Villa Pisani di Stra: visita agli interni, parco e labirinto

Visitare Villa Pisani di Stra è di sicuro una delle cose da fare in Riviera del Brenta. 

 

La villa è probabilmente la più famosa di tutte le ville venete e si può visitare gratuitamente durante la prima domenica del mese quando i musei nazionali aprono le porte liberamente al pubblico (verificate sempre per conferma, non si sa mai).

Come ho fatto io :) Conosco bene questa villa, ci sono stato in numerose occasioni. L'ultima volta, però, mi ha lasciato davvero deluso: moltissime stanze chiuse, impalcature ovunque, metà parco non accessibile per alberi caduti e, cosa peggiore, labirinto chiuso per manutenzione  (da quello che ho capito da quasi un anno). 

Penso sia il modo peggiore per presentare un bene nazionale. Speriamo la situazione cambi.

In ogni caso, calcolate circa due ore per visitare tutto (senza labirinto).

 

Delle molte residenze che ci sono in Veneto, Villa Pisani è il culmine decadente della “cultura di villa” sia per la grandiosità d'impianto sia per l'epoca tarda della costruzione. 

 

Fu edificata per la famiglia del doge Alvise Pisani, su progetto di Girolamo Frigimelica – che portò a termine solo le scuderie e gli edifici del parco e completato verso il 1740 da Francesco Maria Preti, ma nel 1807 gli eredi, indebitati, vendettero la proprietà a Napoleone Buonaparte, che ne fece dono a Eugenio Beauharnais; passò con la restaurazione agli Asburgo, cui nel 1866 subentrarono i Savoia e 16 anni più tardi, il demanio; affittata dal 1911 al Centro di Ricerche idrotecniche, responsabile della trasformazione in vasca della corsia maggiore del parco, venne scelta nel 1934 da Mussolini come impressionante proscenio al suo primo incontro con Hitler. 

 

VISITA DI VILLA PISANI

Si può scegliere di acquistare il biglietto che include gli interni della villa ed il parco oppure solo il parco. 

Importante, prima della visita, è trovare il parcheggio: se capitate durante le giornate di festa o gratuite cercate di arrivare il prima possibile ed evitare il pomeriggio. I posti sono davvero pochi e si forma un imbuto in cui si fa fatica ad uscire. Meglio in questi casi parcheggiare a Stra e farla a piedi.

INTERNI

Degli arredi originali (saloni alla turca, alla cinese, alla persiana ecc) non resta quasi nulla. 

Si inizia attraversando il corpo centrale che accoglie l'atrio passante su colonne bugnate (i cortili porticati sono decorati da monocromi).

 

Da qui si sale una scala e inizia il percorso di visita che passa per la stanza delle Battaglie, la Stanza di Vittorio Emanuele II (nel 1866, dopo le guerre d'indipendenza con la caduta dell'impero austro-ungarico, i Savoia si insediarono nei palazzi appartenuti alle precedenti monarchie), la stanza delle virtù, la stanza del trionfo di Bacco (bellissima decorazione pittorica).

 

Si finisce la visita  nel maestoso Salone da Ballo a doppia altezza, affrescato da Giambattista Tiepolo che diede vita ad una cortese e contenuta allegoria della famiglia Pisani.

Il committente Luigi Pisani viene ritratto accanto ai suoi figli, mentre, il gruppo familiare, accompagnato dalle virtù, trova posta tra una multitudine di personaggi allegorici.

 

 

Il salone da ballo è di sicuro la cosa che mi è piaciuta di più a Villa Pisani. Rimarrete un bel po' con il naso all'insù per ammirarne lo splendore.

Purtroppo le spiegazioni sono davvero minime: dei cartoncini da prendere per mano e leggere qualche riga con tante date. 

Penso che in un museo nazionale così importante si possa fare meglio (vedi l'Hofburg di Vienna)

PARCO DI VILLA PISANI

Stessi problemi degli interni li riscontriamo nel parco, parte integrante del complesso sebbene anch'esso alterato e impoverito.

Su dinamica spaziale di Frigimelica, la corsia – vasca fiancheggiata da statue inquadra la facciata posteriore della villa (coperta da impalcature), l'esedra terrazzata e le scuderie di sfondo. 

 

 

LABIRINTO

Andando verso destra e poi a sinistra, si raggiunge il labirinto, in siepi di bosso, con torretta centrale avvolta da una doppia elica che conduce alla statua di minerva.

Purtroppo, come dicevo all'inizio, è da tanto tempo chiuso per manutenzione a data da destinarsi.

 

Poco oltre l'esedra, un viottolo a sinistra indirizza al fossato attorno all'ex ghiacciaia. Vicino, un cancello e una recinzione dividono il parco dalle Serre e dall'Arancera, ancora ricca di statue settecentesche. 

 

SCUDERIE

Si arriva infine alle eleganti Scuderie, i cui corpi laterali allineano 24 poste per i cavalli segnate ciascuna da una colonna con cavallino rampante. 

 

 

Costeggiato il muro di cinta, al monumentale portone del belvedere si utilizza una delle scaletta a chiocciola per godere dalla terrazza la vista del parco e del canale che purtroppo ho trovato inaccessibile.

Questa è stata la mia esperienza durante la visita alla Villa Pisani di Stra. 

Davvero un peccato vedere un nostro gioiello in simili condizioni, ma spero che voi siate più fortunati di me e di trovarlo in pieno splendore come giusto che sia.

 

Per maggiori informazioni su orari di apertura ed ingressi gratuiti, visita il sito ufficiale di Villa Pisani Stra

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