Il Monte Cengio con le sue gallerie, trincee e panorami a strapiombo sulla Val d'Astico, abbinato con la visita del Forte Corbin, è una delle escursionisti più belle da fare sull'Altopiano dei 7 Comuni.
Si tratta di una camminata di 12,5 km, 400 metri di dislivello e 4 ore di cammino avvincente che abbina storia, natura e panorami mozzafiato!
Punto di partenza di questa camminata sul Monte Cengio è il Piazzale Principe di Piemonte, m. 1286, raggiungibile comodamente in macchina, e dove è presente un ampio parcheggio per lasciare la propria auto.
Tutta la zona è stata teatro di tristi avvenimenti e battaglie nel corso della Prima Guerra Mondiale, avvenimenti che si possono ancora sentire e vivere qui sul Monte Cengio, dove una mulattiera di arroccamento consentiva di raggiungere la parte più alta della montagna attraverso una strada al sicuro dall'artigliera austriaca, composta da gallerie, camminamenti e trincee della lunghezza di circa 4 km.
NB. Per questo tipo di escursione è indispensabile l'uso di una pila: all'interno delle gallerie è molto buio e solo in alcune c'è illuminazione.
PIAZZALE PRINCIPE DI PIEMONTE
Iniziamo la nostra camminata seguendo il sentiero 651 sterrato e ben segnalato che entra da subito nel bosco.
Dopo qualche minuto di cammino vediamo sulla destra una prima galleria: la Galleria Cannoniera, lunga 74 metri con 4 uscite laterali per la postazione di 4 cannoni, isolata rispetto al resto delle altre gallerie che salgono sopra al monte Cengio.
Arriviamo fino in fondo al tunnel e poi torniamo indietro visto che non c'è via d'uscita.
STRADA GRANATIERA
Di nuovo sul sentiero, saliamo leggermente di quota ed eccoci al vero inizio della strada che prende il nome di Granatiera, a ricordo della Brigata Granatieri di Sardegna, che su queste alture difese le sorti della guerra e dell'Italia.
La mulattiera permetteva il trasferimento celere e al coperto delle truppe da un settore all'altro del Cengio, pronte ad intervenire in caso di attacco austriaco.
In questi luoghi si svolse l’offensiva più grande mai organizzata dagli asburgici, la “Strafexpedition": lo scopo era quello di sfondare sugli altipiani, scendere in pianure e circondare, così, l'esercito italiano sull'Isonzo.
Il Monte Cengio divenne quindi l'ultimo baluardo difensivo all'attacco austroungarico: in caso di conquista nemica, infatti, gli imperiali avrebbero potuto dominare la pianura veneta.
TRINCEE
Sopra alla prima galleria c'è un sistema di trincee e camminamenti che vale la pena esplorare: si può salire dalla galleria stessa oppure poco prima prendendo un sentiero sulla destra.
Appena usciti alla luce del sole inizia la parte della strada a strapiombo sulla Val d'Astico. Per chi soffre di vertigini non è il posto migliore, comunque il sentiero è sempre largo e protetto da dei cavi metallici.
GALLERIE DI COMANDO
Ancora gallerie e questa volta notiamo anche delle scale che permettevano di accedere velocemente alle trincee superiori.
PIAZZALE DEI GRANATIERI
Dopo aver percorso la galleria di Comando, arriviamo al Piazzale dei Granatieri, dove è presente un parcheggio auto (volendo si può parcheggiare anche qui ma il giro non verrebbe ad anello), un rifugio e una chiesa in ricordo a tutti i caduti della Grande Guerra.
Si racconta che i soldati italiani, rimasti senza munizioni, si avvinghiarono ai corpi degli assalitori trascinandoli con se nel precipizio del Cengio. Da allora uno sperone roccioso sopra al dirupo è soprannominato "Il salto del Granatiere".
CIMA MONTE CENGIO
Rimane l'ultimo tratto da fare, quello che sale in cima al Monte Cengio.
Fate attenzione: non seguite la strada forestale, ma prendete il sentierino sotto alla chiesa.
Questo:
Da qui, infatti, si snoda il pezzo più bello di tutta l'escursione: una galleria a forma elicoleidale con finestre per l'osservazione e poi un sentiero con tratti esposti che sale fino al Piazzale Pennella dove si apre un bellissimo panorama sull'Altopiano di Asiago.
Ancora in salita e raggiungiamo in pochi minuti la cima del Monte Cengio, dal 1967 dichiarata Zona Sacra, a ricordo dei circa 10.000 soldati che persero la vita su questo fronte.
Dalla vetta si apre un bellissimo panorama sulla pianura verso Vicenza, i Monti Berici e sulla vicina Val d'Astico.
VERSO FORTE CORBIN
La nostra escursione prosegue ora puntando al Forte Corbin.
Ritorniamo brevemente lungo il sentiero dell'andata e, prima del Piazzale Pennella, svoltiamo a sinistra seguendo il sentiero 643 Trincea del Granatieri.
Il tracciato si immerge ora nel bosco e sale accanto alla trince e raggiunge, con una deviazione di pochi metri, un posto di osservazione in una piccola galleria.
Seguiamo fedelmente il sentiero e raggiungiamo questo punto:
Qui vediamo le scritte per il Forte Corbin che invitano a svoltare a destra e iniziamo a scendere prima su stretto sentiero e poi su tracciato più largo fino ad arrivare ad un prato con questa segnaletica:
… andiamo a sinistra e, sempre in leggera discesa, raggiungiamo la strada asfaltata che conduce al forte, nei pressi dei ruderi della caserma dei carabinieri.
FORTE CORBIN
Svoltiamo a sinistra e proseguiamo per circa 15 minuti dove troviamo l'ingresso del forte.
Il forte militare Corbin è stata una delle fortezze che costituirono la linea difensiva italiana sulle Prealpi Vicentine durante la Prima Guerra Mondiale. Dopo la guerra è stato restaurato e valorizzato diventando un museo.
Assieme agli altri forti italiani sull'altopiano dei 7 comuni come Forte Verena e Forte Campolongo, era contrapposto ai forti sugli altipiani trentini tra cui Forte Belvedere e Forte Cherle i più potenti.
Con un biglietto di 5 euro si può visitare l'interno e gli spazi esterni dove sono presenti diverse spiegazioni. Nella parte più alta ci sono delle panchine con tavoli dove si può consumare il pranzo al sacco, altrimenti c'è un bar con ristorazione all'ingresso.
La visita mi è piaciuta molto, in totale siamo stati un'ora per vedere tutto, incluso i tunnel e le parti interne.
RIENTRO SUL MONTE CENGIO:
Visitato il forte è il momento di tornare alla macchina.
Per il rientro seguiamo sempre la stradina asfaltata. Non prendiamo sulla destra il sentiero da dove siamo venuti prima (nei pressi dei ruderi della caserma dei carabinieri), ma proseguiamo ancora un po' fino al Passo della Sgreva.
In questo punto:
.. si vedono le indicazioni che invitano a svoltare a destra per il Monte Cengio e seguiamo fedelmente questa stradina sterrata che conduce al Piazzale del Granatieri.
Per tornare alla macchina percorriamo nuovamente il sentiero con le gallerie (si potrebbe seguire la strada asfaltata ma non avrebbe senso) e arriviamo al parcheggio Principi di Piemonte contenti di aver concluso una bella escursione, ricca di storia e panorami mozzafiato.
VEDI ANCHE:
Sicurezza e pericoli in montagna
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This is great! Thank you so much for sharing.
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Che bella escursione !!
RispondiEliminasi davvero :))
Eliminaun posto fantastico ricco di storia!
RispondiEliminaGrazie!
Eliminadavvero una magnifica escursione in un posto altrettanto stupendo Andre
RispondiEliminabuon mercoledì, un abbraccio
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Grazie!
Eliminadavvero un bel giro! complimenti per le foto
RispondiElimina:))
EliminaCiao Andrea è possibile avere una traccia gpx di questo percorso? GRAZIE!
RispondiEliminaciao è a fine post
EliminaBellissima escursione e traccia precisa. Al ritorno da Forte Cotbin, peró, abbiamo preso per Malga Roccolo da dove poi si ritorna al Piazzale Principe di Piemonte.... tanto per non rifare la medesima strada!
RispondiEliminaGrazie mille per il percorso suggerito. L’abbiamo fatto oggi e la traccia è perfetta e scrupolosa in ogni dettaglio. Impossibile sbagliare!!! Percorso fantastico per i panorami e molto suggestivo.
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