Il giro delle malghe di Sauris è l'itinerario più conosciuto e panoramico da fare in questa località della Carnia.
Con il post di oggi sul blog vi racconto la mia esperienza, il giro completo di 21km, 7 ore, 1100 metri di dislivello complessivo, con partenza da Sauris di Sopra, inserendo anche i consigli su come accorciarlo ( ci sono tantissime varianti).
Ho avuto il piacere di percorrere questo anello nei primi giorni di ottobre, in una giornata con temperature estive e quasi nessuna persona incontrata lungo i sentieri.
SI PARTE DA SAURIS DI SOPRA
Punto di partenza è il centro di Sauris di Sopra, nei pressi dell'albergo diffuso di fronte all'albergo Bivera, dove ci sono questi cartelli:
Da qui mi lascio le case alle spalle e inizio a salire su ripidissima stradina asfaltata. Questo è il tratto più ripido dell'intera escursione. Non prendete paura, non è tutto così!
SELLA FESTONS
Il sentiero entra nel bosco, prosegue a zig zag, e arriva alla Sella Festons.
Qui tengo la sinistra e mi dirigo verso un magico mondo di alpeggi, malghe e panorami stupendi. In questo tratto ci sono i panorami più belli di tutto il percorso.
MALGA MALINS
Passo accanto ai laghetti di Festons ( in ottobre ormai prosciugati), salgo di nuovo nel bosco e scollino nell'altro versante della montagna dove in pochi minuti arrivo alla prima malga, Malga Malins.
Vado dritto sul sentiero principale, rientro nel bosco e affronto un'altra salita che mi conduce alla prossima forcella.
Il giro delle malghe di Sauris è tutto così, un continuo saliscendi tra forcelle e rapidi cambi di panorama.
MALGA VINADIA GRANDE
Inizia ora la discesa verso i pascoli di Malga Vinadia Grande: una serie di tornantini su strada bella larga mi permettono di raggiungere le mucche al pascolo e la malga.
Ma ora bisogna di nuovo risalire! Prossima tappa Forcella Pieltinis.
La si vede benissimo seguendo ad occhio nudo la ben evidente strada che sale per raggiungerla. Guardate:
FORCELLA PIELTINIS
Arrivato alla forcella trovo la prima possibilità di accorciare il Giro delle Malghe di Sauris e rientrare a Sauris di Sopra: su sentiero 3D si svolta a destra e si rientra alla Sella Festons.
MALGA PIELTINIS
Io invece proseguo sul sentiero principale e inizio la discesa (di nuovo) verso la prossima malga: Malga Pieltinis.
Poco prima della malga, nei pascoli, mi fermo presso i tavoli con panche per consumare il mio pranzo al sacco.
Pure qui c'è un sentiero che permette di ritornare a Sauris passando per il rifugio Eimblateribn.
MALGA GERONA
Io invece vado dritto, passo accanto alla malga e continuo la mia camminata fino alla vicina malga Gerona, distante solo 15 minuti.
Da qui inizia la vera discesa.
Su ripida stradina asfaltata con diversi tornanti, scendo sempre più di quota e raggiungo il corso del torrente.
Lo attraverso e proseguo per un po' di minuti sul sentiero fino a trovare, sulla destra, la segnaletica 3A che invita a salire bruscamene nel bosco per poi raggiungere la stradina forestale nei pressi del rifugio Eimblateribn.
Non mi fermo al rifugio, proseguo sempre dritto in maniera abbastanza spedita visto che ora è tutto pianeggiante.
Supero una zona franata, e poi arrivo ai bellissimi stavoli di St. Baim. Guardate che bellezza:
Sono uno più bello dell'altro e non ci si stancherebbe mai di fare foto.
Riposato per bene, riprendo la mia camminata fino a trovare sulla destra il sentiero 2 E per Sauris di Sopra. In questo punto, se si va dritti, si scenderebbe a Sauris di Sotto.
Svolto quindi a destra e salgo ripidamente (non ci voleva proprio una salita dopo tutti questi km), fino al vicino bivio dei sentieri 2E con 3B.
Vado a sinistra seguendo il 2 E e proseguo ora, immerso nel bosco, in leggerissima salita fino ad arrivare al tornate poco prima di Sauris di Sopra.
Cammino per un centinaio di metri sulla strada provinciale e arrivo al punto di partenza.
Cosa dire di questa escursione? Di sicuro molto lunga, se non siete abituati alle lunghe distanze vi consiglio di accorciarla nei punti che vi ho menzionato.
I panorami più belli sono tutti nella prima parte. Purtroppo non ho fatto soste nelle malghe perchè erano tutte chiuse e quindi non so dirvi com'è il cibo.
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