Chiusa –
Klausen è senza dubbio una delle cittadine più belle di
tutto l'Alto Adige, ed è inclusa, dal 2002, nella lista dei
borghi più belli d'Italia. Per vedere Chiusa e i suoi
dintorni consiglio di calcolare una mezza giornata (centro storico),
oppure una giornata intera se si vuole inserire anche le miniera
di Villandro o qualche bella passeggiata sull'Alpe di Villandro.
Il mio
itinerario alla scoperta della cittadina inizia da Porta
Sabiona, punto d'ingresso alla Città Alta
che si sviluppa lungo la strada principale per tutto il centro
storico.
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nel cuore dell'Alto Adige |
UN PO' DI
STORIA
Subito sulla
destra trovo la chiesa
degli Apostoli dove i commercianti
tedeschi prima di sdoganare le loro merci venivano per pregare.
Infatti, per tutto il Medioevo, Chiusa
continuò a prosperare come sede della dogana,
importantissima fonte di reddito per i vescovi.
ingresso nel borgo |
La cittadina
visse la sua fase di maggior benessere durante il periodo aureo
dell'industria mineraria,
tra il XIV e il XV secolo. Le case di Chiusa non sono sfarzose come
quelle di Vipiteno o Bressanone, anche perchè mancano i portici; in
compenso le facciate sono più larghe e
il loro carattere pittoresco è rimasto invariato nei secoli.
LA CITTA'
DEGLI ARTISTI
In epoca
turistica, dal 1874 fino alla prima guerra mondiale, il borgo
medievale si trasformò in “città degli
artisti”, tutti tedeschi e tutti attratti
dall'ipotesi, non confermata, che Walther von
der Vogelweide, il più famoso dei trovatori,
fosse nato qui. Il poeta del XII e XIII secolo è quell'uomo
malinconico che si vede in posa un po'
ovunque in Alto Adige, in particolare in Piazza Walther a Bolzano.
Chiusa
divenne così la mecca del romanticismo. Si
dipingeva, si scriveva, si faceva musica e ci si divertiva.
La locanda “Lampl” con la sua sala “Walther” divenne
il fulcro del movimento grazie all'ospitalità dell'oste e alla
bellezza delle sue figlie.
Città Alta |
Nel 1494, Albrecht Duerer si fermò durante il suo famoso viaggio a Venezia.
Vi avevo già parlato del suo tumultuoso itinerario: trovò una piena
dell'Adige e fu costretto a salire per la Val di Cembra dove rimase
per un po' di tempo, prima di proseguire per Venezia. Questo cammino
è tuttora percorribile da Salorno a Cembra e si chiama Duererweg.
La locanda
Lampl oggi non esiste più, ma rimane ancora la
sala Walther luogo di eventi e congressi. La
casa si trova sul lato destro della strada principale nella città
alta.
la sala Walther |
LA
PARROCCHIALE, LA CITTA' BASSA
Continuo la
mia passeggiata per il centro di Chiusa fino alla Chiesa
di San'Andrea. Completata nel 1498 presenta
un interno particolare segnato da volte a costoloni reticolati con
colonne slanciate. Il ponte da Piazza Comune porta sul lato opposto
dell'Isarco, da dove si gode di una vista bellissima sulla città.
piazza Parrocchia |
Dalla piazza
giungo poi nella Città Bassa, ammirando le insegne
in ferro battuto degli alberghi e antiche
botteghe, alcuni antichissimi,
come l'ex albergo Orso Grigio, di cui si ha notizia fin dal 1335.
le insegne in ferro battuto |
La strada
finisce in Piazza Tinne
con negozi e hotels, dove si può fare una sosta in uno dei tanti
tavoli colorati delle birrerie oppure visitare il vicino museo
Civico con il suo tesoro.
piazza Tinne |
Dal museo
Civico consiglio di salire alla collina panoramica per
ammirare una bellissima visuale su Chiusa.
vista dalla collina del parco dei Capuccini |
IL
CONVENTO DI SABIONA, L'ACROPOLI DELL'ALTO ADIGE
E poi si
sale a Sabiona lungo un sentiero che dal
centro cittadino si infila in una vecchia scalinata, passando per
Castel Branzoll, e si fa più dolce, in una
mulattiera tra alberi e fiori. Il convento, che domina la città da
una roccia scoscesa, è stato fondato alla fine Seicento ed è
tuttora abitato dalla monache di clausura
benedettine, dedite alla preghiera corale e ai lavori domestici.
la salita verso il monastero di Sabiona |
monastero di Sabiona |
il monastero di Sabiona visto durante la mia escursione sul sentiero del Castagno |
MINIERA
DI VILLANDRO
Una
visita di Chiusa non può essere completa
senza aver visto la miniera di Villandro. A pochi chilometri dal
centro cittadino, si sale in macchina lungo la strada che conduce
all'Alpe di Villandro e si parcheggia poco prima dell'ingresso. Qui
ad attendermi trovo la guida che mi conduce all'interno di un
labirinto di gallerie che rivela roccia dopo
roccia tutte le fatiche degli uomini che qui vi hanno lavorato.
Sui 750
metri di dislivello, la miniera di Villandro contava ben 16
gallerie per un totale di 16,5 km di 2/3 scavati a mano. Si
calcola, inoltre, che l'avanzamento annuo fosse di circa 8 metri.
Una
bellissima esperienza nell'oscurità della terra che può essere il
punto iniziale per partire alla scoperta del territorio di Chiusa e
Valle Isarco, tra valli incantate e paesi medievali.
INFORMAZIONI UTILI:
Per ulteriori informazioni su Chiusa visita il sito ufficiale di Chiusa/Klausen - Alto Adige
Per la miniera di Villandro: BergWerk
INFORMAZIONI UTILI:
Per ulteriori informazioni su Chiusa visita il sito ufficiale di Chiusa/Klausen - Alto Adige
Per la miniera di Villandro: BergWerk
Dei posti bellissimi, come molto belle le tue foto, complimenti davvero !
RispondiEliminagrazie!!
Eliminasempre bella yours pictures ANdrea. I love these church pictures just beautiful!
RispondiEliminathank you!!
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RispondiEliminaCiao, caro!
È un sogno questi villaggi, città affascinanti, belle foto!
Buona settimana, baci!
grazie!!
Eliminabellissima questa cittadina, tipica di montagna :)
RispondiEliminasi davvero!
Eliminaio adoro questi borghi pieni di casette colorate!
RispondiEliminahttp://www.audreyinwonderland.it/
:))
EliminaTrentino e'tutto da scoprire angoli stupendi ..ci torno spesso grazie per I consigli dei viaggi
RispondiEliminagrazie!!
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