Il forte di Campolongo e la caverna carsica del Sieson sono due delle mete escursionistiche che si possono raggiungere in breve tempo, 1H25 di cammino e 220 metri di dislivvello, dal rifugio Campolongo.
Arrivare al rifugio Campolongo è molto facile: poco prima di Rotzo si prende sulla destra una stradina che sale a tornanti in direzione Monte Verena e, circa a metà del percorso, si svolta a sinistra (indicazioni) su comoda strada asfaltata che in pochi minuti conduce al parcheggio del rifugio.
SI PARTE DAL RIFUGIO CAMPOLONGO
Sistemato zaino e scarponi, prendiamo il sentiero che parte vicino al parcheggio, di fronte al rifugio Campolongo, e attraversiamo il pianeggiante pascolo.
interno Forte di Campolongo |
rifugio Campolongo |
Saliamo poi per comodo sentiero nel bosco di abete rosso e raggiungiamo una zona ricca di rocce affioranti nella quale è stato recentemente individuato un sito archeologico del paleolitico superiore.
CAVERNA SIESON
Attraversiamo la zona rocciosa e arriviamo alla Caverna del Sieson (circa 15 minuti).
E' stata davvero una bella sorpresa perchè non mi aspettavo di trovare un luogo così suggestivo.
Si tratta di una delle cavità carsiche più interessanti dell'Altopiano dei Sette Comuni. Si trova ad una quota di 1580 metri, ha una profondità di 96 metri ed un notevole sviluppo spaziale. Il ghiaccio che si trovava sempre sul fondo della grotta, ha registrato negli ultimi anni una notevole riduzione a causa dell'innalzamento delle temperature. Nella parte più bassa un laghetto ne raccoglie le acque di fusione.
FORTE CAMPOLONGO
Dalla voragine seguiamo il sentiero che sale in circa 30 minuti, attraverso affioramenti di roccia, piccole doline e resti di gallerie, alla stradina che conduce poi in pochi minuti al Forte Campolongo.
Per accedere al forte bisogna attraversare una breve galleria. Poi ci si trova all'interno del cortile.
Costruito tra gli anni 1908 e 1912 sulla cima dell'omonimo monte a quota 1720, si trova a strapiombo sulla Val d'Astico, sul ciglio occidentale dell'altopiano.
Forte
Campolongo partecipò attivamente alle operazioni belliche nelle
prime settimane del conflitto, prima di subire danni provocati dai
mortai austroungarici durante la Straxepedition, la spedizione
punitiva austriaca che aveva lo scopo di sfondare sull'altopiano e
raggiungere la pianura veneta, ma che si fermò sul Monte Cengio.
Per i forti austriaci, invece, leggete il mio post sui Forti sugli AltipianiTrentini e quello su Forte Belvedere Lavarone, che si fregiava del motto “Per Trento basto io”.
Dopo un lungo restauro, Forte Campolongo ora è accessibile alla visita e si possono visitare liberamente gli interni dove diversi pannelli esplicativi guidano il percorso.
Purtroppo
oggi le nuvole basse impediscono di ammirare il panorama. Sarà per una
prossima volta 😆
SENTIERO 810
Dal forte scendiamo per un centinaio di metri lungo la stradina fatta all'andata e , invece di prendere il sentiero sulla sinistra che conduce alla cavità Sieson, continuiamo dritti sulla strada sterrata lungo il sentiero 810 per poi seguire le indicazioni per il rifugio Campolongo (circa 30 minuti di discesa).
Lungo la strada del rientro, se vi avanza tempo, potete fare una sosta al laghetto di Roana, molto suggestivo in autunno, oppure fare una passeggiata per il centro di Asiago o Gallio.
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