Tra i vari
itinerari invernali con le ciaspole che si possono fare
ai piedi del monte Pelmo, sulle Dolomiti Bellunesi, quelle in
zona Selva di Cadore Val Fiorentina, sono tra i più belli e
panoramici di tutta l'area dolomitica.
Con il post
di oggi volevo presentarvi tre escursioni con le ciaspole da
fare in Val Fiorentina, tutte semplici e dai panorami imbattibili.
la chiesetta di Santa Fosca con sullo sfondo il monte Pelmo |
Durante
questi due giorni in Agordino soggiorno presso l'hotel Garni La
Stua, un piccolo hotel di charme di categoria tre stelle, situato
nella località di Santa Fosca e dal tipico fascino e genuinità
degli hotels di montagna. Al mio arrivo incontro Mirko, è lui
che gestisce l'hotel assieme alla famiglia e che mi dà tutte le
dritte e consigli per organizzare al meglio il mio weekend ai piedi
del monte Pelmo. Le camere sono in totale 12; tutte hanno in
comune il calore delle case di montagna, semplici, tradizionali con
ambienti accoglienti in una posizione privilegiata.
l'hotel garnì La Stua |
In effetti,
già la vista dalla camera del Garnì La Stua promette molto
bene: un panorama immacolato e vette innevate che spaziano dal
Pelmo alla Marmolada!
camera con vista |
Preparati
guanti, giacca e ciaspole, sono pronto a scoprire le Dolomiti
Bellunesi lontano dalle piste da sci, a pieno contatto con la natura,
nei silenzi dei boschi delle Dolomiti. Il mio primo itinerario
mi porta a:
MALGA
PIEN DE VACIA E PIERA DELL'AUTA
Dal Garnì
La Stua seguo la stradina che conduce alla piccola frazione di
L'Andria, qui faccio una breve sosta per ammirare questo antico
abitato con un vecchio mulino e, all'altezza della curva, sulla
destra, prendo una stradina che conduce alla malga Pien de Vacia.
Le indicazioni indicano anche Mondeval, le seguo e dopo pochi metri
entro nel bosco. E' arrivato il momento di mettere le ciaspole!
si parte con la prima ciaspolata |
In salita
proseguo immerso in un mondo di bianco dal fascino unico. Arrivato
alla malga il panorama si apre all'improvviso e si inizia ad
ammirare il monte Pelmo in tutta la sua bellezza. Tempo per le foto e
via di nuovo in marcia, ora con una salita più dolce, circondato da
panorami unici, con ogni tanto le vette dolomitiche che escono dagli
alberi come ad avvisarti della loro presenza.
malga Pien de Vacia |
ai piedi del Pelmo |
In circa un'ora e venti minuti arrivo a Piera dell'Auta: qui il sentiero fa una svolta a destra, passa un ponte con vicino una centrale idroelettrica e inizia a scendere con larghi tornanti fino ad arrivare presso la zona area pic nic all'altezza della strada che conduce al Passo Staulanza, nei pressi della pista da sci di fondo.
a Piera dell'Auta |
vista verso il Civetta |
arrivato nel fondovalle |
Da qui seguo
un sentiero nel bosco che conduce a Pescul e poi continuo
lungo la strada fino a Santa Fosca. Qui merita fare una sosta per
ammirare la piccola chiesetta, uno dei gioielli nascosti più
belli del Veneto e con una vista straordinaria.
Scheda
tecnica:
Santa Fosca
– loc. Piera dell'Auta 1H20
loc. Piera
dell'Auta – Santa Fosca 1H15
Dislivello:
335 metri
Essendo un
garni, l'hotel La Stua offre camera e prima colazione, per cena,
invece, si ha la possibilità di usufruire di un buono sconto per
uno dei ristoranti tipici della zona.
Al mattino,
invece, sveglia presto e subito una ricca prima colazione con pane, succhi
di frutta freschi, yogurt di malga, affettati, brioches calde,
marmellate, oltre a tè, caffè e cappuccino, che qui è fatto con
particolare attenzione. Ottima base per attività all'aria aperta
come ciaspole, sci di fondo, alpinismo e pattinaggi, il tutto in una
sala dal classico sapore alpino dalla quale si può ammirare tutto il
panorama innevato stando accanto alla stube.
prima colazione dallo charme alpino |
RIFUGIO
CITTA' DI FIUME
Questa è
l'escursione invernale più conosciuta della zona, complice
soprattutto la presenza del rifugio facilmente raggiungibile e aperto
anche in inverno.
in partenza verso il rifugio Città di Fiume |
Lascio la
macchina nel parcheggio situato vicino ad un tornante lungo la
strada per il Passo Staulanza e inizio a seguire il sentiero
battuto, con segnaletica, che sale senza particolari difficoltà
al rifugio città di Fiume.
sempre frequentatissimo |
Se volte pranzare qui vi conviene
telefonare in anticipo: il rifugio è quasi sempre pieno :((
Persa la
speranza di trovare un posto libero ritorno alla macchina
completando un giro ad anello: mi lascio alle spalle il rifugio
città di Fiume e seguo un sentiero battuto (assenza di
segnaletica) scendendo nel bosco con una vista impressionante sulle
pareti del Pelmo ( se non trovate la traccia del percorso chiedete info al rifugio).
completando il giro ad anello |
ammirando il Pelmo |
Dopo poco
tempo mi ritrovo nel sentiero dell'andata e ritorno così al
punto di partenza.
NB: Volendo
si può tornare lungo il sentiero dell'andata.
Scheda
tecnica:
Parcheggio –
Rifugio Città di Fiume, 45 minuti
Rifugio
Fiume, sentiero nel bosco 472 (solo un tratto), parcheggio, 1 ora
Dislivello:
300 metri
RIFUGIO
FERTAZZA
Una vecchia
conoscenza ;) Ero già stato qui in novembre per ammirare i colori
dell'autunno sul monte Fertazza e devo ammettere che anche in inverno ha un suo
perchè.
ciaspolata verso il rifugio Fertazza |
Punto di
partenza sono gli impianti di risalita di Pescul; da qui si
prende un sentiero, verso la fine del piazzale, che sale
costantemente nel bosco per quasi tutta la durata
dell'itinerario. A differenza delle altre due escursioni, qui si
ammira meno panorama ma, se si trova una giornata con molta neve,
allora la scenografia è davvero unica, direi quasi natalizia :))
atmosfera magica |
Seguite sempre i cartelli con le indicazioni Rifugio Fertazza e
non prendete deviazioni o altri sentieri laterali. Giunti al rifugio
Fertazza si aprirà una bellissima vista sul monte Pelmo,
peccato oggi un po' coperto dalle nuvole, ma ugualmente suggestivo.
rifugio Fertazza |
un itinerario quasi sempre nel bosco |
NB. Volendo,
prima di arrivare al rifugio Fertazza, si può prendere una deviazione che si intrufola nel bosco e sale al rifugio Belvedere. Io
l'avevo fatto in autunno e vi assicuro che la vista è spettacolare.
Il
ritorno lo effettuo lungo lo stesso percorso.
Scheda
tecnica:
Pescul –
rifugio Fertazza 1H50
Dislivello
metri 428
Una piccola
pausa sulla strada del rientro per ammirare il tramonto su Selva
di Cadore e monte Pelmo ed eccomi di nuovo al Garni La Stua.
tramonto a Selva di Cadore |
Ad
attendermi c'è l'amore per il territorio che i proprietari
trasmettono a fior di pelle e che si avverte in ogni spazio: una
piccola casa di montagna per una vacanza genuina, lontano dai
centri benessere e località alla moda, scoprendo antichi valori e
tradizioni nel cuore delle Dolomiti.
Informazioni Utili:
Informazioni Utili:
Hotel Garni La Stua
Via dei Denever, 23
32020 Selva di Cadore (BL)
Tel. 0437. 521238
Email: lastua@dolomiti.com
Sito Web: Hotel Garni La Stua Selva di Cadore
ALTRE COSE DA FARE IN AGORDINO:
Via dei Denever, 23
32020 Selva di Cadore (BL)
Tel. 0437. 521238
Email: lastua@dolomiti.com
Sito Web: Hotel Garni La Stua Selva di Cadore
ALTRE COSE DA FARE IN AGORDINO:
Ci hai fatto venire voglia di andare :)
RispondiEliminaeheh davvero bellissimo, merita :)
EliminaMa che bel posto,beato te che hai la possibilità di vedere queste meraviglie e grazie di condividerle con noi, almeno virtualmente li godiamo anche noi !
RispondiEliminagrazie 1000!
Eliminale ciaspole sono tue?
RispondiEliminasi si :)) alla fine le ho prese
Eliminache meraviglia!!!! oh mamma quanta neve !!! un posto stupendo, davvero!!!
RispondiEliminaa presto e buona serata
grazie!!
EliminaCiao,quindi consigli di prenotare per pranzare al città di Fiume?altra domanda,quanto é il tempo totale per salire al Belvedere da Pescul?
RispondiEliminaGrazie
se trovi posto al Città di Fiume sì :) io ero sceso poi al parcheggio e in macchina sono andato al rifugio Staulanza, ottima cucina :) Per il Belvedere sono circa 2 ore a piedi
EliminaIn Agordino?? L'agordino è da tutt'altra parte...
RispondiEliminae invece fa proprio parte dell'Agordino :)
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