La
trincea è il simbolo della prima guerra mondiale: veniva
utilizzata, nella guerra di posizione, per riparare il soldato dalle
offese avversarie. Era un fossato, scavato nel terreno, a
volte coperto, mimetizzato e dotato di ricoveri, postazioni per
fucilieri, per mitragliatrici per bombarde; la trincea era protetta
sul davanti da ampie fasce di reticolo.
La trincea
non rappresenta una novità della Grande Guerra, ma è il risultato
di un processo di perfezionamento avvenuto nei secoli, e in modo
particolare nel corso dell'Ottocento. La linea del fronte era
composta da una sequenza ininterrotta di trincee che correvano su
due o più linee parallele, comunicanti attraverso camminamenti. In
alcuni punti erano ripari ben protetti e strutturati, il più delle
volte agglomerati frutto dell'improvvisazione. Si trattava di un
vero e proprio intrico di fossati, scavati a zigzag e muniti di
muretti paraschegge studiati per minimizzare gli effetti delle
esplosioni. Le trincee venivano dotate di postazioni per il tiro da
cui i soldati potevano sparare stando al riparo.
Saletto di Piave |
Nel corso
del conflitto l'esperienza portò a delle sostanziali modificazioni
nella costruzione delle trincee. All'inizio della guerra la trincea
era lineare, in seguito venne dotata di interruzioni paraschegge e a
volte coperta con rete metallica per fermare le bombe a mano. Per
evitare che, in caso di pioggia, le trincee scavate nella terra
franassero, il terreno veniva sostenuto con graticciati in legno
o reti metalliche a maglia sottile.
Dalla
singola trincea lineare dell'inizio, si arrivò a più trincee
parallele, costituenti le varie linee difensive, collegate tra di
loro dai camminamenti; in questo modo, conquistata la prima trincea,
alle spalle non c'era più il vuoto ma altre linee successive da
dover attaccare prima di poter arrivare alla seconda linea difensiva
distante in genere qualche chilometro.
monte Creino |
Forra del Lupo |
Di norma
esisteva anche una terza linea di difesa, distante otto o più
chilometri dalla seconda, generalmente fuori dalla portata delle
artiglierie nemiche. In caso di sfondamento della seconda linea, per
organizzare l'attacco alla terza era necessario spostare in avanti le
artiglierie.
Il presidio
delle trincee era costituito da soldati che vi permanevano per
diversi giorni, mangiando, dormendo e svolgendo i lavori che venivano
ordinati. Nelle prime linee numerosi erano i ricoveri, scavati in
roccia o realizzati in posti defilati.
Durante i
bombardamenti, a parte le vedette, la maggior parte dei soldati
destinati al presidio delle trincee si rifugiava nei ricoveri a
prova di bomba, questi ricoveri venivano rinforzati con un
graticciato di tronchi con un considerevole strato di sacchetti di
sabbia o terra.
Monte Palon |
Saletto di Piave |
Voi vi
chiederete ora, quali sono le trincee che si possono visitare ai giorni
nostri? A dire la verità ne sono rimaste molte e vi consiglio
di leggere il mio post sugli itinerari a tema Grande Guerra per
scoprire le zone con più testimonianze, ma ce ne sono alcune che
meritano una menzione in più.
Prima di iniziare il nostro itinerario alla scoperta delle trincee, vi invito a leggere il mio breve riassunto della prima guerra mondiale per "rispolverare" in po' di storia e capire bene chi è coinvolto in questo territorio.
Iniziamo con:
PARCO TEMATICO GRANDE GUERRA MONFALCONE
Un museo all'aperto composto da vari sentieri che passano per grotte e trincee dei diversi fronti in guerra. Calcolate circa 3 ore per vederlo tutto.
FORRA DEL
LUPO
La
scoperta di questa lunga trincea della prima guerra mondiale, sull'Alpe Cimbra - Trentino, è
avvenuta quasi per caso grazie a dei dipinti e fotografie di alcuni
soldati austriaci presenti in internet e nel piccolo museo Tiroler
Kaiserjaeger di Innsbruck. Da queste testimonianze si è risaliti al
luogo esatto del fronte ed è quindi iniziato un lungo lavoro di
pulizia e di riordino da parte di volontari e gruppi di alpini
che hanno portato alla luce questo imponente sistema di difesa.
Qui
puoi vedere l'escursione
alla Forra del Lupo.
TRINCEE
DI SALETTO DI PIAVE
A differenza
delle trincee in montagna, le trincee lungo il fiume Piave sono poche perchè erano costruite con terra e sabbia e pertanto a
fine conflitto vennero abbattute oppure distrutte dalle piene del
fiume. Rimangono però due bellissimi esempi a Saletto di Piave, due
trincee ristrutturate per merito dell'associazione Caimani del Piave
che ha ricreato l'ambiente originale della prima guerra mondiale.
Info: pagina Facebook Argine Maestro Caimani del Piave
Purtroppo non ci sono indicazioni per arrivarci (da qui si vede
l'interesse delle amministrazioni locali su questo tema), una è
alla fine di via Passo e l'altra in Via dei Casoni.
TRINCEA DELLE PERDONANZE
Vicino al centro di Vittorio Veneto, in località Ceneda, si trova il punto di partenza del sentiero delle Perdonanze, un percorso religioso che passa vicino ad una trincea della Grande Guerra da poco rivalorizzata: la Perdonanzestellung. Presto sul blog tutti i dettagli su come raggiungere questo posto.
TRINCEE SUL
MONTE ZEBIO E ZOVETTO
Siamo sull'Altopiano di Asiago. Sul Monte Zebio troviamo due musei
all’aperto facenti parte dell’ecomuseo grande guerra delle
prealpi vicentine. Sui luoghi della Strafexpedition, un territorio
segnato dalla storia del sacrificio umano attraverso trincee,
camminamenti e postazioni. Sul Monte Zovetto, invece, troviamo delle trincee
dell’esercito inglese, dove sono ancora presenti le scritte dei
soldati.
Per maggiori informazioni: Ecomuseo Vicenza
MONTE PALON
Tra gli
itinerari a tema Prima Guerra Mondiale più interessanti da fare sul Monte Grappa. In
cima al Monte Palon è presente il sentiero della Memoria, più di 1 km
di trincee, gallerie, postazioni che si può raggiungere partendo dal centro di Possagno a piedi (attenzione: 1000 metri di dislivello), oppure , per i più pigri, direttamente in macchina..
TRINCEE DI BEZZECCA
A Bezzecca, in Trentino, a pochi minuti dal lago di Ledro, troviamo un sistema di trincee e camminamenti della prima guerra mondiale davvero esteso. La visita inizia da una serie di gallerie che vengono attraversate grazie ad una scala a chioccola che conduce poi alle trincee.
In cima al colle troviamo il Sacrario che, oltre a custodire le spoglie dei caduti della Grande Guerra, conserva anche i resti di 61 soldati che parteciparono alle guerre di indipendenza del 1866 assieme a Garibaldi.
Per maggiori informazioni ed itinerari a tema prima guerra mondiale, visita la mia sezione dedicata alla Grande Guerra
Grazie Andrea, questo post è molto bello...capitoli di storia, che anche se tristi, fanno parte di noi e che tutti dovremo conoscere. Negli ultimi anni ci siamo molto appassionati alla Grande Guerra..le ultime visitate, quelle del Monte Zebio, sono molto suggestive. Ho preso nota, grazie!
RispondiEliminagrazie!!
Eliminasono troppo informativiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
RispondiEliminacioè?
EliminaGrazie del lavoro svolto.
RispondiEliminagrazie mille!!
EliminaManca monte Cengio, monte Ortigara e strada degli eroi 🙂
RispondiEliminaVolevo fare un week end e fare un percorso leggero e vedere le trincee,con guida specializzata ,quale periodo e che indirizzi puo' consigliarmi ,la ringrazio anticipatamente N.G.
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