Tra gli itinerari più belli da fare a piedi sul Carso Triestino vi consiglio quello che parte dalle risorgive del Timavo, attraversa il sentiero Rilke e rientra poi passando accanto alla Grotta del Mietro.
Ho percorso questa escursione, di 12 km, 280 mt di dislivello e 4/5 hrs di cammino, durante un sopralluogo in vista di una mia escursione di gruppo in programma a dicembre.
È un itinerario che unisce natura, storia e panorami sul mare, attraversando ambienti molto diversi tra loro, dall’acqua dolce delle risorgive fino alle falesie a picco sul Golfo di Trieste.
RISORGIVE DEL TIMAVO
Ma vediamo le cose con ordine!
Punto di partenza è il parcheggio delle Risorgive del Timavo, un luogo dove il fiume, dopo un lungo di 40 km percorso sotterraneo nel Carso iniziato alle grotte di San Canziano, riemerge in superficie.
Prima di mettermi in cammino faccio una breve visita alla chiesetta di San Giovanni in Tuba, uno dei luoghi più suggestivi della zona, immerso nel bosco e dall’atmosfera quasi mistica.
Poco distante ecco le vere protagoniste di questa prima parte dell’escursione: le risorgive del Timavo, con l’acqua limpidissima che esce dalla roccia e scorre veloce tra la vegetazione.
Dopo la sosta alle risorgive, proseguo la mia escursione tenendo il corso del fiume Timavo alla mia destra, camminando in piano, immerso in un ambiente rigoglioso.
VILLAGGIO DEI PESCATORI
Il sentiero conduce senza difficoltà fino al Villaggio dei Pescatori, un piccolo borgo nato attorno al 1951 da un piccolo numero di famiglie di pescatori che, all'epoca dell'esodo Istriano, si trasferirono qui.
Arrivato al villaggio, mi lascio il molo alle spalle e seguo la prima via a sinistra.
Poco più avanti, qui:
... prendo un sentierino che sale nel bosco, entrando in una fitta vegetazione tipica del Carso Triestino. Alle varie diramazioni è importante seguire sempre il sentiero principale e fare riferimento ai segni del Trekking Alpe Adria, ben presenti lungo il percorso.
Raggiunta una strada asfaltata, l'attraverso e continuo dritto finché, sulla sinistra, compare nuovamente un sentiero segnalato sulla sinistra sempre con i cartelli dell’Alpe Adria (controllate bene tra gli alberi perchè non visibile).
Poco dopo eccomi a un incrocio di cinque sentieri dove al centro c'è l'ingresso di una grotta (chiusa): anche qui la segnaletica aiuta a non sbagliare e a proseguire nella direzione corretta fino a raggiungere le case di Duino.
DUINO
Da questo punto in poi l'escursione presenta meno problemi di orientamento, si cammina su strada asfaltata fino ad arrivare all’ingresso del Castello di Duino, uno dei simboli del Friuli Venezia Giulia.
SENTIERO RILKE
Poco dopo, sulla destra, prendo la stradina che conduce al Sentiero Rilke, uno dei tratti più panoramici dell’intera escursione.
Il sentiero, semplice e spettacolare, già descritto nel mio post dedicato al Sentiero Rilke, corre sospeso tra cielo e mare, regalando viste incredibili sul Golfo di Trieste.
Lo percorro interamente fino alla sua fine a Sistiana, godendosi ogni affaccio sul mare. Alla fine della passeggiata è presente un tavolo con panchine dove decido di consumare il mio pranzo al sacco. Ci sarebbero anche dei bagni e un ufficio turistico, ma oggi è tutto chiuso.
Nonostante sia un giorno infrasettimanale di dicembre, c'è abbastanza gente sul sentiero e ho trovato posto per pura fortuna. In alternativa, altri tavoli per il pranzo al sacco sono presenti all'inizio del sentiero a Duino.
Il rientro verso Duino avviene tornando sempre sul Sentiero Rilke.
CARSO TRIESTINO
Da qui, invece di rientrare per il villaggio dei Pescatori, prendo via Duino, dirigendomi verso la zona dell’autostrada e della ferrovia.
Attraversata la strada statale (strisce pedonali), seguo ora i cartelli per la Grotta del Mitreo. Superata l’autostrada, il sentiero costeggia la ferrovia e regala viste sul Golfo di Trieste e su Monfalcone, un tratto meno conosciuto, forse meno bello, ma che regala una vera immagine di quello che è il Carso.
GROTTA DEL MIETRO
Arrivato all'incrocio di sentiero dove a destra si passa sotto la ferrovia e si proseguirebbe per il monte Ermada (uno dei luoghi delle battaglie dell'Isonzo), vado a sinistra verso il Timavo e, ad un incrocio di sentieri poco visibile, qui:
... seguo dritto e faccio una brevissima deviazione alla Grotta del Mitreo, che purtroppo trovo chiusa, ma che resta comunque un luogo carico di storia e mistero.
Ritorno velocemente alla segnaletica di prima
e svolto a sinistra (provenendo dalla grotta, altrimenti sarebbe a destra - fate attenzione alla
segnaletica poco evidente sui sassi) costeggiando di nuovo la
ferrovia e poi in discesa verso l'autostrada.
Da qui il sentiero scende dolcemente e riaccompagna verso San Giovanni in Timavo, passando accanto alla chiesa ossario (purtroppo l'ho sempre trovata chiusa) e chiudendo così l’anello, fino a tornare alle risorgive.
Rientro infine al
parcheggio e concludo questo sopralluogo, pienamente soddisfatto:
un’uscita che sono certo piacerà a tutti. Almeno spero :)
VEDI ANCHE:
Cosa vedere a Trieste in un giorno
Escursioni in Friuli Venezia Giulia
La sezione del blog dedicata al FRIULI VENEZIA GIULIA






















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