati bambini urlanti e cani latranti, abbandonando rifiuti in ogni dove con arroganza ed inciviltà. I luoghi appartati immediatamente adiacenti al percorso sono diventati vespasiani costellati di fazzoletti di carta gettati nel verde con noncuranza, magari da quegli stessi soggetti che si riempiono la bocca di parole come "green" e "sostenibilità". L'arroganza di certo popolame si manifesta anche nei confronti dei proprietari di fondi e baite che hanno il sacrosanto diritto di raggiungere le loro proprietà con fuoristrada e mezzi vari senza dover continuamente dover litigare con gente che non capisce che su certi tratti di strada è completamente ospite, dato che il tratto sterrato dalle Casare a Malga Rove ed oltre è al 2024 strada privata. Dirò di più: quel tratto di strada privato è manutenzionato a spese dei proprietari di propria iniziativa, senza alcun contributo di qualsivoglia ente. Negli ultimi 4 anni (praticamente da quand'è esplosa questa invasione turistica) i selvatici sono quasi completamente spariti e non si vedono più caprioli e stambecchi come succedeva negli anni precedenti, grazie al baccano continuo ed alle marcature del territorio lasciate ovunque dai cani lasciati liberi da questi ambientalisti della domenica. Gente che si appende sottosopra agli alberi secolari, che entra nelle proprietà private senza nemmeno chiedere permesso, che sfonda staccionate sedendocisi sopra. Trovo infine singolare il commento dell'autore riguardo ai cacciatori (che non fanno uso di pallottole dato che i volatili si abbattono con cartucce caricate a pallini): la caccia è aperta per un periodo di tempo limitatissimo, circa 60gg in un anno, ed i praticanti di questa attività non sparano nelle immediate adiacenze dei percorsi per il semplice fatto che gli uccelli hanno paura del rumore prodotto dai turisti e se ne tengono alla larga per centinaia di metri.

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    1. Grazie per il tuo commento, per quanto riguarda la quantità di gente presente sul sentiero sono dell'opinione che ognuno è libero di andare dove vuole sempre nel pieno rispetto dell'ambiente e degli altri. poi se ci sono troppe persone sta all'amministrazione locale a trovare delle soluzioni. Per quanto riguarda i cacciatori ti assicuro che non è affatto bello camminare nella natura con accanto persone con i fucili e che sparano a pochi metri dai sentieri (segnalati).

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