All'interno del Parco
Nazionale delle Dolomiti Bellunesi è presente un gioiello che pochi conoscono, un gioiello che se si trovasse in
Trentino Alto Adige o in Austria sarebbe presente su tutte le
riviste e pubblicità, mentre, qui in Veneto, è sconosciuto (forse meglio così): il Bus del Buson.
Sono stato due volte in questo posto, ed è sempre suggestivo. L’ultima volta, a ferragosto, abbiamo effettuato un itinerario più lungo includendo anche il Pont de la Mortis.
Devo essere sincero che la meta di ferragosto non doveva essere questa. Trovandoci bloccati nel traffico all'uscita della A27 (siamo partiti tardi), e quindi impossibilitati a raggiungere le Dolomiti in orario decente, ho iniziato a pensare ad un giro da fare nei dintorni di Belluno, che i miei amici non avessero fatto, e mi è venuto in mente questo.
COME ARRIVARE
Arrivare al Bus del Buson
è abbastanza semplice. Siamo in Provincia di Belluno. Da Belluno si prende la strada che sale
ripida e stretta fino alla località di Case Bortot: qui lasciamo la
macchina e troviamo i primi cartelli del Parco Nazionale con
informazioni sulla flora e fauna.
Seguiamo il sentiero per
una decina di minuti e poi prendiamo una deviazione sulla destra che,
con vari tornanti, conduce in discesa (molto ripida) all'ingresso del Bus del Buson.
BUS DEL BUSON
Si percorre tutto il
canyon per circa duecento metri. Chiunque rimarrà senza fiato: un
ambiente davvero unico dalle altissime pareti. E' la mia prima volta
all'interno di un torrente fossile, una vecchia valle scavata
dall'acqua che poi ha cambiato percorso, lasciando dietro di sé un
fiume asciutto. Oggi il torrente Ardo scorre 150 metri più in basso
e quella che rimane è una gola fossile sospesa, un relitto
dall'indiscutibile fascino.
Gli strati rocciosi sono
di un calcare chiamato Biancone e ci ricordano che 100 milioni di
anni fa qui c'era un mare profondo dove lentamente si depositavano
fanghi carbonatici dai quali ha origine appunto il Biancone.
Usciti dal Bus del Buson
seguiamo il sentiero e iniziamo a salire ripidamente (meno ripido di quello fatto prima) fino a
raggiungere il sentiero principale. Da qui ancora una ventina di
minuti e ritorniamo al parcheggio.
Il sentiero non è
pericoloso, bisogna solo fare attenzione a non scivolare nei tratti
più ripidi e di non abbandonare mai il tracciato.
PONT DE LA MORTIS
Ma la nostra escursione di ferragosto non è finita qui. Da Case Bortot vediamo la segnaletica che indica Pont de la Mortis. Prendiamo il sentierino che scende super ripido nel bosco (se lo trovate troppo ripido potete scendere lungo la strada asfaltata e al capitello di Sant'Antonio svoltare a sinistra ) fino alla suggestiva località di Vial. Passate le case, continuiamo sempre in leggera discesa fino ad arrivare al Pont de la Mortis.
Il ponte sovrasta una forra di origine fluviale scavata nella formazione
rocciosa detta scaglia rossa, risalente all’era terziaria, periodo
Paleogene ed epoca Paleocene (epoca precedente alla formazione del
flysch di Belluno), stimabile in circa 65 milioni di anni fa. La vista è davvero impressionante.
Consiglio anche di scendere sulle acque del torrente prendendo un sentiero sulla destra poco prima del ponte. Qui vi potete riposare e magari fare un bel percorso Kneipp al naturale con l'acqua gelida.
Per ritornare al parcheggio a Case Bortot potete prendere il solito sentierino ripidissimo in salita, oppure, camminare lungo la stradina asfaltata fino al capitello di Sant'Antonio e raggiungere il parcheggio.
Alla fine sono rimasti tutti soddisfatti di questo giro nato per caso. Il prossimo ferragosto sveglia presto per evitare il traffico!
NB. durante questo itinerario fate attenzione alle zecche. Leggete il mio post cosa fare in caso di puntura di zecca
Vedi anche la sezione dedicata alle escursioni TREKKING, al VENETO e agli HOTEL per organizzare la tua vacanza
Un bellissimo percorso. Grazie per informazioni!
RispondiEliminaChe belle foto, un bel itinerario ! Buono a sapere !
RispondiEliminagrazie!!
EliminaGrande informazioni, luoghi suggestivi!
RispondiEliminaBelle immagini!
Abbracci
grazie!!
EliminaQuando vengo da te mi fai sempre viaggiare in luoghi che non potro mai visitare grazie e buona settimana.
RispondiEliminagrazie!!
EliminaCiao Andrea,
RispondiEliminaun altro posto che mi emoziona molto. Grazie per le informazioni.
Un abbraccio
Maggie Dallospedale Fashion diary - Fashion blog
grazie!!
EliminaChe bel posto!!! Buona settimana
RispondiEliminahttp://tarragonain.blogspot.com.es
grazie anche a te!
Eliminache posto incredibile, non ne avevo mai sentito parlare ma lo trovo davvero singolare!
RispondiEliminahttp://www.audreyinwonderland.it/
è davvero poco conosciuto :))
EliminaChe posto magico!
RispondiEliminaBuona settimana e buon lavoro!
RispondiEliminagrazie anche a te!!
Eliminache posto incabtevole
RispondiEliminaMrs NoOne
si davvero!!
Eliminache ambienti fantastici, meritano davvero una visita!
RispondiEliminasi davvero :)
Elimina:))
RispondiEliminafantastica location Andre
RispondiEliminabuon mercoledì
<<< tr3ndygirl fashion blog >>>
un bacione
grazie!!
EliminaDevo programmare una gita in questi luoghi... che meraviglia!!!!!
RispondiEliminaMai nemmeno sentito nominare! Grazie per avermelo fatto conoscere :)
RispondiEliminaBuon fine settimana
ehhe nemmeno io lo conoscevo fino a poco tempo fa :(
EliminaChe bel posto! :)
RispondiEliminaThe Lunch Girls
This is so cool! Hope you have a great weekend.
RispondiEliminaStyle For Mankind
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On point! This is so nice!
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RispondiEliminaSulle cose da vedere non può mancare la grotta azzurra nei pressi del castello di zumelle
RispondiEliminaCiao :) Grazie per l'articolo dal quale ho preso ispirazione! Se non ti dispiace lascio nel commento il link alla traccia "fatmap" di un percorso, che include il Bus del Buson, ma include altri punti salienti della zona :)
RispondiEliminahttps://fatmap.com/routeid/2766397/forre-della-val-de-l'art?fmid=cp
Bellissima escursione
RispondiElimina