Il Drago di Vaia a Lavarone: come arrivare, percorso a piedi e dove si trova

Se vi state chiedendo come arrivare al Drago di Vaia, sappiate che questa imponente scultura si trova nei pressi di Lavarone, immersa nei panorami dell’Alpe Cimbra.

Il nuovo drago, forgiato dalle ceneri del suo predecessore andato distrutto in un incendio nel 2023, è rinato ancora più maestoso.

 

Realizzato dall'artista Marco Martalar, il drago è composto interamente dai resti carbonizzati della scultura originale. Con i suoi 16 metri di lunghezza, 7 di altezza e un peso di 6 tonnellate, è oggi la più grande scultura di drago in legno al mondo. Un’opera che non è solo arte, ma anche memoria, capace di trasformare la distruzione in un potente simbolo di rinascita.


Nel post di oggi vi racconto la mia esperienza della settimana scorsa sull’Alpe Cimbra: tre giorni a ritmo lento, tra camminate sulla neve e panorami mozzafiato, con una tappa speciale alla passeggiata del Drago di Vaia.

 

La mia prima visita qui risale al 2017, l’anno in cui nacque il primo Drago di Vaia. Oggi torno a percorrere lo stesso itinerario, con una piccola variante: lungo il sentiero sono state aggiunte nuove opere di Land Art, che rendono l’escursione ancora più suggestiva.

Pronti a scoprire come arrivare al Drago di Vaia? Partiamo!

 

drago di vaia

SI PARTE DA GIONGHI

Punto di partenza della mia camminata è il parcheggio del municipio di Lavarone in località Gionghi. Proseguo verso il municipio e prendo una viuzza che sale sulla sinistra verso la parte alta del paese.



drago di vaia

drago di vaia

In pochi minuti raggiungo la strada principale che attraverso portandomi in questo punto:


drago di vaia


Qui si trova la segnaletica del Sentiero del Drago e bisogna sempre seguirla fedelmente.


FRITZ JUNG

Lasciate alle spalle le ultime case del paese, cammino su comodo sentiero innevato e ben battuto, supero la targa dedicata a Fritz Jung, e svolto a destra al primo bivio di sentieri.


drago di vaia

drago di vaia

 

Sempre in leggerissima salita entro nel bosco e continuo immerso nella vegetazione fino ad un altro incrocio di sentieri, questo:

 

drago di vaia

..pure qui svolto a destra immergendomi nel bosco di abeti, a sinistra, invece, si andrebbe alla baita Tana Incantata.


In leggera salita arrivo ad una staccionata di legno dove, ad un altro incrocio di sentieri, nei pressi di Passo de la Sotan, vado a destra e raggiungo due piccole baite. 

 

 

drago di vaia

drago di vaia

DRAGO DI VAIA

Da qui in pochi passi arrivo al pianoro dove è situato il Drago di Vaia.

Calcolate un'ora scarsa per arrivare!

 

drago di vaia

Il drago è davvero suggestivo, più cattivo rispetto alla versione precedente, una scultura di incredibile bellezza che ci ricorda tutta la forza della natura ma anche le leggende di questo territorio.  

 

drago di vaia

Infatti il drago è spesso presente nella narrazioni locali. 

Potete scoprirle seguendo il Sentiero Cimbro dell'Immaginario a Luserna, ultima isola cimbra del Trentino, che vi consiglio di visitare durante il vostro soggiorno nell'Alpe Cimbra.

 

drago di vaia

drago di vaia


CONSIGLI:

cercate di evitare i weekend

cercate di arrivare presto al mattino per trovare meno gente possibile

se volete fare foto armatevi di pazienza perché c'è tanta gente che si fa il book fotografico

in inverno, con la neve, è bene avere dei ramponcini contro i tratti ghiacciati.


drago di vaia


SENTIERO DEL DRAGO

Fatte le foto di rito, saluto il Drago di Vaia e continuo la mia passeggiata.

Ritorno al vicino incrocio di sentieri dove ci sono le due baite: qui, invece di andare a sinistra sul sentiero dell'andata, vado dritto e punto al sentiero del Drago di Vaia.


Seguendo un sentiero immerso tra abeti, cammino nella soffice neve fino a questa deviazione:


drago di vaia

qui vado dritto, e passeggio ora su vasti prati innevati incontrando le prime sculture di legno che compongono il Lavarone Green Land.


 

drago di vaia

drago di vaia

Arrivato a questo incrocio:

 

drago di vaia

LA FRAU

...vado a sinistra e proseguo nel bosco fino ad incontrare l'opera di legno La Frau, dal cimbro la Madre, colei che crea il nostro essere, sempre di Marco Martalar, che si integra perfettamente nel bosco.  

 

drago di vaia



RIENTRO A GIONGHI

Proseguo dritto, evitando il sentiero sulla destra che conduce alle piste da sci e arrivo ad una casa nel bosco.


Qui avete due scelte: a destra si può proseguire in pochi minuti fino al rifugio Baita Tana Incantata, a sinistra, invece, si prende la stradina che conduce al bivio trovato in andata e che conduce al drago di Vaia.


Decido di prendere il sentiero dell'andata e ritorno a Gionghi, punto di partenza della mia escursione.

Finisco questo articolo con una foto del “vecchio” Drago di Vaia per ricordarvi la bellezza di questa opera immersa tra le montagne dell'Alpe Cimbra.

 

drago di vaia

Vi consiglio anche di leggere nel mio blog:

Ciaspolate sull'Alpe Cimbra

Alpe Cimbra inverno

Dove dormire sull'Alpe Cimbra

Escursioni Trekking Alpe Cimbra


Per maggiori informazioni sul Drago di Vaia, vi invito a visitare il sito ufficiale dell'APT ALPE CIMBRA

 

 

VEDI ANCHE:

Passeggiate in Trentino

Lupa del Lagorai

Cavallo di Vaia

Trentino in inverno

La sezione dedicata all'inverno OLTRE LO SCI,  al TRENTINO e all' ALTO ADIGE


14 commenti:

  1. Davvero stupendo questo draghetto! Mette addosso un grande senso di serenità e pace.

    Come tutta la Natura intorno!

    RispondiElimina
  2. grazie Andrea! sempre info top!! complimenti

    RispondiElimina
  3. buongiorno Andrea! solo una informazione: volendolo fare con dei bimbi (età 5-11), ce lo consiglieresti? servono comunque ramponcini/ciaspole oppure in questo periodo di caldo anomalo la neve ed il ghiaccio sono sciolti e si può camminare senza grossi problemi?

    Grazie per le info! Bellissime indicazioni

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ciao, per la situazione neve/ghiaccio dovresti sentire l'ufficio turistico di Lavarone perchè sono direttamente lì. di sicuro in questi giorni la neve si sarà ritirata, ma molto spesso nelle zone in ombra rimane e fa ghiaccio.

      Elimina
  4. Ma questa applicazione outdoor per non perderci ,come si chiama?

    RispondiElimina
  5. Grazie mille Andrea per le tue indicazioni molto utili, ci stiamo andando stamattina! Anche io tengo un blog, se ti fa piacere visitarlo, www.boscodelre.com ciao!

    RispondiElimina