Con i suoi 3343 metri di altezza, la
Marmolada costituisce il punto più alto di tutte le Dolomiti. Anche
i suoi ghiacciai, sebbene assai ridotti in questi ultimi decenni,
formano l'area glaciale più ampia della zona.
Un ambiente enorme e maestoso, ma a sua
volta fragile e delicato , che ospita “La Bellunese”, la pista da
sci di discesa più lunga delle Dolomiti, oltre a centinaia di
sentieri trekking e una vastissima scelta di attività sportive
estive e invernali. In soli dodici minuti si può raggiungere la vetta grazie all'avveniristica funivia che copre un dislivello di circa 1800 metri e che permette di entrare in un mondo di ghiacci da pochi anni nella lista del Patrimonio dell'Umanità UNESCO.
Ho avuto il piacere di intervistare
Mario Vascellari, presidente della società Marmolada S.r.l., e di
scambiare insieme quattro chiacchiere in merito alla storia della
funivia della Marmolada, alle sue particolarità e alle prospettive
future per un turismo sostenibile.
Ecco qui sotto la mia intervista:
vista sulle Dolomiti dall'arrivo della stazione della funivia della Marmolada |
un volo lungo 12 minuti |
- La funivia della Marmolada ha una lunga storia. Potrebbe farci un breve riassunto?
Marmolada è una società per azioni
fondata nel 1965 con lo scopo di realizzare gli impianti di risalita
che portano alla cima della Marmolada.
Sul versante bellunese della Marmolada
un moderno impianto funiviario consente di salire in soli 12 minuti
da Malga Ciapela (1450 m) alla stazione di Punta Rocca (3265 m),
situata proprio di fronte a Punta Penìa, vetta più alta delle
Dolomiti (3342 m), passando per le stazioni intermedie di Coston
d’Antermoja (2350 m) e Serauta (2950 m).
1963-1965: progettazione
degli arditi ed avveniristici impianti che prevedevano una portata di
400 persone all’ora;
1965-1969:
costruzione dell‘impianto fino a Serauta, pionieristico per quei
tempi;
1970:
completamento dei lavori del terzo tronco di funivia verso Punta
Rocca;1971-1974:
costruzione delle sciovie e delle seggiovie;
2000:
entrata nel carosello Dolomiti Superski con conseguente collegamento
al Sella Ronda;
2004-2005:
potenziamento dei 3 tronchi funiviari Malga Ciapèla – Punta Rocca,
con una nuova capacità di trasporto di ca. 1.000 persone all’ora;
2010:
realizzazione della nuova terrazza panoramica a Punta Rocca –
3265m, la più alta delle Dolomiti;
2011: ristrutturazione
del ristorante self-service “Serauta” all’omonima stazione;
2014: rifacimento
del “Bar Funivia” in località Malga Ciapèla, alla partenza
degli impianti;
2015:
apertura del nuovo museo Marmolada Grande Guerra 3000 m presso la
stazione di Serauta. Ampliato e completamente rinnovato, sostituisce
il precedente museo e diventa il museo più alto d’Europa
2016-2017: realizzazione degli
ascensori a Punta Rocca
- Quante persone lavorano attualmente in azienda?
30 persone
- Cosa significa fare manutenzione ad un impianto di tali dimensioni?
Le manutenzioni regolate da precise
normative ministeriali e protocolli interni prevedono un impegno
costante continuo e gravoso in particolare per l’ubicazione e le
severe condizioni ambientali.
- Che impatto ha avuto il riconoscimento UNESCO del 2009 sulla Marmolada?
E’ ancora prematuro parlarne anche
perché il riconoscimento passa attraverso una consapevolezza
culturale e ambientale che a livello di sensazione inizia ad esserci,
ma che necessita si sicuramente di tempo per poter dare una
valutazione concreta dell’impatto sulla Marmolada.
- Si è parlato molto della costruzione di un nuovo impianto sulla Marmolada. In che modo la costruzione di nuovi impianti e la presenza del patrimonio UNESCO possono convivere insieme?
- Che tipo di turismo vive la montagna oggi e a cosa si dovrebbe puntare nei prossimi anni?
Il turismo montano oggi come oggi è
dato da appassionati sportivi (sciatori arrampicatori escursionisti)
e da gente comune che vuole vedere questa montagna e godere del suo
panorama.
Nel futuro saper conciliare turismo
cultura e sport e farlo rimanendo rispettosi della natura, garantendo
al turista tranquillità e riposo senza estremizzare tutto, potrà
essere la formula del mantenere vivo l’interesse per questo
territorio.
- Meglio estate o inverno?
Tutte e due le stagioni hanno la loro
caratteristica, l’inverno perché il pubblico internazionale visita
la Marmolada per i suoi 12 km di pista (la Bellunese) e non vuole
rinunciare a quella parte così suggestiva del Sella Ronda.
L’estate perché la Marmolada offre
un paesaggio straordinario, è di grande attrazione sia la parte
sportiva che escursionista, ma quello che caratterizza il periodo
estivo è il binomio montagna e cultura, perché con il Museo
Marmolada Grande Guerra 3000 m. la Marmolada permette a tutti quelli
che la visitano di immergersi nella memoria della triste Grande
Guerra, e di poter avere momenti culturali sia in cima alla montagna
che nel territorio che la circonda. Ed inoltre molto importante sia
d’estate che d’inverno salire in Marmolada significa non avere
barriere architettoniche che limitano l’accesso ai diversamente
abili.
ALTRE COSE DA FARE SULLA MARMOLADA:
Molto interessante. Paesaggi davvero da mozzare il fiato :)
RispondiEliminaThe Lunch Girls
eh davvero!
Eliminainteressante! uno dei posti più belli delle dolomiti
RispondiEliminasi davvero!
Eliminadavvero una bellissima intervista Andre, complimenti
RispondiEliminanuovo post review sul mio blog <<< MyBeautyBox – Shine beautiful like a diamond >>>
buon giovedì, un bacione
grazie!!
EliminaCiao, Andrea!
RispondiEliminaBellissime foto, dipinti sembrano!
intervista Molto bene, complimenti!
Abbracci, Felice 2017!
graziee!!
EliminaBello!
RispondiEliminaAndrea are you doing well?
Not problem with las terremotos there?
i'm fine thanks :) thankfully i live far
EliminaGood :)
EliminaBut you walk by anywere :) :)
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