Le limonaie presenti sul lago di Garda sono una bellissima testimonianza di un glorioso passato.
Oltre alla più famosa, la Limonaia del Castèl a Limone sul Garda, ancora oggi se ne possono trovare molte lungo la sponda lombarda, tutti luoghi carichi di storia che vi consiglio assolutamente da scoprire.
Sul Garda i limoni furono portati dalla Riviera Ligure nel corso del sec. XIII per iniziativa dei frati del convento di San Francesco di Gargnano; da lì si diffusero negli altri centri dell'Alto Lago.
Nel '500 Bongianni Grattarolo annotava che i giardini gardesani “di amenità non cedono a quei che scrissero i poeti di Atlante, di Alcinoo e dell'Hesperidi, copiosi in ogni stagione dell'anno di tutti quei pomi ch'hanno la scorza d'oro”.
STORIA
Nel Settecento la famiglia Bettoni, di Bogliaco, diede all'agrumicoltura i caratteri di una vera e propria industria; si costruirono vaste limonaie che fecero della riviera di Salò, a quasi 46° di latitudine, la zona di coltivazione di limoni più settentrionale al mondo.
Nel settembre 1786 anche J.W. Goethe restò colpito alla visita delle limonaie: “Passammo davanti a Limone, con i suoi giardini e terrazze su per il pendio dei monti; uno spettacolo di ricchezza e di grazie”.
I limoni erano esportati prevalentemente in Germania, Polonia e Russia; il loro commercio si intensificò dopo il 1840, quando si costituì a Gargnano la “Società Lago di Garda”, che riunì centinaia di piccoli produttori e mise sul mercato ogni anno 5-6 milioni di frutti.
Disastrosa per le piante fu la gommosi, la malattia che, a partire dal 1855, si diffuse nei giardini del lago; alla riduzione della produzione si aggiunsero, nella seconda metà dell'Ottocento, la concorrenza dei limoni di Sicilia e Calabria e il crollo della domanda in cosneguenza della scoperta dell'acido citrico sintetico.
Sul Garda i limoni vissero una lenta agonia; i pilastri e le muraglie delle limonaie abbandonate, autentico patrimonio storico e architettonico, restano a documentare secoli di lavoro e di benessere.
STRUTTURA
L'acqua di un ruscello, una valletta riparata, il declivio di un poggio, la vicinanza al lago erano prerogative importanti nella costruzione di una limonaia, spesso strutturata su più ripiani collegati da scale in pietra.
Una massiccia muraglia la chiudeva da tre parti, garantednone l'esposizione verso est-sud est; in posizione centrale si trovava il casello (casèl), il magazzino per il deposito dei materiali di copertura.
Il tetto, spiovente all'indietro, s'appoggiava sui pilastri ed era costituito da sparadossi e cantéri, travi di castagno tra loro perpendicolari.
In vista dei primi freddi, a novembre si cominicava a coprire la limonaia: assi per il tetto, assi di mezzo, vetrate e portiere per il fronte solare.
Qui si procedeva sfruttando come orditura tre travi in larice tra loro parallele, inserite nei pilastri.
Per tappare ogni fessura si utilizzava dell'erba secca.
Il proverbio imponeva “A Santa Caterina, stupina stupina”, a significare che il giorno di Santa Caterina, il 25 niovembre, la serra doveva essere scrupolosamente chiusa.
Il limone, pianta o frutto, soffre quando ci si avvicina a 0°C.
Se la temperatura si abbassava tanto da mettere in pericolo i limoni, si cominciava a fogar, cioè accendere dei fuochi lungo i terrazzi, con frasche, rami e pezzi di legno.
Poi, a marzo, con i primi tepori, si scopriva di nuovo tutto.
Dove visitare una limonaia?
Che domande, a Limone sul Garda, ovviamente!
Delle pochissime rimaste sul lago di Garda, a Limone si può visiatre la Limonaia del Castel in centro paese.
Rivolti verso il sole per catturarne i raggi, spiccano ancora oggi, lungo la riva del lago i bianchi pilastri ed i muri di questa antica limonaia, unica nel suo genere e testimonianza di un glorioso passato.
L'amministrazione comunale di Limone, con lo scopo di valorizzare questo patrimonio, acquistò, nel 1995, la “Limonaia del Castèl”, ristrutturandola e rimettendola in uso, con la piantumazione di oltre un centinaio di agrumi, il ripristino dei terrazzamenti e dell'impianto irriguo, la sistemazione dei depositi degli attrezzi, divenuti anche percorso didattico.
Infatti, la Limonaia del Castel è ora un museo che si può visitare attraverso sale espositive e splendide terrazze che regalano una vista dall'alto superba su Limone e su tutto il lago di Garda.
Grazie a numerosi cartelli esplicativi viene raccontata la storia delle limonaie sul lago di Garda, come venivano coltivati i limoni e le loro caratteristiche.
Calcolate circa 1 ora per la visita.
Potete poi finire la visita alla Limonaia del Castèl con un passeggiata in centro a Limone sul Garda alla scoperta dei prodotti tipici a base di limoni :))
Per maggior info e orari di ingresso alla Limonaia del Castèl:
Limonaia del Castel Limone sul Garda
VEDI ANCHE:
Cosa vedere a Limone sul Garda
Posti sconosciuti sul lago di Garda
La sezione del blog dedicata al LAGO DI GARDA
Da buona meridionale, amo tutti gli agrumi, ma il limone ha un posto d'onore fra tutti essi! Non ho ancora visitato le limonaie a Limone sul Garda, pur essendo stata in visita al borgo!
RispondiEliminaIl tuo dettagliatissimo articolo mi ha davvero messo addosso tanta curiosità e ci tornerò!
grazie!!
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