L'escursione al rifugio Monte Torla con la panoramica Cima di Lobbia è una delle uscite più suggestive da fare in Lessinia.
Si tratta di una camminata di 11 km, 640 metri di dislivello che abbina panorami, pascoli, malghe, tante mucche e contrade cimbre da fare in 5 ore.
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Questa è una delle uscite che propongo più spesso ai miei gruppi.
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SI PARTE DA CAMPOFONTANA
Parcheggio l’auto a Campofontana, mt 1200, poco prima del cimitero, e mi preparo a iniziare una delle escursioni più panoramiche che si possano fare sui Monti Lessini.
Zaino in spalla, scarponcini ben allacciati, acqua a sufficienza, pranzo al sacco e parto!
Oggi le previsioni meteo danno sole tutto il giorno, ma ci sono all'orizzonte, già al mattino, delle nuvole che mi fanno pensare ad altro.
SENTIERO 205
Prendo il sentiero n. 205, che si snoda sulla sinistra del cimitero, seguendo le indicazioni per Cima di Lobbia.
Da subito mi immergo nella magia del verde dei prati che si fonde con l’azzurro del cielo, un abbinamento unico qui in Lessinia.
Il sentiero sale in modo
graduale, su un percorso ben tracciato e molto panoramico.
Ad un bivio, qui:
… tengo la destra e proseguo sulla stradina forestale. Alle mie spalle, Campofontana si allontana rapidamente e davanti a me si apre un mondo fatto di pascoli aperti, malghe, mucche e boschi radi.
Costeggio alla mia sinistra una malga, poi, più avanti attraverso un cancello che segnala il passaggio verso le aree più alte.
Poco dopo, raggiungo una curva che piega a destra, nei pressi del Monte Formica: da qui comincia il tratto più suggestivo e “impegnativo” dell’escursione: la salita verso la Cima di Lobbia.
CIMA DI LOBBIA
Il sentiero si fa più stretto e un po’ più ripido ma senza mai essere troppo impegnativo, ed è accompagnato da un panorama che si allarga passo dopo passo.
Costeggio sulla sinistra i classici muretti della Lessinia, vedo poi il sentiero che prenderò al ritorno che conduce al rifugio Monte Torla, e mi avvicino alla cima.
Purtroppo le nuvole iniziano ad abbassarsi coprendo tutte le montagne.
Una volta in cima, a mt 1672, mi fermo ad osservare quello che dovrebbe essere il panorama: da qui si dominerebbe le valli della Lessinia con la vicina Cima Trappola, la vetta più alta dei Lessini, ma anche le cime delle Piccole Dolomiti all’orizzonte.
Verso est, il profilo del Carega si staglierebbe netto contro il cielo.
Purtroppo oggi non è andata bene, spero voi siate più fortunati.
DISCESA VERSO IL MONTE TORLA
Dopo una breve sosta, scendo lungo lo stesso sentiero, ma solo per un tratto: poco più in basso, dove dicevo prima, seguo una traccia a destra (cartelli crollati per terra) che mi conduce in discesa verso una piana erbosa.

Al centro di questa conca si trova una delle numerose croci cimbre che punteggiano la Lessinia: un simbolo antico e misterioso, che testimonia la profonda spiritualità e il legame con la natura delle popolazioni che per secoli hanno vissuto in queste terre.
MALGA TORLA
Continuo a seguire la segnaletica e mi inoltro in un ambiente sempre più aperto e panoramico, fino a raggiungere i pascoli di Malga Torla.
Qui trovo una suggestiva pozza d’acqua, uno specchio naturale che riflette le nuvole e le montagne.
RIFUGIO MONTE TORLA
Mi fermo qualche minuto ad ammirare il paesaggio, poi costeggio in salita una lunga staccionata e, dopo un breve tratto in lieve salita, arrivo al Rifugio Monte Torla, mt 1336.
Il rifugio è una tipica casa in pietra della Lessinia, perfetto se volete fare per una pausa golosa.
BOSCO DI FAGGI
Oggi mi sono portato il pranzo al sacco e quindi non so dirvi come si mangi.
Dopo la sosta, inizio la discesa lungo un sentiero nel bosco di faggi, che regala ombra e frescura.
Ad un bivio, qui:
... tengo la destra in direzione Giazza (pure qui cartelli rotti), poi, più avanti, qui:
… svolto a sinistra (nessuna segnalazione, bisogna seguire la traccia) e inizio la discesa per le contrade cimbre di Campofontana.
CONTRADE CIMBRE
Dopo un tratto nel bosco, raggiungo le suggestive frazioni di Pelosi di Sotto e Pelosi di Sopra, mt 1100, piccoli nuclei abitati dove il tempo sembra essersi fermato.
Le case in pietra e i balconi fioriti raccontano una montagna vissuta e antica.
Una volta raggiunta la strada asfaltata, svolto a sinistra per un breve tratto, poi prendo un altro sentiero, qui:
... entro nel bosco e seguo le indicazioni per la frazione di Zocco.
Arrivato alla strada, l'attraverso e proseguo dritto (segnaletica per Casara) su un sentiero tra prati e boschetti, fino ad arrivare alla contrada di Casara.
Raggiunta di nuovo la strada asfaltata, vado a sinistra e, nei pressi di un vecchio fienile, trovo il sentiero sulla destra che attraversa ancora una volta il bosco, accompagnandomi dolcemente fino alla contrada di Pagani, l'ultima di questa escursione.
CAPITELLO
Non resta che seguire l’ultima indicazione per Campofontana: il sentiero si stacca sulla destra, taglia gli ultimi prati, passa accanto ad un antico capitello tra vasti panorami, e mi riporta, al parcheggio da dove ero partito al mattino.
Alle mie spalle nuvoloni neri minacciano tempesta, ma riesco a raggiungere la macchina giusto in tempo, evitando la pioggia!

Questa escursione mi regalato una giornata intensa ma non troppo impegnativa, tra natura incontaminata, panorami grandiosi e testimonianze culturali che arricchiscono ogni passo.
I Lessini sanno sorprendere, ogni volta in modo diverso, e il giro ad anello da Campofontana alla Cima di Lobbia e al Rifugio Monte Torla è uno di quei percorsi che lasciano il segno e invitano a tornare in questo territorio, per fortuna ancora autentico.
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