Scoprire
un tratto di Adriatico ancora incontaminato immerso tra valli da
pesca, casoni e laguna. E' stato questo il tema della mia giornata
nell'oasi di Valle Vecchia sulla spiaggia della Brussa, nei pressi di Caorle. Un'oasi che
ho avuto il piacere di scoprire con una camminata di 14 km durante
una tranquilla giornata settimanale di febbraio. Per
prima cosa va detto che, citando la località della Brussa, ci si
riferisce ad un'area molto ampia, estesa per oltre dieci km di
lunghezza e appartenente al comune di Caorle; a ben vedere, si tratta
di una manciata di case sparse negli ampi spazi di una natura
indomita, alcune delle quali non risultano abitate.
oasi Valle Vecchia |
Si
intuisce subito, dunque, che avvicinandosi ai margini dei due piccoli
agglomerati urbani – Castello di Brussa e Marina di Brussa -si è
colti da un'atmosfera surreale di puro silenzio, mesta ma in un certo
qual modo densa di aspettative: essa prepara il visitatore della
vicina costa, con l'oasi della Valle Vecchia. Durante
l'escursione di oggi sono in compagnia degli amici dell'agriturismo Ca' Marcello di Mira – Venezia, sono loro che mi hanno proposto
questo giro e io ho accettato con piacere l'invito. Anzi, se cercate
una sistemazione economica nei dintorni di Venezia, questo
agriturismo fa di sicuro il caso vostro.
Iniziamo la nostra escursione dall'ultimo parcheggio disponibile, quello grande poco prima della spiaggia. Oggi, essendo febbraio, è gratuito, mentre in altri periodi dell'anno è a pagamento.
Iniziamo la nostra escursione dall'ultimo parcheggio disponibile, quello grande poco prima della spiaggia. Oggi, essendo febbraio, è gratuito, mentre in altri periodi dell'anno è a pagamento.
Cosa
importantissima! Fate una foto alla mappa presente in parcheggio con
tutti i sentieri presenti sull'oasi, così, una volta in giro, vi
saprete orientare. Purtroppo è l'unica mappa presente e i pochi
cartelli che ci sono sull'oasi indicano solo Valle Vecchia.
parcheggio |
mappa |
sentiero verso la spiaggia |
SI PARTE DAL PARCHEGGIO
Dal parcheggio seguiamo il piccolo sentiero che conduce al mare. Da qui, prima di iniziare il giro “ufficiale”, andiamo a sinistra e camminiamo sulla spiaggia arrivando fino alla fine dove troviamo tre bellissimi casoni!
Dal parcheggio seguiamo il piccolo sentiero che conduce al mare. Da qui, prima di iniziare il giro “ufficiale”, andiamo a sinistra e camminiamo sulla spiaggia arrivando fino alla fine dove troviamo tre bellissimi casoni!
reti da pesca |
CASONI
Questi casoni costituiscono un perfetto
esempio di integrazione fra essere umano e paesaggio: utilizzati in
origine come dimore fisse dalla popolazione locale, oggi sono
frequentati da cacciatori e pescatori. Semplici all'esterno, appaiono
simili a capanne, ma con una funzionalità estremamente elevata: se
ci si sofferma a studiare il dettaglio, ci si accorgerà che niente è
lasciato al caso; persino l'assenza di caminetti ha una sua
motivazione, poichè le casette erano riscaldate da un unico focolare
centrale scoperto e il fumo in uscita filtrava attraverso le canne
palustri che formavano il tetto e le pareti. Questo metodo
ingegnoso permetteva ai pescatori di asciugare in fretta le dimore
bagnate in caso di temporali.
Vedi anche: Sentiero dei Casoni Caorle
casoni |
Dai
casoni si apre una vista bellissima sulla laguna di Caorle e
sull'Adriatico. Nelle belle giornate di sole si possono vedere anche
le Alpi con il Piancavallo, il Cansiglio e il Col Visentin in primo
piano!
vista sulla laguna |
IMMERSI NELLA PINETA
Fatte le foto di rito ritorniamo al punto iniziale sempre per la spiaggia e continuiamo sull'arenile fino ad incontrare sulla destra un altro ingresso al mare. Usciamo dalla spiaggia e andiamo subito a destra seguendo la stradina sterrata che fa il giro di tutta l'oasi. Da qui è importante guardare la mappa dei sentieri perchè ci si rende conto di dove ci si trova.
Fatte le foto di rito ritorniamo al punto iniziale sempre per la spiaggia e continuiamo sull'arenile fino ad incontrare sulla destra un altro ingresso al mare. Usciamo dalla spiaggia e andiamo subito a destra seguendo la stradina sterrata che fa il giro di tutta l'oasi. Da qui è importante guardare la mappa dei sentieri perchè ci si rende conto di dove ci si trova.
spiaggia della Brussa |
tra la pineta |
segnaletica tutta uguale |
VALLI DA PESCA E LAGUNA
Nella parte più a ovest della valle si trovano valli da pesca, lagune e canneti salmastri di rara bellezza.
Nell'oasi di Valle Vecchia è presente una forte biodiversità grazie allo sviluppo di numerose specie faunistiche e botaniche, sia importate che giunte qui spontaneamente. In questo connubio tra terra e mare, le specie acquatiche sono altrettanto varie e di facile avvistamento; così, appostandosi sempre in rispettoso silenzio, abbiamo osservato cigni, germani reali, garzette, gabbiani, oche e tantissimi altri animali!
Nella parte più a ovest della valle si trovano valli da pesca, lagune e canneti salmastri di rara bellezza.
Nell'oasi di Valle Vecchia è presente una forte biodiversità grazie allo sviluppo di numerose specie faunistiche e botaniche, sia importate che giunte qui spontaneamente. In questo connubio tra terra e mare, le specie acquatiche sono altrettanto varie e di facile avvistamento; così, appostandosi sempre in rispettoso silenzio, abbiamo osservato cigni, germani reali, garzette, gabbiani, oche e tantissimi altri animali!
tra zone umide e laguna |
Non è certo da meno
la flora offerta da questo lembo di terra poco conosciuto eppure così
naturalisticamente ricco del Veneto: di particolare interesse sono le
orchidee palustri che qui crescono rigogliose e le piante erbacee come
l'equiseto, alle quali si accostano alberi imponenti come il pioppo,
la quercia, il leccio, il salice; un insieme di vegetazione folta e
splendente che genera un habitat adatto per ricci, faine, volpi,
scoiattoli e tassi!
credits agritur Ca' Marcello |
credits agritur Ca' Marcello |
Nella
parte finale dell'oasi si possono ammirare in lontananza tantissimi
altri casoni della laguna di Caorle e del Porto Falconera, una vista
davvero bellissima che spazia fino alla chiesetta della Madonna
dell'Angelo di Caorle.
ritorno su sentiero sterrato |
RITORNO AL PARCHEGGIO
Fatte le foto di rito, ritorniamo al parcheggio seguendo per un tratto l'argine del canale Canadare e poi sul sentiero principale che finisce sulla strada asfaltata. Da qui giriamo a destra e raggiungiamo poco più avanti il parcheggio dove abbiamo lasciato la macchina questa mattina.
Calcolate circa 4 ore per tutto il giro.
Fatte le foto di rito, ritorniamo al parcheggio seguendo per un tratto l'argine del canale Canadare e poi sul sentiero principale che finisce sulla strada asfaltata. Da qui giriamo a destra e raggiungiamo poco più avanti il parcheggio dove abbiamo lasciato la macchina questa mattina.
Calcolate circa 4 ore per tutto il giro.
Caro Andrea, come sempre le tue belle foto, ci fanno vedere cose da vero bellissime.
RispondiEliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
grazie!!
EliminaRimango sempre affascinata dalla nostra bella Italia!
RispondiEliminadavvero!
EliminaUn'altra bella avventura, belle foto, storia perfetta!
RispondiEliminaUn abbraccio
Ciao,
RispondiEliminaho fatto ieri questo percorso, e ti segnalo che per andare verso i casoni l'unico modo è andare attraverso la spiaggia. Non c'è più un percorso nella linea tratteggiata che hai seguito, ma al primo accesso bisogna scendere per forza. Come noi lo stava facendo un'altra coppia e anche loro si stavano perdendo.
Ciao!
si si nel testo c'è scritto che si cammina sulla spiaggia per raggiungere i casoni.
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