Con la festa del due giugno inauguriamo la stagionale delle uscite estive con una bella escursione a Cortina d'Ampezzo, più precisamente al lago Ghedina.
Più che escursione la possiamo chiamare passeggiata adatta a tutti i livelli, con un lieve dislivello e una breve durata di circa tre ore. Purtroppo, a causa delle condizioni meteo che davano pioggia, non si potevano organizzare escursioni più impegnative quindi, la scelta è ricaduta sul lago Ghedina.
Arriviamo a Cortina d'Ampezzo alle undici con molta calma, questa volta non abbiamo di fronte un'escursione di sette ore e, dato che l'itinerario parte dal centro del paese, facciamo anche una breve passeggiata per il Corso Italia. Causa tempo incerto e periodo di bassa stagione la via pedonale che in agosto brulica di Vip e di Ferrari oggi è semi deserta.
Partiamo quindi dalla parrocchiale e prendiamo la via Battisti verso nord attraversando il ponte sul torrente Boite in direzione Passo Falzarego. Passiamo in lieve salita per la piccola frazione di Ronco e poco più avanti prendiamo a destra il sentiero N 413 con indicazioni del lago Ghedina.
Da qui seguiamo le indicazioni attraversando la vecchia pista da bob e lasciandoci alle spalle le ultime case, una volta delle semplici stalle ora invece diventate super chalet di lusso (mi domando quanti giorni all'anno saranno abitate).
Attraverso dei prati con una magnifica vista sulla conca ampezzana, tra cui spicca in prima linea il monte Cristallo e le Tofane, arriviamo in circa un'ora al lago Ghedina. Diciamo che le indicazioni non sono molto buone, questo penso sia dovuto al fatto che tanta gente preferisce venire fin qui in macchina attraverso la comoda strada asfaltata (lo sappiamo tutti che ai VIP non piace molto camminare...) per poi iniziare da qui la propria escursione.
Il lago dalle acque color smeraldo è situato in una posizione incantata a m 1457 sul livello del mare. Immerso nel bosco e ai piedi delle Tofane, delle quali si può scorgere solo una piccola parte, è una delle mete più popolari qui a Cortina. Un breve sentiero permette di effettuare il giro del lago fino all'omonimo ristorante che, visto il periodo di bassa stagione, è chiuso. Ci fermiamo qui per il pranzo a sacco immersi nella pace e nel silenzio più assoluto. Mi viene da chiedermi come sarà qui in Agosto, tra gruppi di vacanzieri e escursionisti della domenica e capisco subito che il bello della montagna in bassa stagione è proprio questo: un paradiso solo per poche persone!
Il lago è anche uno deo luoghi ideali per ammirare il foliage d'autunno a Cortina d'Ampezzo
Il sole ormai ci ha abbandonato da un bel po' e, sentendo i primi brividi di freddo, salutiamo il lago Ghedina e proseguiamo la nostra escursione. Il ritorno lo effettuiamo attraverso il sentiero 409 tutto nel bosco, fino al ponte de Ra Sia nei pressi del camping Olympia. Da qui, senza attraversare il torrente Boite, prendiamo sulla destra il sentiero 417 che costeggiando il Boite, offre delle splendide vedute sul monte Cristallo, Promagagnon e su tutta la conca Ampezzana.
Il tempo, sempre più nuvoloso, non promette niente di buono quindi acceleriamo un po' il passo per evitare il temporale e ci troviamo sulla strada del passo Falzarego dove abbiamo iniziato l'escursione questa mattina. Da qui scendiamo in direzione Cortina attraverso la frazione di Ronco e dopo una decina di minuti arriviamo di nuovo in corso Italia.
Alla fine nessuna goccia di pioggia ma si sa, in montagna è meglio non scherzare con il brutto tempo. Finiamo la giornata in una pasticceria del Corso Italia, una bella torta con panna e mirtilli per finire al meglio la giornata e ovviamente, essendo in Veneto, non poteva mancare anche una sosta per il rito dello spritz in un altro locale del Corso Italia.
Vedi anche: 11 escursioni trekking da fare a Cortina
Per cena invece ci fermiamo in un ristorante a Valle di Cadore , dopo San Vito di Cadore, sulla strada per Pieve di Cadore, qui scelgo un piatto tipicamente locale: pappardelle con ragù di cervo giusto per recuperare le energie perse durante l'escursione.
Anche se la passeggiata è stata breve e non impegnativa rappresenta un'ottima occasione per godere al meglio della conca ampezzana immersi in una quiete infinita e da una bellezza che ne ha valso il titolo di patrimonio dell'umanità.
SCHEDA TECNICA:
PARTENZA: Cortina d'Ampezzo, m. 1221
ARRIVO: Lago Ghedina, m.1457
DISLIVELLO: m. 257
2 Giugno 2010
SCHEDA TECNICA:
PARTENZA: Cortina d'Ampezzo, m. 1221
ARRIVO: Lago Ghedina, m.1457
DISLIVELLO: m. 257
2 Giugno 2010
Sai che non posso resistere a queste gite, quando sento odor di Dolomiti, Cortina , lusso o non lusso, è sempre una meta da non perdere, soprattutto nelle stagioni morte. Il lago è uno smeraldo incastonato, una meraviglia della natura altro che Bahamas ,Cayman etc etc....
RispondiEliminaMa povero cervo dovevi proprio mangiarlo?! ahahaah....Ma sei tu e ti perdono..Una confidenza da animalista convinta l'ho gustato anch'io!!!!
Bacio!
ahha grazie!!
EliminaLove this to bits!
RispondiEliminaStyle For Mankind
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Mio caro amico ti voglio raccontare qualcosa di speciale. In un posto che non ti so spiegare ma che ti saprei accompagnare qualora tu ci volessi andare: in un immenso bosco di una verdissima montagna c'è un piccolo laghetto nascosto poco più grande di una stagno. La sua acqua di sorgente cristallina dai riflessi verde smeraldo richiama la fantasia ad una fiaba di Charles Perrault. Una casa sul bordo del lago con un terrazzo sospeso sullo specchio d'acqua è pronta a ristorarti, il sole fa capolino fra i grandi alberi e le trote volteggiando sinuose ti fanno l'occhiolino. È un luogo ameno e fiabesco ove regna la più completa tranquillità. Non si vedono ma credo che al riparo da grandi funghi, fate e gnomi siano li a farci compagnia solleticando la tua infantile fantasia. Vale la pena di farci una capatina, è il lago Ghedina.
RispondiEliminaDino Arri
3 agosto 2018
ah ma grazie!! non conoscevo
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