Il Montello
è un rilievo che sorge quasi isolato in mezzo alla pianura, in
provincia di Treviso, con un'altezza massima di 400 metri e
dall'aspetto simile a quello del dorso di una balena.
Vedere tutto
il Montello significa passare una giornata all'insegna della storia e
della natura. Se questo territorio non presenta molti tesori di
interesse architettonico è dovuto principalmente a due fattori: da
un lato sotto la dominazione veneziana, quest'area era rigidamente
protetta e regolamentata da apposite leggi che ne vietavano
l'edificazione; dall'altro la Prima Guerra Mondiale vide in questi
luoghi uno dei teatri più cruenti degli scontri con bombardamenti e
costruzione di appostamenti militari.
l'abbazia di Sant'Eustachio |
Ed è
proprio qui che volevo soffermarmi oggi. Un itinerario di visita sul
Montello attraverso i luoghi simbolo della Grande Guerra. Così, in
una calda domenica di agosto, ho preso macchina e zaino e sono
partito in direzione Nervesa della Battaglia.
ITINERARIO DEI BUNKER
Prima tappa
è la Chiesa di Santa Croce dove parcheggio la macchina. Da qui seguo
la stradina al lato della chiesa e scendo verso il fiume Piave. Ad un
certo punto inizia un sentiero chiamato “Itinerario dei Bunker”,
che conduce a visitare i bunker della Prima Guerra Mondiale
fino alla grotta del Tavaran Grando. Il percorso è interamente
segnalato e nella stagione calda rappresenta una vera e propria
"fuga" contro le alte temperature. Infatti, oggi, con più
di 30 gradi, c'è tantissima gente sulle vicine rive de Piave a
prendere il sole. Calcolate circa 2 ore per la visita completa.
Leggi il mio post: Itinerario dei bunker sul Montello
i bunker |
Ci
sono cartelli (scritti con il pennarello) che indicano le direzione
da seguire, però, purtroppo, nessuno racconta la storia
e quello che è successo in questi posti. Davvero un peccato. Resta
comunque un posto davvero suggestivo immerso nella vegetazione.
il sentiero dei bunker |
OSSARIO DI NERVESA
Prossima
tappa: il grande ossario di Nervesa della Battaglia che raccoglie le
spoglie di 10 mila soldati italiani e austro-ungarici caduti nelle
battaglie lungo il Piave, in precedenza sepolti in un centinaio di
cimiteri sparsi lungo il fronte.
Purtroppo non sono riuscito ad entrare perchè ho trovato il cancello chiuso (nonostante fosse orario di apertura). Mi sentivo un po' in imbarazzo suonare il campanello della caserma così ho rinunciato :(
MONUMENTO FRANCESCO BARACCA
Poco
distante dal Sacrario, ma non raggiungibile direttamente a piedi, si
trova il monumento eretto in ricordo dell'asso dell'aeronautica
Francesco Baracca, sul luogo dove cadde con il suo aeroplano: colpito
a morte dalla fucileria nemica precipitò al suolo, proprio dopo aver
conseguito la sua trentesima vittoria, il 19 giugno 1918.
monumento a Francesco Baracca |
L'opera
costruita a perenne ricordo del suo valore, è formata da otto
colonne doriche, contornate da fregi metallici che sostengono la
cupola, sopra la quale è stata posta una piccola croce. Cinque anni
più tardi un giovane Enzo Ferrari ebbe l'occasione di incontrare i
genitori dell'aviatore e, d'accordo con la madre di Francesco
Baracca, decise di porre l'emblema disegnato sull'aereo dell'eroico
figlio sulle auto prodotte dalla sua emergente scuderia.
ABBAZIA SANT'EUSTACHIO
Sempre in
macchina raggiungo le rovine dell'Abbazia di Sant'Eustachio, un luogo
di incedile fascino e memoria storica. Si arriva con una breve breve
passeggiata che inizia davanti alla chiesa di San Giovanni Battista a
Sovilla di Nervesa della Battaglia, percorribile in 5 minuti con un
dislivello di circa 100 metri. Fu fondata prima dell'anno 1062 da
Rambaldo III di Collalto e dalla madre Gisla per limitare il potere
dei vescovi di Treviso, che avevano tolto loro il controllo della
marca trevigiana, con un'istituzione che dipendesse direttamente dal
pontefice, il quale dal canto suo non vedeva di buon occhio
l'espansione dei vescovi trevigiani, sostenitori dell'imperatore.
Dopo la Rotta di Caporetto, l'edificio si ritrovò in prossimità del
fronte del Piave e subì pesanti danneggiamenti fino ad arrivare così
fino ai giorni nostri. Bellissimo il panorama sulla pianura.
i resti dell'abbazia |
CIMITERO INGLESE DI GIAVERA
Ritorno in
macchina e mi dirigo verso il cimitero britannico di Giavera del
Montello, un cimitero che accoglie le tombe di 417 soldati del
Commonwealth morti in questa zona durante la Prima Guerra Mondiale.
Nel 1918 infatti proprio a Giavera, settore tenuto dagli inglesi, ci
fu una violenta offensiva da parte delle truppe austriache che costò
la vita a molti soldati.
cimitero inglese a Giavera |
Tempo per firmare il libro di visita immersi nel grande silenzio che contraddistingue questo luogo, un silenzio che fa davvero pensare.
OSSERVATORIO DEL RE
Ora è la volta di salire sulla parte
più alta del Montello. Passo per Volpago del Montello e poi per
Santa Maria della Vittoria: all'altezza di via Medaglie D'Oro,
presa XV (fate attenzione non ci sono segnalazioni), giro a destra e
continuo fino a raggiungere i cartelli che indicano l'Osservatorio
del Re.
Perfettamente conservato,
l'osservatorio si trova nel sottosuolo di una casa rurale ancora
esistente. Grazie alle sue lunghe feritoie permetteva di controllare
il corso del fiume Piave e l'intero campo d'azione della XXII Corpo
di Armata.
osservatorio del Re |
Vittorio Emanuele III, come ricorda una lapide collocata
sul muro della casa colonica, assistette da qui alle operazioni di
inizio della Battaglia di Vittorio Veneto dal 27 al 29 Ottobre 1918.
Finisce qui il mio itinerario di visita sul Montello, piccola collina
tra Treviso e le Prealpi Venete. Una giornata a tema Grande
Guerra a ricordo del nostro passato.
Leggi anche il mio post dedicato agli itinerari sulla Grande Guerra oppure la mia sezione del blog dedicata alla Grande Guerra
ALTRE COSE DA FARE IN PROVINCIA DI TREVISO:
Ci lamentiamo che manca il lavoro 😞😞poi arriva la fortuna che lo troviamo ma poi non ne abbiamo voglia di lavorare
RispondiEliminaApprofittando di queste ferie Sto girando il Veneto nelle zone di guerre dove mio nonno dalla Puglia fu mandato qui
Stamattina sono stato fino alle 11 x vedere se aprivano questo memorabile posto l'ossario ma....del custode neanche l'ombra😡😡
Le classiche cose all all'italiana
ah ecco, non è capitato solo a me :((
EliminaSemplicemente hai scelto la giornata no ti parla una che vive a Nervesa
RispondiEliminaah ok :) allora un giorno proverò di nuovo
Elimina