Cosa vedere a Jesi

Ogni qual volta si parla di viaggi, specie nel nostro bel Paese, si ha l’imbarazzo della scelta tra paesaggi architettonici, naturali e di tradizione storica. Una regione che tra le altre offre ampie garanzie da questo punto di vista è le Marche. 

 

In particolar modo, la cittadina di Jesi, che si trova nel cuore dello stivale, in provincia di Ancona, che, tra l’altro, ha dato i natali all’ex ct azzurro Roberto Mancini

 

jesi cosa vedere

 

Un luogo di grande sviluppo industriale, che ha saputo nel corso degli anni evolvere il proprio aspetto adeguandosi per alcuni aspetti alla modernità. Tuttavia la tradizione non è stata messa completamente da parte, e infatti la si può scoprire in questa località sotto varie forme. Vediamo pertanto questo e molto altro riguardo Jesi e cosa c’è di bello da vedere in loco.

 


Cosa c'è di bello a Jesi?

Jesi, cittadina in provincia di Ancona, nelle Marche, è un comune che annovera tra le sue proposte un’ampia offerta. Essa spazia dall’ambito culinario a quello paesaggistico, con la storia a farla da padrone tra borghi medievali, torrioni e un mare meraviglioso in cui poter vivere momenti di relax e spensieratezza. 

 

Andando più nello specifico, è possibile menzionare le antiche mura jesine, che vantano un’estensione di circa 1,5 chilometri a circondare la cittadina anconetana. Tra i torrioni che caratterizzano questa cinta muraria troviamo quelli di Mezzogiorno e Montirozzo, autentici simboli di Jesi. Ma oltre le mura vi sono altre location storiche, quali piazza Federico II (ad onorare la memoria del re di Svevia), l’obelisco (realizzato dalle mani sapienti di Raffaele Grilli a metà Ottocento) e i due musei (Diocesano e Stupor Mundi). O ancora si potrebbe chiamare in causa la cattedrale di San Settimo, completata nel tredicesimo secolo, con tanto di campanile e facciata risalente allo stile romano. 

 

Poi come non menzionare la Biblioteca Planettiana, con il suo enorme archivio storico, che abbraccia Cinquecento, Seicento e Settecento tra volumi ed allestimenti. 

 

Cosa vedere a Jesi in mezza giornata?

Se si ha intenzione di trascorrere poco tempo a Jesi e quindi fermarsi in loco solo per mezza giornata, allora le possibilità di scoprire qualsiasi anfratto di questo luogo si riducono notevolmente. 

 

Per tanto bisogna soffermarsi solo su alcune delle proposte architettoniche e strutturali della provincia anconetana. È il caso di dare uno sguardo alla piazza principale, Federico II, ai due musei simbolo insieme alle mura e ai torrioni, della città jesina: ossia il Museo Diocesano e quello Stupor Mundi. Non disdegnare nemmeno quello della Stampa, sarebbe cosa buona e giusta. Sul piano religioso e sacro troviamo invece le cattedrali e chiese locali, di stampo romanico. 

 

Lasciare da parte invece la biblioteca Planettiana sopra menzionata poiché da sola necessiterebbe di mezza giornata per vederla tutta. 

 

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Come è fatto il centro storico di Jesi?

Del centro storico di Jesi abbiamo parlato in occasione delle cose belle da vedere a Jesi. Questo perché davvero la piazza principale Federico II e il contesto che la ospita in questione, rappresentano il cuore e centro nevralgico della città marchigiana. 

 

Qui la storia costeggia le facciate di palazzi e strutture, ma vi è spazio anche per la movida e una sequela di negozi che danno respiro all’ingresso della modernità. Non a caso, molto spesso il centro storico è sede di ritrovo per aperitivi, e riunioni tra amici. Un ambiente conviviale che sebbene caratterizzato da un’immagine tradizionale, si è saputo adeguare ai cambiamenti di società e tempi. 

 

L’artigianato locale, infine, è imperdibile quando ci si ritrova in questa area jesina specifica: ferro battuto, vimini e ceramiche sono i materiali con cui i maestri della zona realizzano manufatti e oggettistica di stile e funzionalità estremi. 

 

Quanti sono i Castelli di Jesi?

Uno degli elementi che di sicuro non manca a Jesi è la presenza dei castelli storici, che sono stati spunto perfino di una tesi di laurea. In realtà, il nome è un tantino ingannevole, poiché non si tratta di bastioni e fortezze ma bensì i borghi medievali. 

 

Ce ne sono circa 18 sul territorio jesino, essendo la posizione geografica di questo luogo conforme alle necessità strutturali di edificazioni di questo tipo. Nella fattispecie i nomi con i quali vengono riconosciuti i famosi castelli di Jesi sono: Serra de’ Conti, Montecarotto, Poggio San Marcello, Rosora, Mergo, Serra San Quirico, Castelplanio, Castelbellino, Maiolati Spontini, Cupramontana, Staffolo, San Paolo di Jesi, Monte Roberto, Belvedere Ostrense, San Marcello, Morro d’Alba, Monsano, Santa Maria Nuova. 

 

Cosa si mangia a Jesi?

Veniamo ora invece al settore culinario, che come anticipato in premessa è un altro must di casa marchigiana. 

Qui il gusto è fondamentale e caratterizza tutti i piatti: dai primi ai secondi passando per i dolci e le bevande. Si parte con i passatelli, un primo piatto in cui parmigiano, uova, noce moscata e pangrattato condiscono dei vermicelli che fanno fare al palato un’esperienza di gusto ineguagliabile. Questo è certamente il primo per eccellenza, e lo si può trovare sia in brodo che asciutto. 

 

Il secondo, invece, che è imperdibile se ci si trova a Jesi è la porchetta locale, accompagnata magari dalle olive ascolane DOP. Spostandoci poi sul versante dolciario, troviamo gli anicetti: qui come anticipa il nome, l’anice, un’erba officinale, è sostanza pura che dà vita a tali biscotti solitamente assaporati pucciati in un bicchiere di vino cotto. O in alternativa vi sono le pesche dolci, bagnate nel liquore Alchermes. 

 

Cosa vedere nei dintorni di Jesi

In ultimo spostiamoci da Jesi verso le zone limitrofe, cercando di capire quali sono le mete maggiormente interessanti. Morro d’Alba, a metà strada tra Jesi e Senigallia, è una delle zone dei dintorni da vedere. 

Qui si può percorrere il camminamento La Scarpa risalente al sedicesimo secolo. Creato anni or sono quale strumento di ronda notturna e oggi invece usato per allietare il viaggio esplorativo nelle Marche. 

 

Poi chiaramente c’è Senigallia, meta balneare tanto amata da turisti e locali, per trascorrere qualche ora in assoluto rilassamento. In questa località le palazzine sono tante e a volte quasi fastidiose all’occhio, ma ospitano la grande mole turistica tipica estiva. La rotonda sul mare e il Festival della Musica Internazionale le cose da non perdere. Per gli appassionati, e per chi vuole tentare la fortuna sfidando i giocatori in un incontro ‘face to face’, piuttosto che cimentarsi da dietro un computer con il casino digitale, c’è la possibilità di andare in un centro di slot nella città di Jesi dove, tra l’altro, si invita sempre a giocare con moderazione. Se, invece, si cerca qualcosa di più grande e imponente, c’è un casinò a Civitanova Marche, sorto nel 2011 e già un punto di riferimento nel settore, tanto da aprirsi una sede anche in Abruzzo.

 

 

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