Una
delle escursioni più belle da fare in Valsugana e in Trentino è
quella che conduce al rifugio Brentari con il vicino lago di Cima
d'Asta.
Era
da molti anni che volevo fare questo giro, ma poi ogni volta rinviavo
alla stagione successiva.
Questa
volta, invece, in una calda domenica di giugno, ho preso macchina,
zaino e scarponi e sono partito da Mestre alla volta di Malga
Sorgazza, il punto di partenza dell'escursione a Cima d'Asta.
Arrivare
a Malga Sorgazza è abbastanza semplice: dalla strada della
Valsugana, si devia per Pieve Tesino e, dopo una curva a gomito in
paese, si seguono le indicazioni per la malga. Al mio arrivo (ore
9H00) trovo il parcheggio già al completo! Mannaggia! Non buono come inizio! L'unica cosa
da fare è scendere di nuovo sulla strada e trovare un posto libero.
Alla
fine lo trovo poco più giù, ma devo aggiungere altri 100 metri di
dislivello all'escursione! Poco male, ho tutta la giornata per
camminare, con calma ce la si fa!
Arrivato
a Malga Sorgazza inizia la mia escursione! Seguo subito i cartelli
che indicano rifugio Brentari e Cima d'Asta sentiero 327 e inizio a camminare
nel bosco in leggera pendenza lungo una strada forestale
SI PARTE DA MALGA SORGAZZA
Arrivato
all'altezza della teleferica la storia cambia. Si prende un sentiero
che si intrufola nel bosco e si fa più ripido. Ad un certo punto mi
lascio alle spalle il bosco e mi si apre davanti un panorama
spettacolare su Cima d'Asta e sul suo paradiso di granito e di acque!
In estate è bene avere un cappello e una buona scorta
d'acqua perchè si starà sempre sotto il sole.
SENTIERO PER ESPERTI
Il sentiero inizia a salire con stretti tornantini prendendo sempre più di quota. Si passa spesso vicino a qualche torrente e poi si arriva al bivio più importante: a sinistra il 327B sentiero per esperti, che salirà sul lastrone di granito, a destra, il 327, Trodo dei Aseni, più semplice ma un po' più lungo. Io decido di fare all'andata quello per gli “esperti” e al ritorno quello più semplice, in modo da vedere panorami diversi.
Il sentiero inizia a salire con stretti tornantini prendendo sempre più di quota. Si passa spesso vicino a qualche torrente e poi si arriva al bivio più importante: a sinistra il 327B sentiero per esperti, che salirà sul lastrone di granito, a destra, il 327, Trodo dei Aseni, più semplice ma un po' più lungo. Io decido di fare all'andata quello per gli “esperti” e al ritorno quello più semplice, in modo da vedere panorami diversi.
Supero
subito una serie di cascatelle ed eccomi ai piedi di questo lastrone
di granito, ripidissimo, dove bisogna superare scalini di roccia
molto alti ( da fare passi da gigante), ma comunque sempre stabili e niente
di scivoloso. Alla fine non è difficile: ho visto famiglie con
bambini farlo, basta fare attenzione al passo e scegliere il
punto giusto dove mettere il piede. Di sicuro la foto qui sotto
peggiora la situazione.
LAGO CIMA D'ASTA
Ecco
che finita questa ripida salita, mi rimane ancora qualche minuto di
cammino ed arrivo al lago di Cima d'Asta!! Ma che meraviglia! Per
fortuna c'è ancora il sole perchè nuvole minacciose si stanno
avvicinando all'orizzonte! Scendo sulle rive del lago, consumo il mio
pranzo a sacco, faccio le foto di rito e risalgo al rifugio Brentari
dove in questo periodo si mangia rigorosamente all'aperto causa
protocolli Covid19.
Vi invito a leggere anche il mio post dedicato ai laghi più belli del Trentino :)
Vi invito a leggere anche il mio post dedicato ai laghi più belli del Trentino :)
A
questo punto tutta la zona viene coperta da una fitta nebbia con
tuoni che non fanno presagire nulla di buono. La mia intenzione era
quella di salire a Cima d'Asta ma, visto il tempo, decido di
rinunciare. Sarà per una prossima volta. Peccato.
DISCESA PER IL TRODO DEI ASENI
Per
il ritorno seguo per un brevissimo tratto il sentiero dell'andata e poi
prendo il Trodo dei Aseni, il sentiero che vi avevo raccontato
prima, un tracciato che fa il giro del versante della montagna, un
po' più dolce rispetto a quello dell'andata, con il quale si
congiunge poco più avanti. Dall'incrocio dei due sentieri
l'escursione segue lo stesso tracciato dell'andata.
Arrivo
a malga Sorgazza e scendo ancora per la strada fino ad arrivare alla
macchina! Finisce così questa bella escursione al rifugio Brentari e
al lago di Cima d'Asta! Alla fine ho impiegato meno tempo del
previsto, voi calcolate le tempistiche CAI, 3 ore in andata per 1000
metri di dislivello!
Andrea what lovely places allways you visit, really enjoy, really with all my heart still I hope go some day to Italy!! hugs
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