Siete
convinti di sciare come Marcel Hirscher o Lindsey Vonn? Volete
cimentarvi con i tracciati più tecnici? Con il post di oggi, vi svelo, metro per metro, tutti i segreti delle piste più belle delle
Dolomiti, quelle più famose delle nostre montagne tra le località sciistiche migliori in Italia.
Assieme ad
Helvetia Assicurazioni siamo andati alla scoperta delle piste che
hanno fatto la storia, vere icone dello sci.
Su
questo tipo di piste, ma anche su tutte le altre, è importantissimo
avere un'assicurazione sci,
stipulando, prima della partenza, una polizza infortuni che copra i casi di sinistro e
spese mediche (che sappiamo benissimo essere molto onerose in
montagna, a causa della necessità di intervento dell'elisoccorso).
Helvetia propone
l'assicurazione EasySki, una copertura nella forma individuale o
cumulativa per il gruppo familiare che comprende le seguenti
garanzie: assistenza, spesa di cura da infortunio, rimborso spese
dello sciatore. La polizza sci EasySki è acquistabile e attivabile
anche con tecnologia MyPass con modalità pay per use: si attiva
automaticamente al passaggio ai tornelli e si paga solo per le
effettive giornate di sci.
Stipulata la
nostra assicurazione personale, siamo pronti a scendere in tutta
sicurezza nelle piste più belle delle Dolomiti cominciando da:
|
Olimpia Tofane - credits apt Cortina |
Stipulata
la nostra assicurazione personale, siamo pronti a scendere in tutta
sicurezza nelle piste più belle delle Dolomiti, cominciando da:
3-TRE MADONNA DI CAMPIGLIO
La 3-TRE è
fra le più famose e impegnative discese dell'intero Circo Bianco.
Vincere qui la gara valida per la Coppa del Mondo equivale a una vera
e propria consacrazione nell'elite internazionale. La si raggiunge
dal centro di Madonna di Campiglio con la funivia 5 laghi e con la
seggiovia 3-TRE, la partenza è in cima al monte Pancugolo, a 2100
mt, con il gruppo Brenta in bella vista.
|
le Dolomiti di Brenta |
Il primo
tratto molto ripido degrada, poco a poco, in un morbido falsopiano ad
esse. Si continua poi lungo il tracciato di slalom con il celeberrimo
canalone Miramonti che tira dritto tra gli abeti, senza tanti
ripensamenti.
Questa
parte ha una pendenza media; segue un poi breve dosso e un altro
detto”del ginocchio”, talmente ripido che sembra di precipitare
sui tetti dell'abitato. E' il momento più difficile, e talvolta ci
pensa il ghiaccio a complicare le cose. Anche in seguito la pendenza
è notevole e si addolcisce solo nel falsopiano di arrivo.
Leggi anche il mio post dedicato allo Skipass Madonna di Campiglio e cosa fare a Madonna di Campiglio in inverno se non si sa sciare
|
3-Tre, credits apt Madonna di Campiglio |
SASLONG - VAL GARDENA
La Saslong è
uno dei tracciati di discesa libera più tecnico e spettacolare al
mondo. Qui dai mondiali del '70 in poi, si sfidano ogni anno i più
bei nomi del discesismo internazionale. La pista la si raggiunge sia
da Santa Cristina (con la telecabina Ruacia-Sochers e la seggiovia
Sochers-Ciampinoi), sia da Selva (con telecabina Selva-Ciampinoi).
|
©wisthaler.com |
Giunti in cima a 2250 mt, un rapido sguardo allo straordinario
scenario delle Dolomiti, poi ci si getta subito a capofitto lungo il
ripido pendio. Il tempo di prendere velocità e si incontra uno dei
passaggi chiave, quello delle “gobbe di cammello”: tre dossi
naturali che in gara si affrontano alla velocità di 130 km/h- da
superare con un salto al buio tra gli alberi. Ancora un'ampia curva
a destra e ci si trova sullo schuss finale, che precipita sul piano
d'arrivo (a 1410 metridi quota).
TOGNOLA - SAN MARTINO DI CASTROZZA
Non molto
lunga la Tognola 1, poco più di due km di sviluppo, ma offre alcuni tratti soprattutto nella
parte che scorre nel bosco, piuttosto ripidi. Si raggiunge la
partenza in pochi minuti, a bordo della telecabina omonima che sale
dal vicino centro del paese con un comodo parcheggio: all'arrivo a 2200 metri di altitudine, ci si
trova al cospetto delle inconfondibili sagome delle Pale di San Martino di Castrozza. La prima
parte del tracciato, molto ampia, invita alla velocità.
|
Tognola, credits apt San Martino di Castrozza |
|
le Pale di San Martino viste dalla Tognola |
L'ingresso
nel bosco è annunciato da una prima ripida pendenza; più avanti
dopo quasi un chilometro di piacevoli scodinzolii tra gli abeti ,
s'incontrano tre brevi schuss, da affrontare uno dopo l'altro. Gli
sciatori meno esperti possono evitare l'ultimo tratto, quello degli
schuss, deviando lungo la Tognola 3, una rossa decisamente più facile, che si
snoda verso valle con pendenze assai meno accentuate.
GRAN RISA - ALTA BADIA
La pista è
impegnativa ma non impossibile, vuoi per la larghezza, vuoi per
l'innevamento (è esposta a nord). All'arrivo della maxi-funivia
che sale da La Villa, poco distante da Corvara in Alta Badia, siamo al cospetto
dello splendido scenario del gruppo del Sella e del Sassonger; subito
dopo la partenza a quota 2077 mt si affronta un pendio molto
ripido; un'ampia esse porta ad un bivio: sulla destra la pista
Alting, e sulla sinistra, la Gran Risa, la classica nera.
|
frecce tricolori sulla Gran Risa |
|
Alta Badia |
Si
prosegue in quest'ultima direzione e ci s'infila nel bosco; superato
un tratto in falsopiano, ecco la casetta di partenza della gara di
slalom gigante; la pista torna impegnativa. Il tempo di tirare il
respiro, su un breve pianoro, dopo aver affrontato il primo muro-che
ha una pendenza quasi del 60%, e dopo un paio di curvoni ci si trova
all'imbocco di un canalino che porta uno dei punti più spettacolari
dell'intero percorso: il passaggio obbligato di La Stretta; un'ampia
curva verso sinistra e si raggiungono lo schuss finale e il passaggio
sul ponte.
|
l'arrivo della Gran Risa |
OLIMPIA - CORTINA D'AMPEZZO
Tra le piste
più belle delle Dolomiti troviamo l'Olimpia delle Tofane. Un'altra
classica del discesismo internazionale sulla quale ha trionfato, in
occasione dei Giochi del '56, il campione austriaco Toni Sailer,
vincitore nell'occasione di ben tre medaglie d'oro.
|
Olimpia Tofane, credits apt Cortina d'Ampezzo |
|
Olimpia Tofane, credits apt Cortina d'Ampezzo |
Una vera e
propria avventura sulla neve che ha inizio alla forcella Pomedes
(2300mt) e si conclude a San Zan, presso l'abitato di Gilardon, sopra
Cortina d'Ampezzo. Per raggiungere la partenza della gara di
discesa si utilizzano due seggiovie (la La Rumerlo-Duca d'Aosta e la
Pomedes). Il primo tratto offre un paio di cambi di pendenza, in
verità non eccessivi; le prime difficoltà si incontrano sullo
schuss Pomedes, velocissimo (i discesisti raggiungono velocità di
120-130 k/h), che si smorza su un'ampia balconata naturale, nei
pressi del rifugio Duca d'Aosta, che sembra fatta apposta per
ammirare la conca Ampezzana in tutta la sua bellezza. La pausa serve
anche per affrontare al meglio il tratto seguente; un primo
muro,seguito da un secondo e da una lunga diagonale che porta a una
esse ripida e stretta che costringe a rapidi cambi di ritmo per
controllare gli sci (punti di partenza delle gare di gigante e
super-G). Un paio di ampie curve portano a Rumerlo, la zona dello
slalom. Un tracciato completo, con una grande varietà di
difficoltà, che come ogni inverno ospiterà le gare di Coppa del
mondo femminile.
Scopri anche cosa vedere a Cortina d'Ampezzo in estate
Queste sono,
secondo me, le 5 piste più belle e famose sulle Dolomiti. E voi
le conoscete? Ne consigliate delle altre?
sono davvero belle.
RispondiEliminaeh si!
Elimina