Tra le molte ragioni per visitare la Vallarsa, c'è il grande numero di testimonianze della Grande Guerra che si possono vedere sul territorio. Ancora oggi strade di montagna e sentieri si snodano su percorsi suggestivi che ricalcano l'antica linea del fronte e il Sentiero della Pace.
Le cose da vedere in Vallarsa sono davvero molte e non solo per il tema Grande Guerra.
![]() |
Vallarsa, credits visit Rovereo, Nicola Campostrini |
Ogni venerdì escursione con guida sulle tracce della Prima Guerra Mondiale, partendo dai numerosi siti storici presenti sulle montagne attorno a Rovereto finendo nelle sale del museo, ospitato nel castello della città .
Infatti, dopo l'escursione trekking, c'è la possibilità di effettuare una visita guidata al museo per approfondire il tema dei conflitti, attraverso oggetti, fotografie e testimonianze di soldati e civili, in un suggestivo viaggio a ritroso nella storia.
![]() |
castello di Rovereto, credits Visit Rovereto |
Arrivare in Vallarsa è molto semplice. Da Rovereto si imbocca la statale 46 che risale la valle in direzione Pian delle Fugazze, a 17 km dalla città e al confine con il Veneto.
SI PARTE DA ROVERETO
L'itinerario che vi consiglio di fare per visitare la Vallarsa parte da piazza del Podestà a Rovereto e si lascia alle spalle gli insediamenti industriali un tempo alimentati dalle acque del torrente, e inizia a salire tra costoni di roccia e macchie di bosco.
EREMO SAN COLOMBANO
Ad un certo punto, sulla destra, troviamo il piccolo Eremo di S. Colombano, costruito nella roccia e davvero suggestivo.
![]() |
Eremos San Colombano, credits Visit Rovereto |
FORTE POZZACCHIO
Di nuovo in marcia e proseguiamo con meta Forte Pozzacchio. In questa valle si contrapposero con alterne vicende i sistemi difensivi italiano e austriaco: infatti, dal controllo di questa valle e del Pasubio dipendeva l'integrità e la tenuta dell'intera linea del fronte.
Forte Pozzacchio |
Una volta parcheggiata la macchina, si cammina su una breve strada militare fino all'ingresso del forte, costruito interamente in caverna. Valmorbia Werk era il nome austriaco del forte e Valmorbia si chiama una poesia del Montale ( in Ossi di Seppia), soldato qui in Vallarsa.
Il forte è stato restaurato ed è di nuovo visitabile lungo una galleria a ferro di cavallo che collega i suoi spazi; dalla spianata esterna si domina la valle.
Vedi: Forte Pozzacchio
A questo punto continuiamo fino all'altezza di Anghebeni, dove il fondovalle si rialza, in vista delle Piccole Dolomiti, si può varcare il torrente e tornare a Rovereto lungo la strada provinciale Sinistra Leno.
Altrimenti, potete seguire per Pian delle Fugazze, punto di accesso al Pasubio e ai luoghi di più intensa e cruenta memoria di guerra in alta montagna come la Strada degli Eroi e la Strada delle 52 Gallerie.
MATASSONE
Rientrando a Rovereto, lungo la Sinistra Leno, vi consiglio una sosta al campo trincerato di Matassone che venne realizzato dall'esercito austro-ungarico nel 1914; prevedeva due sistemi di trincee, un osservatorio e una stazione per segnali ottici con il Forte Pozzacchio. All'interno di una caverna ora è stato realizzato uno spazio didattico.
![]() |
trincee Matassone, credits Visit Rovereto |
ESCURSIONI PASSEGGIATE
Numerose sono le escursioni e passeggiate che si possono effettuare in Vallarsa. Con il post di oggi vi elencherò le più importanti:
CORNO BATTISTI
Si parte da Pian del Cheserle su sentiero 119 e si arriva al Corno Battisti, il punto in cui furono catturati Cesare Battisti e Fabio Filzi poi condannati a morte dall'impero austriaco per impiccagione al Castello del Buonconsiglio in quanto traditori. Su sentiero 122 che si immerge nel bosco si arriva alla Bocchetta Foxi (1720 m) e da qui si rientra al parcheggio passando per Malga Zocchi.
Vedi: Escursione Corno Battisti
MONTE TESTO E RIFUGIO LANCIA
Un classico delle escursioni in Vallarsa. La zona è più o meno la stessa del Corno Battisti. Si lascia la macchina nei pressi del Pian del Cheserle, dove c'è il parcheggio "del Sassom", e si raggiunge Malga Zocchi. Da qui si arriva alla Bocchetta Foxi e si svolta a sinistra su sentiero panoramico fino al Monte Testo.
Nei pressi della cima è presente una serie di gallerie e posti di osservazione per le artiglierie che si possono visitare con attenzione. All'interno c'è anche una scala metallica che scende per diversi metri e raggiunge una postazione con vista verso il Pasubio.
Da qui si possono vedere i due Denti del Pasubio, quello occupato dagli italiani e quello dagli austriaci.
Si ritorna sul sentiero e si raggiunge più avanti il Rifugio Lancia.
Su strada forestale si rientra poi al parcheggio.
Vedi: Escursione Monte Testo e rifugio Lancia
TRINCERONE - MONTE ZUGNA
Si parcheggia la macchina presso il rifugio malga Monte Zugna e si continua a piedi lungo il Sentiero della Pace (segnavia 115).
Dopo 20 minuti si arriva al “Parco della Pace”, dove gli austriaci avevano progettato di realizzare un forte e avevano edificato una serie di manufatti, tra i quali un impluvio per la raccolta dell’acqua piovana e delle caserme.
Dal Monte Zugna si può proseguire l'escursione raggiungendo Passo Buole. Questa località fu chiamata “Termopili d’Italia” per l’estrema resistenza opposta dall’esercito italiano all’offensiva austro-ungarica del maggio 1916, che intendeva sfondare il fronte in Vallarsa per prendere alle spalle la prima linea attestata al “Trincerone”.
![]() |
Trincerone Monte Zugna, credits Visit Rovereto |
Questa è stata la mia esperienza in Vallarsa. Ovviamente, dopo una giornata in questa valle, imperdibile una visita al centro storico di Rovereto e al Museo Storico Italiano della Guerra per conoscere tutto quello che è successo in queste montagne.
INFO UTILI:
Per maggiori infiormazioni, visite guidate ed escursioni, visita i siti di:
Museo Storico Italiano della Guerra
VEDI ANCHE:
La sezione del blog dedicata al TRENTINO, al TREKKING e alla GRANDE GUERRA
0 comments:
Posta un commento