Una delle
escursioni più panoramiche e complete della Valle di Ledro è
l'escursione che conduce alla cima del monte Corno. Dico panoramica
perchè dall'alto dei suoi 1732 metri si può ammirare un panorama a
360° gradi, mentre, completa, perchè presenta varie situazioni,
incluso il tratto attrezzato (molto semplice che si può fare anche senza imbragatura a seconda del proprio livello) Mora e Pellegrini.
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verso la cima del Monte Corno
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Iniziamo la
mia giornata con un'ottima prima colazione presso il B&B Anna
Maria (info: https://www.ledrobedandbreakfast.it ), un B&B di charme situato nella località di Locca. Il modo
giusto per fare il carico di energia e di affrontare questa
escursione. Penso che la foto qui sotto parli da sola, vero?
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prima colazione al B&B Anna Maria |
SI PARTE DA PASSO TREMALZO
In macchina
raggiungiamo Passo Tremalzo e più precisamente il rifugio Garibaldi
a metri 1520. Volendo si potrebbe iniziare l'escursione da qui, ma
consiglio di proseguire in macchina ancora per un po' fino a bocca
di Casèt, evitando un lungo tratto pianeggiante nel bosco.
Fate
attenzione: questo tratto di strada è sterrata e con numerose buche,
controllate la vostra auto prima di decidere di proseguire. In
alternativa, a piedi, saranno circa 40 minuti in più.
A Bocca
Casèt vediamo subito i nostri cartelli: Monte Corno, 2 ore, sentiero
456 B.
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Bocca di Casèt |
SOSTA ALLA STAZIONE DI INANELLAMENTO
Il sentiero
inizia a scendere di quota fino a raggiungere, dopo pochi minuti, la
stazione d'inanellamento di Bocca Casèt, dove gli esperti del MUSE
sono a disposizione per illustrare l'attività di inanellamento degli
uccelli e il fenomeno della migrazione, nel periodo che va da metà agosto a
fine ottobre.
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le reti per controllare il fenomeno della migrazione |
Purtroppo siamo sfortunati dato che oggi non è stato preso nessun uccello
da studiare. Peccato. Continuiamo la nostra escursione e iniziamo ad
avvicinarci al tratto che proseguirà per le creste di Cima Caset,
Pubregno e monte Corno. Tutta l'escursione è un continuo sali e
scendi tra stretti sentieri e tratti un po' esposti. Raggiunta la
prima cima, Cima Casèt, si apre davanti a noi il primo panorama da
effetto wow!
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vista dalla Cima Casèt |
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prima cima raggiunta |
SENTIERO MORA - PELLEGRINI
Proseguiamo
nei pressi della cresta incontrando le prime serie di cavi (in genere
lunghi 2-3 metri, niente di difficile), inframmezzate da alcuni tratti di sentiero;
l'ambiente è ora caratterizzato da una serie di monoliti calcarei
con splendide vedute sulle vallata vicina e anche su un tratto del
lago di Garda! Che spettacolo.
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sentiero attrezzato Mora - Pellegrini |
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un tratto attrezzato molto semplice |
Dopo un passaggio obbligato in un
foro nella roccia, quasi in vista del Monte Corno, si incontra il
tratto attrezzato più lungo del sentiero Mora e Pellegrini, cioè
un canale completamente attrezzato con cavo e con alcune staffe ad
aiutare la progressione. In questo punto c'è la vista da cartolina che io
chiamo Blue Windows, una finestra scavata nella roccia con dietro le
acque azzurre del lago di Ledro.
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Blue Window |
IN VETTA AL MONTE CORNO
Da qui, in
pochi passi si è al bivio per la cima di Monte Corno. Ci lasciamo il
tratto attrezzato Mora – Pellegrini alle spalle e saliamo su un
ripidissimo sentiero che raggiunge la croce di vetta del monte Corno!
Che meraviglia! Un panorama che spazia dal lago di Ledro, al lago di
Garda con uno sguardo verso le Dolomiti di Brenta.
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vista sul lago di Ledro dalla cima |
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vetta raggiunta! |
SI SCENDE A MALGA GIU'
Tempo per
firmare il libro di vetta e decidiamo di fare qui il pranzo a sacco.
D'altronde, non si poteva chiedere un pranzo panoramico migliore.
Per la
discesa seguiamo quel pezzettino di sentiero fatto all'andata che ci
porta ai piedi della cima e seguiamo in discesa il sentiero 456B che
conduce a Bochet de Spinera a metri 1318. Da qui è praticamente
sempre pianeggiante fino ad arrivare nei pressi di malga Giù, il punto
più basso di tutta la nostra escursione a metri 1281.
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si scende verso malga Giù |
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Non andiamo
alla malga, ma bensì proseguiamo sempre sullo stesso sentiero che
si stringe e poi si fa più largo (antica strada militare) e sale a
tornanti fino a raggiungere il centro di inanellamento di questa
mattina. E' un po' dura, dopo circa 4 ore di escursione, affrontare
questo tratto in salita :( Ma con calma si fa tutto.
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si risale di quota |
RITORNO A BOCCA CASET
Rimangono solo
gli ultimi minuti per raggiungere Bocca di Casèt , pure questi in
salita, ed eccoci alla fine della nostra bellissima escursione sul
monte Corno dopo cinque ore di cammino (pausa pranzo panoramica
inclusa).
Riprendiamo
la macchina e proseguiamo fino a Passo Tremalzo. C'è una cosa però
che manca a questa escursione sul monte Corno e, chi segue il mio
blog, forse l'ha già capito.. il premio finale!! Ebbene si, pure
oggi non potevamo andare via senza un buonissimo strudel di mele con
Radler! Il mio premio preferito dopo una lunga camminata.
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premio finale |
Di ritorno
al B&B è il momento del relax in giardino, ma anche per fare
quattro chiacchiere con Anna Maria la proprietaria di questa casa di
charme.
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B&B Anna Maria |
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merenda al B&B Anna Maria |
Scopro così tantissime cose sulla Valle Di Ledro come la
storia del gigante Gilli, il “Popo” di Bezzecca. A vent'anni
misurava 2,60 metri e impressionava i suoi compaesani per la sua
forza sovraumana. Il gigante viaggiava per tutta Europa e la sua fama
lo portò a essere ricevuto da sovrani e papi. La sua antica casa è
ora la sede del municipio e all'ingresso c'è ancora una targa in suo
onore.
Ma questo è solo una delle storie di questa bellissima zona
sospesa tra lago di Garda e Alpi, un territorio che vi ho descritto
poco tempo fa con il post “10 cose da vedere sul lago di Ledro”,
ma che in realtà sarebbero molte, ma molte di più. Quindi
preparatevi ad altri post a breve!
ALTRE COSE DA FARE SUL LAGO DI LEDRO:
Buongiorno, seguendo le indicazioni del blog abbiamo percorso questo sentiero. Percorso molto bello, estremamente panoramico, che presenta però alcune difficoltà e necessita di un buon grado di preparazione. Trovo un po' incosciente descriverlo tra le 5 cose da fare in Valle di Ledro, come se chiunque potesse affrontare una ferrata e un cammino di 1 ora e mezzo lungo una cresta montana a 1700 m. Bisognerebbe specificare maggiormente le difficoltà. Leggendo il blog ho avuto l'impressione che si trattasse di una camminata alla portata di tutti. Invece nel tratto finale ci sono 40 minuti di tornanti in salita. Servono fiato e gambe ed è giusto indicarlo. Non basta scrivere un po' duretta. Noi siamo stati in grado di portare a termine la camminata. Una persona meno preparata potrebbe trovarsi in difficoltà. Non ci sono luoghi di appoggio lungo il tragitto. Per cui, va portato fino a fondo e punto!
RispondiEliminaInoltre, credo sia di utilità anche allegare questo link che meglio spiega la ferrata http://www.lagodigardaescursioni.it/ferrate-lago-garda/mora-pellegrini/escursione.html
Il mio consiglio è di usare maggiore cautela nella descrizione del percorso per evitare che qualcuno possa credere che sia tra le cose da fare come, per esempio, il giro del lago ... quello sì che è per tutti!
Mi dispiace che avete considerato questo giro una passeggiata. Sulla descrizione c'è scritto tutto, tempistica, foto e tratti attrezzati. quando si dice tratto attrezzato significa che è una via ferrata, anche se semplicissima ed elementare, richiede sempre un minimo di esperienza in montagna o allenamento fisico.
EliminaCiao, la parte attrezzata si può fare con i cani?
RispondiEliminaGrazie
è tanto stretto, soprattutto in alcuni passaggi. non avendo cani, non so dire se ce la fanno a passare :((
EliminaSe ci passano i cristiani ci passano anche i cani!😁😁😁
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