Una
delle escursioni più belle da fare in zona Arabba Fodom è quella
che conduce alla cima
del Col di Lana,
montagna simbolo della Grande Guerra e balcone panoramico unico sulle
Dolomiti Unesco.
Sarò
chiaro fin dall'inizio: qui non si viene per mangiare e fare soste
gourmet, questa escursione deve essere intesa come un'immersione
nella natura e come lezione di storia per imparare cosa è successo
su queste montagne.
Ci
sono vari modi per raggiungere la cima del Col di Lana.
Io vi racconto la mia esperienza, poi alla fine vi descrivo le varie
alternative.
Assieme
a Filippo Beccari, guida alpina di Arabba, abbiamo lasciato una
macchina ad Agai e con l'altra abbiamo raggiunto il Passo Valparola.
In questo modo si può effettuare un itinerario completo. A fine
escursione si dovrà, però, ritornare al passo per
recuperare l'altra macchina. In alternativa, si può raggiungere
Passo Valparola e ritornare lungo lo stesso sentiero. La terza
opzione, invece, la più famosa, è quella che raggiunge il Col di
Lana partendo dalla località di Palla.
PASSO VALPAROLA
Punto
di partenza, come dicevo, è Passo Valparola. Da qui iniziamo a
seguire il sentiero n. 23 che si avvicinerà al Col di Lana passando
sotto le imponenti
pareti rocciose dei Sett Sass.
Alle nostre spalle ci lasciamo il Lagazuoi
e camminiamo mentre ci si apre una vista sempre più ampia sulle
Dolomiti, seguendo il
sentiero storico Col di Lana.
Durante il percorso si troveranno diverse tabelle con dettagli su
questi luoghi e spiegazioni di quello che è successo su queste
montagne.
Questo
primo tratto, però, è più naturalistico e ci permette di
raggiungere, tra tantissimi fiori e stelle alpine, il bivacco Sief e,
poco più avanti, Passo Sief a 2.200 metri.
GUERRA DI MINE
Fatte
le foto di rito, seguo fedelmente la mia guida Filippo e iniziamo la
salita alla cima del Col di Lana.
Da
questo punto in poi ci immergiamo nella storia della Grande Guerra.
Qui
venne combattuta la guerra
di mine. Vi
avevo già raccontato della guerra di mine sul Monte Cimone a Tonezza
e sul Lagazuoi. Pure qui troviamo la stessa tecnica: far esplodere
con dinamite interi pezzi di montagna era ritenuto il metodo più
efficace per scalzare i nemici dalle trincee.
Dopo
i primi minuti in salita troviamo l'ingresso alla galleria di mina
austriaca, iniziata nel 29 giugno 1916 e che progredì fino a
superare il mezzo chilometro di sviluppo. Siccome l'esercito italiano
si rese conto dei lavori di costruzione della galleria, decise di
passare al contrattacco, attraverso un assalto di fanteria e due
contromine, azioni che comunque non compromisero la funzionalità del
passaggio. Il 21 ottobre 1917, alle ore 22, nelle due camere di mina
austriache furono fatti brillare i 45 kg di esplosivo che hanno
formato il cratere tuttora visibile sulla cresta del Sief.
La
ritirata italiana dopo la rotta di Caporetto rese superflua la
distruzione di tutto il dente del Sief. Si calcola che più di 8.000
persone persero la vita su questa montagna (da qui il soprannome Col
di Sangue o montagna di sangue).
Vi invito a leggere la sezione del mio blog dedicata alla GRANDE GUERRA e il post dove racconto i migliori itinerari a tema Grande Guerra.
Vi invito a leggere la sezione del mio blog dedicata alla GRANDE GUERRA e il post dove racconto i migliori itinerari a tema Grande Guerra.
COL DI LANA
La
salita ci permette di passare all'interno delle trincee e di
raggiungere la vetta del monte Sief. Da qui bisogna poi attraversare
la zona dell'esplosione scendendo per un tratto tra massi e detriti e
in salita su scalette e una breve zona attrezzata con funi metalliche
fino alla cima del Col di Lana a 2450 metri.
Qui
ad attenderci uno dei panorami più belli delle Dolomiti, dal quale è
possibile ammirare tutti i monti.
Facciamo
una sosta per visitare la chiesetta eretta dagli Alpini in ricordo
ai caduti, e ci fermiamo per il nostro pranzo a sacco che possiamo
veramente definire “pranzo con vista”!
SI SCENDE!
A
questo punto inizia il rientro.
Se avete la macchina a Valparola si ritorna per lo stesso sentiero,
se, invece, avete fatto come noi, con due macchine, si scende verso
Livinallongo.
Il
sentiero 21/A scende ripido a zig zag tra i verdi prati e raggiunge
poi l'altezza del bosco. Siccome abbiamo la macchina ad Agai,
lasciamo il sentiero 21/A che conduce a Palla e prendiamo il Teriol
Ladin che, sempre in
discesa, passa un piccolo gruppo di tabià, con una vista mozzafiato
sul Civetta, e raggiunge il paesino
di Agai, punto finale
della nostra escursione sul Col di Lana. Un'escursione davvero
completa che unisce storia, panorami e natura.
Qui
sotto vi metto le varie possibilità di ascesa:
1
Partenza dal parcheggio di Palla (mt 1676), l'escursione più
classica, si sale lungo il sentiero 21A fino alla cima, ca 770 metri
di dislivello, 3 ore
2
Partenza da Agai (mt 1723) lungo il Teriol Ladin, sentiero 21 e cima
Col di Lana
3
Partenza da Passo Valparola (2100) – Cima Col di Lana (mt. 2450), 300 metri di
dislivello 4-5 ore
4
Passo Valparola – Col di Lana – Livinallongo (l'itinerario
descritto in questo post che necessita di due auto). 300 metri
dislivello positivo, 700 metri dislivello negativo, 5 ore di cammino
Qui invece le tracce GPS con le due escursioni singole da fare da Valparola o da Palla:
Qui invece le tracce GPS con le due escursioni singole da fare da Valparola o da Palla:
Ringrazio
Filippo per il suo aiuto e per tutte le spiegazioni sulla storia, i
fiori (senza di lui non avrei notato le stelle alpine) e sulle
Dolomiti e
ritorno in centro ad Arabba per un brindisi a questa escursione!
Vi
invito inoltre a leggere il mio post dedicato alla vacanza estate ad Arabba,
per scoprire tutte le altre attività che si possono fare in questa
perla delle Dolomiti e la mia sezione dedicata al Trekking!
Per maggiori informazioni sugli itinerari, per guide alpine ed escursioni organizzate, visita il sito ufficiale di ARABBA DOLOMITES FODOM
Per maggiori informazioni sugli itinerari, per guide alpine ed escursioni organizzate, visita il sito ufficiale di ARABBA DOLOMITES FODOM
Buongiorno, vorrei fare l'escursione al Col di lana da Passo Val Parola, nei dettagli lei scrive 350 m di dislivello, ma caricando la sua traccia su Fatmap mi darebbe 900 metri di dislivello... potrebbe essere un errore?
RispondiEliminaLa ringrazio in anticipo per la risposta
350 è il dislivello tra la parte piiù bassa a quella più alta dell'escursione. 900 è il dislivello complessivo
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