Tra i forti
della Grande Guerra che si possono visitare in Trentino, il forte
Pozzacchio è senza dubbio uno tra quelli che merita di essere
visitato.
Ho avuto
modo di visitare questo forte la scorsa settimana dopo una bella
escursione, sempre a tema Grande Guerra, sul vicino Corno
Battisti, completando in questo modo una bellissima giornata tra
storia e natura.
forte Pozzacchio |
Si lascia la
macchina nel piccolo parcheggio e si continua a piedi lungo un comodo
sentiero (20 minuti) che dà subito l'idea della posizione di
dominio che questo forte aveva su tutta la valle.
raggiungibile con una passeggiata di 15 minuti |
costruito interamente all'interno della montagna |
Al mio
arrivo ho preso parte ad una delle visite guidate programmate
e mi sono fatto un'idea davvero soddisfacente e completa
delle funzioni ma anche della storia di questo sito.
Infatti, a
partire dal 1860, in vista di un probabile conflitto, sia l'Austria
Ungheria che l'Italia iniziarono a fortificare i propri confini.
Forte Pozzacchio è l'ultima delle fortezze austroungariche
realizzate tra fine Ottocento e inizi Novecento sul confine del
Trentino e il regno d'Italia. Il forte è stato interamente
scavato nella roccia e rappresentava la più moderna macchina da
guerra dell'impero austriaco.
I lavori di
costruzione iniziarono nel 1913 e proseguirono fino allo scoppio
della Grande Guerra, motivo per il quale l'opera non fu mai
terminata.
La guida ci
racconta che Forte Pozzacchio venne fortemente danneggiato dai
bombardamenti nel dopoguerra e poi gravemente spogliato di tutte le
parti metalliche. Grazie ad un attento lavoro di restauro da parte
della Provincia di Trento, ora è nuovamente visitabile.
vista sulla Vallarsa |
La visita si
svolge sia dentro che fuori dal forte, percorrendo i lunghi corridoi
e gli ambienti che una volta potevano ospitare fino 7 ufficiali e
236 soldati. Le caverne destinate ad alloggio erano sostenute da
volte in calcestruzzo dello spessore di 50 cm per assorbire le
vibrazioni dovute ad esplosioni ed evitare il distacco di frammenti
di roccia. All'interno delle caverne era prevista la realizzazione di
baracche in mattoni con copertura in travi di ferro, assi e lamiera,
evitando in questo modo l'umidità della montagna.
i lunghi corridoi interni |
postazione artiglieria |
Seguiamo
fedelmente la nostra guida e visitiamo tutti e tre i piani del
forte, terminando nella parte superiore dove erano presenti le
postazioni in cupola. Per accedere alla sommità del forte all'epoca
era stato scavato un pozzo di 20 metri nella roccia, mentre, per le
munizioni, era previsto un montacarichi. Oggi, invece, attraverso una
scala meccanica, raggiungiamo l'area destinata ad ospitare le
artiglierie e l'osservatorio. La difesa era garantita da due obici
da 10 cm con una gettata di otto chilometri, posti in cupole
corazzate girevoli con uno spessore di 30 cm.
sommità del forte |
Quello che
mi ha stupito di più del forte Pozzacchio è il numero delle
aperture verso l'esterno, aperture che avevano il compito di
controllare gran parte del territorio verso il vicino confine con
il Regno d'Italia, ma anche per postazioni di artiglieria.
La visita
guidata dura circa un'ora e trenta, nel caso
non fosse possibile partecipare, si possono leggere i vari cartelli
che raccontano in modo esaustivo tutta la storia di questo forte.
Un forte che
vuole essere anche un punto di riferimento per tutto il territorio
a tema Grande Guerra, organizzando eventi ed incontri con lo
scopo di tenere viva la memoria ma anche per approfondire gli
avvenimenti successi su queste montagne del Trentino. Così, dopo la
visita, ho avuto il piacere di assistere ad un concerto del coro
degli alpini Dolomiti Trento accompagnato da letture tratte da
diari e memorie.
Il modo perfetto per concludere la mia giornata a
tema Grande Guerra abbinando il trekking con la visita di un forte.
concerto coro degli alpini |
Informazioni:
Il Forte
Pozzacchio, Rovereto , è visitabile da aprile a ottobre.
Per orari dettaglati, visite guidate e maggiori informazioni visitate il sito:Forte Pozzacchio - Werk Valmorbia
oppure la pagina web dell'azienda di promozione turistica di Visit Rovereto
Vedi anche: I sentieri della Grande Guerra
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