Camminare tra boschi silenziosi immersi nella storia che ancora si respira tra le mura dei forti austro-ungarici e panorami sul lago di Lavarone.
Questo è il tema della mia escursione tra i sentieri attorno a Lavarone, un trekking facile, di 10 km e 165 metri di dislivello, che ho avuto modo di scoprire durante il mio ultimo soggiorno sull'Alpe Cimbra, in una giornata, purtroppo, nuvolosa e piovosa.
DA CAPPELLA AL FORTE BELVEDERE
Inizio la mia camminata a Cappella, poco dopo la chiesa del paese. Tengo la sinistra e prendo la strada che porta verso Longhi.
Supero le ultime case e svolto a destra: un cartello indica chiaramente il Lavarone Trekking e il Giro dei Camini.
So che sto entrando in una delle zone più interessanti dal punto di vista storico. Il sentiero si inoltra subito nel bosco, fresco e silenzioso, e punta in leggera discesa verso Forte Belvedere.
FORTE BELVEDERE
Dopo pochi minuti il bosco si apre e mi ritrovo all’ingresso del Forte Belvedere, una delle principali attrazioni di Lavarone.
Questo forte austro-ungarico della Prima Guerra Mondiale fa parte delle 7 fortezze costruita dall'impero austroungarico a difesa di Trento.
Ora è un museo, e non posso certo rinunciare a una visita. Grazie alla Trentino Guest Card ricevuta in hotel, l'ingresso è gratuito.
Dedico circa un’ora e mezza a visitarlo: le gallerie, le postazioni, i camminamenti. Tutto racconta le vicende dei soldati che hanno vissuto in questo forte, ma anche la storia della Grande Guerra dagli inizi alla fine.
DISCESA VERSO OSELI
Uscito dal forte, torno sul sentiero e svolto, poco più avanti, a sinistra in discesa. La direzione è quella di Oseli, su sentiero che costeggia il camping.
Raggiungo la strada asfaltata e la seguo andando a sinistra.
Alla curva, vicino ad un capitello, invece di seguire la strada principale, proseguo dritto tra le case: un passaggio che dà l’impressione di attraversare un piccolo borgo o di entrare a casa di qualcuno.
Continuo tra la vegetazione e arrivo a Masi di Sotto, una zona che conserva ancora il fascino rurale delle antiche abitazioni cimbre.
Qui incontro di nuovo la strada asfaltata. La seguo verso sinistra e, alla fine delle case, svolto a destra per riprendere il sentiero.
Questa escursione tra i sentieri attorno a Lavarone mantiene sempre un ritmo piacevole, alternando tratti di bosco a scorci di paesini e radure.
IN SALITA VERSO IL LAGO
Proseguendo, raggiungo un bivio vicino a un maneggio. Vado a sinistra e affronto una salita nel bosco puntando al lago.
È uno dei tratti più ripidi dell’escursione: il sentiero si snoda tra un bosco di abeti e conduce gradualmente verso una delle mete più amate dell’Alpe Cimbra, il lago di Lavarone.
LAGO DI LAVARONE
Arrivo al lago dal grande parcheggio nei pressi del Lido Marzari e dell'hotel Al Lago. Oggi il meteo è deprimente pertanto non riesco ad ammirare i colori e le sfumature che sono una caratteristica di questo lago, che è uno dei più antichi delle Alpi.
Decido di fare metà giro del lago, passando per vari punti panoramici che regalano nuove prospettive ad ogni passo.
LOCALITA' CHIESA
Dopo aver ricaricato le energie, riprendo il sentiero che sale verso la località Chiesa. Qui passo accanto alla chiesa principale e imbocco via Dolomiti, una strada che scende dolcemente fino alla frazione di Albertini.
Il paesaggio alterna ora scorci di pascoli, boschi e piccole frazioni. Il sentiero presenta ogni tanto cartelli con info sulla flora e fauna del posto.
AZZOLINI E GIONGHI
Raggiungo la frazione di Azzolini.
Alla fontana svolto a sinistra e poco dopo mi trovo davanti alla strada provinciale.
L'attraverso con attenzione, vado a destra e prendo poi a sinistra via Reutele, che mi conduce fino al centro di Gionghi, uno dei principali centri abitati dell’Altopiano di Lavarone, punto di partenza per la camminata al Drago di Vaia.
Alla strada principale, la seguo in leggera salita sul marciapiede, e da qui non resta che l’ultimo tratto per tornare a Cappella, dove chiudo il cerchio della mia escursione.
Il trekking tra i sentieri attorno a Lavarone è un’escursione che consiglio a chi cerca un'escursione facile, variegata e intensa, non solo dal punto di vista paesaggistico, ma anche culturale ed emozionale.
Spero voi abbiate più fortuna di me con il meteo!
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Vedi anche la sezione dedicata alle escursioni TREKKING e al TRENTINO
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