Il territorio
dell'Altopiano di Asiago, nello straordinario scenario montano e
pedemontano, è ancor oggi fortemente caratterizzato dalle
testimonianze del patrimonio storico di uno degli episodi più
tragicamente importanti della nostra storia: la Grande Guerra.
Vi avevo già parlato di
alcune escursioni sul tema Grande Guerra ad Asiago, più
precisamente sul monte Cengio e monte Corno. Questa volta,
trovandomi per una breve vacanza a Gallio, ho avuto modo di visitare
con calma l'altopiano di Asiago, facendo un mix tra escursioni,
storia e benessere (che non guasta mai).
In particolare le mie due
escursioni copriranno la zona del monte Zebio e monte Zovetto, due
ambienti completamente diversi tra loro, ma dalla storia e dai
panorami unici.
vista sull'Altopiano dal monte Zovetto |
MONTE ZEBIO
La mia giornata inizia
dalla prima colazione dell'hotel Gaarten di Gallio, di sicuro uno dei
modi migliori per iniziare una giornata dedicata alle attività
sportive: vasta scelta di croissant, marmellate, pane caldo, succhi
e yogurt, tutto perfetto per fare il pieno di energia e camminare poi
sui monti. Monti che si possono ammirare direttamente dalla camera
dell'hotel e pensare già all'itinerario che ti aspetta.
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colazione al Gaarten Hotel di Gallio |
vista dalla camera del Gaarten Hotel |
Saziato per bene, inizio la mia escursione al monte Zebio. Con la macchina seguo le indicazioni con i cartelli marroni Monte Zebio, costeggio l'aeroporto e seguo in salita la Val Giardini. Ad un certo punto la strada diventa sterrata e continua stretta e in salita per venti minuti, fino alla croce di Sant'Antonio. Qui lascio la macchina e preparo lo zaino. Da subito ci sono le indicazioni per il monte Zebio, la segnaletica è sempre ottima e ben presente. Circa mezz'ora in salita nel bosco e si spunta ad un primo bivio: a sinistra il cimitero della brigata Sassari, a destra, invece, monte Zebio con l'ecomuseo. Decido di andare a destra e, dopo pochi minuti in salita, incontro le prime testimonianze della Grande Guerra: il cratere della mina di Scalambron.
Qui l'8 giugno scoppiò, forse a causa di un fulmine, una mina italiana che seppellì in un solo istante il presidio della brigata Catania.
in ricordo alla mina di Scalambron |
mina di Scalambron |
Non sta a me a raccontare quello
che successe qui e quante persone morirono nel nome della Patria,
penso che le immagini di questo post parlino da sole. Tutto l'itinerario è
comunque ben segnalato, con diversi cartelli che illustrano e
raccontano quello che successe sull'Altopiano dei Sette Comuni
durante la Grande Guerra.
Dalla mina dello
Scalambron seguo la segnaletica CAI e inizio a salire di quota.
Bellissimo il panorama sulla conca di Asiago. Un panorama così vasto
che mi ha permesso di ammirare il volo di un'aquila e di ascoltare
l'allarme delle marmotte per l'imminente pericolo!
il volo dell'aquila |
Quando si arriva a
vedere dall'alto malga Zebio con il piccolo laghetto, è il momento di
scendere e di raggiungere la malga. Se si continua
diritto, si farebbe a il giro ad anello in senso contrario, e ci vorrà un
bel po' prima di arrivare al museo all'aperto.
da qui si scende verso malga Zebio |
Arrivato alla malga Zebio
leggo con calma i cartelli con i racconti dei combattimenti che
avvennero in questo monte. Tra la primavera del 1916 e autunno 1918 il
Monte Zebio divenne un caposaldo della linea di resistenza austriaca.
Dopo l'arretramento del fronte italiano in seguito alla
Srafexpedition, vennero costruiti un gran numero di trincee,
camminamenti, gallerie , postazioni, ora tutte visitabili e
recuperate. Una montagna che parla ancora , dove è possibile vivere
la storia del nostro passato.
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l'ecomuseo della grande guerra del monte Zebio |
trincee e camminamenti della Grande Guerra |
Ritorno a malga Zebio e
continuo il mio giro circolare seguendo la strada sterrata, che
sale nel bosco, con il sentiero 832, portandomi prima alla
località Albi di Pastorile e poi di nuovo alla mina di Scalambron.
di nuovo in marcia nei boschi dell'Altopiano |
Dopo le foto di rito, ritorno al primo bivio e faccio una piccola deviazione (5 minuti) al cimitero della brigata Sassari, terra donata dal comune di Asiago alla Sardegna. Pure qui ci sono delle trincee e anche un piccolo bivacco, il bivacco Stalder, dove faccio una sosta per il pranzo a sacco.
silenzi nel cimitero della Brigata Sassari |
Ritorno alla croce di
Sant'Antonio per lo stesso sentiero dell'andata.
Scheda tecnica:
Croce di Sant'Antonio - Mina di Scalambron: 1 ora
Mina di Scalambron - Monte Zebio: 20 minuti
Monte Zebio - Albi di Pastorile - mina di Scalambron: 1H20
mina di Scalambron - cimitero brigata Sassari: 15 minuti
cimitero brigata Sassari - croce di Sant'Antonio: 40 minuti
Scheda tecnica:
Croce di Sant'Antonio - Mina di Scalambron: 1 ora
Mina di Scalambron - Monte Zebio: 20 minuti
Monte Zebio - Albi di Pastorile - mina di Scalambron: 1H20
mina di Scalambron - cimitero brigata Sassari: 15 minuti
cimitero brigata Sassari - croce di Sant'Antonio: 40 minuti
MONTE ZOVETTO
L'escursione al monte
Zovetto si può effettuare tranquillamente in poche ore. Dall'abitato
di Cesuna si seguono le indicazioni per i cimiteri militari di Val
Magnaboschi e si parcheggia la macchina nei pressi della cappella
di Sant'Antonio.
I due cimiteri sono
situati all'inizio della camminata. Uno di questi è inglese, gestito
ancora oggi dal Commonwealth War Graves Commission, l'altro italo
austriaco, chiamato degli abeti mozzi perchè al posto delle lapidi
vennero utilizzati dei tronchi di abete. La colonna romana vicina sta
a significare il punto di massima avanzata austriaca.
natura pura |
cimitero italo austriaco di Val Magnaboschi |
Passati i due cimiteri si
continua nel bosco fino a raggiungere la strada asfaltata.
Continuo lungo la strada asfaltata in salita superando un tornante e
raggiungendo poi l'ingresso alle trincee inglesi. Ebbene si, questa zona
a sud dell'Altopiano di Asiago era occupata dalle truppe inglesi
arrivate in difesa degli alleati, in particolare durante
l'offensiva austriaca del giugno 1918.
trincee inglesi |
Le trincee sono state
ristrutturate e si può anche camminare all'interno dei camminamenti
e vedere le postazioni per mitragliatrici blindate.
Camminando lungo le
trincee si possono osservare delle scritte dai soldati ancora
presenti che dicono “Oggi qui, domani chissà”.
scritte ancora presenti dei soldati inglesi |
![]() |
trincee inglesi sul monte Zovetto |
Poco più in alto
raggiungo il rifugio Kubelek, meta della nostra escursione e punto
panoramico su tutto l'altopiano. Davvero bellissimo. Un cippo ricorda
la brigata Liguria che resistette agli attacchi durante la
Strafexpedition, la spedizione punitiva austriaca, nel 1916.
cima del monte Zovetto |
rifugio Kubelek |
Ritorno di nuovo alle
trincee per ammirare meglio il panorama sull'Altopiano e seguo il sentiero che si
inoltra nel bosco e che mi conduce di nuovo alla strada asfaltata.
Di qui prendo il sentiero dell'andata passando per i due cimiteri e
finendo così l'escursione.
Scheda tecnica:
parcheggio cappella di Sant'Antonio - monte Zovetto: 1H10 con soste alle trincee incluse
Scheda tecnica:
parcheggio cappella di Sant'Antonio - monte Zovetto: 1H10 con soste alle trincee incluse
il paradiso verde dell'Altopiano di Asiago |
Dopo questa bella e lunga
camminata ci vuole di sicuro un bel meritato riposo. E dove se non in un centro
benessere?
HOTEL GAARTEN GALLIO
Qui sull'Altopiano purtroppo non ce ne sono molti; ho la fortuna, però, di alloggiare in un hotel che rappresenta il meglio dell'offerta wellness ad Asiago e dintorni. Via scarponi e abbigliamento da trekking e in un battibaleno sono sulla piscina con idromassaggio. L'offerta benessere dell'hotel Gaarten si completa inoltre con vapori e calori della sauna e del bagno turco, un percorso Kneipp (ottimo dopo una camminata), cascata di ghiaccio e ampie sale massaggi, dove luci e colori sono di aiuto per favorire un profondo relax.
HOTEL GAARTEN GALLIO
Qui sull'Altopiano purtroppo non ce ne sono molti; ho la fortuna, però, di alloggiare in un hotel che rappresenta il meglio dell'offerta wellness ad Asiago e dintorni. Via scarponi e abbigliamento da trekking e in un battibaleno sono sulla piscina con idromassaggio. L'offerta benessere dell'hotel Gaarten si completa inoltre con vapori e calori della sauna e del bagno turco, un percorso Kneipp (ottimo dopo una camminata), cascata di ghiaccio e ampie sale massaggi, dove luci e colori sono di aiuto per favorire un profondo relax.
di ritorno al Gaarten Hotel di Gallio |
riposo in piscina |
Dal piacere del corpo a
quello del palato il passaggio è veloce. La mezza pensione, ma
volendo anche la pensione completa, è servita presso l'elegante
ristorante Ai Mulini, un posto speciale, con una splendida vista
sulla Valle dei Mulini. Sono rimasto sorpreso positivamente sia dai
piatti della cucina veneta e locale, sia dalla generosità delle
porzioni, cosa purtroppo non scontata negli hotels.
![]() |
piatti della tradizione locale e veneta |
ristorante elegante con vista sulla Valle dei Mulini |
tipicità alpina anche in camera |
Un ambiente curato ed
elegante con un forte richiamo allo stile alpino grazie all'uso del
legno e alle finestre con apertura sull'Altopiano dei Sette Comuni: l'indirizzo perfetto per un soggiorno sui monti di Asiago.
ALTRE COSE DA FARE SULL'ALTOPIANO DI ASIAGO:
bellissime le foto e grazie per la dritta dell'albergo è proprio il mio genere me lo segno!
RispondiEliminabuon week end
Alice
grazie!!!
Elimina
RispondiEliminaSplendide immagini, luoghi incantevoli, tutto perfetto!
Buona settimana!
Baci
grazie anche a te!!
Eliminabellissimo reportage! grazie per le bellissime foto
RispondiElimina:))
EliminaUn bellissimo post. Grazie Andrea, è sempre un piacere leggerti, a presto :)
RispondiEliminagrazie!!
Eliminabellissima escursione!
RispondiEliminaUn post molto bello ed interessante, grazie per la condivisione :)
RispondiEliminagrazie!
EliminaComplimenti per le foto e le descrizioni, mi hai fatta ritornare sull'Altopiano che amo da morire. Grazie!!
RispondiEliminagrazie 1000!
EliminaFatto il percorso Monte Zebio. Precise ed utili le tue indicazioni. Aggiungo che alla Malga Zebio vendono dell'ottimo Asiago! Il Cimitero della Brigata Sassari é ancora in completamento con lavori sia alle postazioni Comando che al secondo cimitero posto poco più a valle. Da qui l'originale strada militare prosegue scendendo, non l'ho percorsa perché non ero sicuro, ma credo che si ricongiunga con la strada bianca che porta alla Croce di S.Antonio, solo più a valle della Croce stessa (dove avevo l'auto). Giro super per paesaggi e didattica storica. Grazie!
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