Una delle escursioni da fare a Malcesine, tra le più suggestive e poco conosciute, è quella che conduce al Balot Tacà Via, un grande masso sospeso tra le pareti di una profonda gola.
Nei vari siti degli uffici del turismo questa escursione viene descritta come semplice e adatta a tutti ma, per me, non è così. E' da considerare come livello medio perchè bisogna superare una scala metallica di due metri e camminare poi tra sassi e macigni ( di certo non un ambiente da facile camminata).
Inoltre, questa escursione deve essere affrontata SOLO in periodi asciutti lontano da giornate di pioggia e temporali.
Con il post di oggi vi racconterò come si svolge questa camminata di 1 km di lunghezza (solo andata) che ci porta alla scoperta di uno dei luoghi più segreti del Veneto.
Il punto di partenza per raggiungere il Balot Tacà Via è il parcheggio della frazione di Sommavilla di Brenzone (purtroppo a pagamento).
NB. Dallo stesso parcheggio parte anche l'escursione lungo il Nordic Walking Park di Brenzone.
Una volta parcheggiata la macchina prendete le scale che si trovano sulla strada di fronte. Sono un po' nascoste dai cassonetti dell'immondizia ma se guardate bene si trovano senza problemi.
Vi metto la foto qui sotto:
In questo punto si trova anche un cartello che indica la direzione da seguire per il Balot Tacà Via e la tempistica! Questa è stata una sorpresa per me :)
Di solito sul Garda Veneto ci si affida alla sorte (se leggete il mio post dedicato alle incisioni rupestri sul MonteLuppia vicino a Punta San Vigilio vi renderete conto di quanto importante sia partire bene preparati oppure avere un'applicazione outdoor sul cellulare).
Una volta superate le scale il percorso segue per un primo tratto una stretta mulattiera che costeggia la Val del Torrente, raggiungendo gli ultimi oliveti e prosegue poi come sentiero fino alla località Casette.
In corrispondenza di un attraversamento che conduce alla località Fichet, il percorso abbandona il sentiero e si inoltra all'interno della gola.
La Val Torrente costituisce una profonda e stretta forra con alte pareti di roccia calcarea scavate e levigate dall'erosione del ripido torrente proveniente dal soprastante circo glaciale della Valle degli Ossi.
Si arriva poi ad un muretto che bisogna superare con una scala metallica. Questa:
Non è niente di così difficile, la si supera in un minuto. Bisogna comunque fare attenzione.
Attraversato questo “ostacolo” la piccola traccia si fa spazio ai lati del letto del torrente. Non è moto agevole proseguire, la segnaletia è inesistente e bisogna intuire qual è il tracciato giusto per non dover superare i massi giganti.
L'ambiente è selvaggio e solitario. Ad un certo punto mi è sembrato quasi di trovarmi all'interno di una foresta pluviale dal tipo di vegetazione e umidità.
Risalendo per circa un chilometro la profonda valle, camminando tra enormi massi e macigni fatti rotolare a valle dal torrente, appare quasi all'improvviso, dopo una curva a destra, il suggestivo Balot Tacà Via che nel dialetto locale significa "grande masso sospeso"; si tratta in effetti di un enorme masso arrotondato che franando da monte è rimasto incastrato e sospeso tra le strette pareti rocciose della forra.
Davvero unico e suggestivo!!
E' incredibile vedere un masso così grande sospeso e soprattutto che rimanga fermo lì senza cadere!
Il ritorno lo effettuo seguendo lo stesso sentiero dell'andata.
Rimane del tempo per una passeggiata per Malcesine e poi proseguo per Torbole, in Trentino, dove alloggio presso l'ottimo HOTEL LIDO BLU, uno degli hotel con vista mozzafiato più belli del lago di Garda.
SCHEDA TECNICA
1 km
50
minuti a tratta
230 metri di dislivello
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