Il Forte
Belvedere, Werk Gschwent, situato nei dintorni di Lavarone, è
una delle fortezze militari più grandi realizzate dall'impero
austroungarico e tuttora visitabile.
Costruito
tra il 1908 e il 1912, a strapiombo sulla Valdastico, aveva il
compito, assieme agli altri sei forti costruiti dal governo di
Vienna e presenti sugli altipiani di Folgaria Luserna e Lavarone, di
difendere le vie di accesso verso Trento e di supportare un
eventuale avanzata verso Asiago e la Valdastico.
Arrivare
al Forte Bevedere è molto semplice: giunti in località Cappella di
Lavarone, si seguono le indicazioni per il forte e si lascia la
macchina nel parcheggio. Il forte è visitabile nel periodo
estivo, in genere da aprile ad ottobre, ed è possibile anche
partecipare alle visite guidate organizzate su prenotazione o
da calendario nei giorni prefissati. All'interno delle sale sono
esposti materiali e cartelli esplicativi che raccontano tutti
gli sviluppi della Grande Guerra e del forte, così, anche se non si
sa molto in materia, si riesce ad avere una buona idea di come deve
essere stata la vita in trincea e sugli Altipiani.
l'ingresso al forte Belvedere |
Il percorso
di visita del Forte Belvedere è articolato su tre livelli e
segue una numerazione progressiva delle sale.
Scopro così
che all'inizio della guerra, nel maggio 1915, forte
Belvedere subì pesanti bombardamenti da parte dell'esercito
italiano situato sul versante della Valdastico e di Asiago, ma la sua
forza gli permise di resistere e di supportare, poco più tardi,
l'offensiva austro-ungarica del maggio 1916, la famosa
Straftexpedition, spedizione punitiva in
tedesco.
sale interattive |
La sua
potenza era all'epoca conosciuta da tutti, tanto da fregiarsi del
motto “per Trento basto io”, a significare che da solo
sarebbe riuscito ad evitare la conquista di Trento e del Tirolo
(all'epoca il Trentino era Tirolo)
La visita
continua poi con le caratteristiche del forte, costituito da
tre obici da 10 cm in cupola corazzata, un cannone da 60 mm e
22 postazioni di mitragliatrice. La copertura in cemento ha uno
spessore di 2,10 metri, mentre la casamatta, disposta su tre
piani, si sviluppa per 50 metri in lunghezza e circa 10 metri in
larghezza.
i corridoi all'interno |
Il percorso
approfondisce poi le varie tematiche della vita nel forte, come ad
esempio l'infermeria, la centralina telefonica, il magazzino dei
viveri, la stanza degli ufficiali, il posto di guardia e molte altre
che erano la quotidianità lungo il fronte.
la stanza degli ufficiali |
Attraverso
dei tunnel sotterranei si possono raggiungere i quattro fortini
avanzati muniti di riflettori che permettevano il controllo
dell'intera area circostante.
Con
l'avvento della Strafexpedition si conclusero di fatto le operazioni
militari in questa zona, spostando il fronte verso Asiago.
verso uno dei quattro fortini |
Contrariamente
agli altre fortezze, forte
Belvedere scampò alla demolizione che avvenne negli anni Trenta
dall'opera dei recuperanti in cerca di ferro, grazie
all'intervento di re Vittorio Emanuele III che volle che almeno un
forte rimanesse a testimonianza del conflitto per le generazioni
future.
Oggi Forte
Belvedere può essere il punto di inizio di un bellissimo itinerario
alla scoperta dei forti presenti sugli Altipiani di Folgaria,
Luserna e Lavarone, un fronte d'acciaio, tutt'ora presente, a
sbarramento su Trento e sull'antico Tirolo di lingua italiana
(Trentino), che assolse a pieno il suo compito.
Per informazioni, orari e visite guidate vi consiglio di consultare il sito: Forte Belvedere - Werk Gschwent
ALTRE COSE DA FARE SULL'ALPE CIMBRA:
Vedi anche la mia sezione dedicata alla Grande Guerra
Molto interessante! ;)
RispondiEliminastupendo Andrea. grazie per i consigli
RispondiEliminastupendo!! :)
RispondiEliminamolto interessante.
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