L'escursione al Monte Mondeval Corvo Alto e al laghetto delle Baste, con partenza da Selva di Cadore - Santa Fosca, in Val Fiorentina, è senza dubbio una delle mie preferite nelle Dolomiti Bellunesi.
Ho avuto il piacere di rifarla la domenica di Ferragosto, trovando pochissime persone lungo il sentiero, poiché è molto più comune raggiungere il Mondeval da Passo Giau.
Si tratta di una camminata che può essere divisa in due: fino al laghetto delle Baste sono 12 km, 650 metri di dislivello e 4H30 di cammino, se si vuole raggiungere anche il Monte Mondeval, sono in totale 14 km, 740 metri di dislivello e 6 ore.
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Questa escursione è tra le più gettonate sia nei miei programmi di gruppo che per uscite individuali su richiesta. Se ti piacerebbe scoprirla insieme a me (sono guida certificata AIGAE) o esplorare altre delle tante escursioni presenti sul mio blog, mandami pure una mail a andreapizzato76@gmail.com per ricevere maggiori info!
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SI PARTE DA MALGA PIAN DE VACIA
Il punto di partenza del mio itinerario è Malga Pian de Vacia, facilmente raggiungibile in pochi minuti di auto da Santa Fosca.
Qui parcheggio e inizio la mia escursione verso il Mondeval, dirigendomi prima al laghetto delle Baste e poi proseguendo verso il Monte Mondeval e il Corvo Alto
Da malga Pian de Vacia seguo la strada asfaltata che conduce in maniera semi pianeggiante, alla località di Piera de l'Auta.
PIERA DE L'AUTA
Poco prima del ponte, qui:
...prendo il sentiero 456 a sinistra che si avvicina al bosco, passando subito accanto alla Piera de l'Autà (pietra dell'altare, cartelli con la descrizione della leggenda).
Mi immergo nel bosco, supero un baito nel prato, e poi arrivo al torrente.
Lo attraverso su “ponticello” di legno e inizio ora la parte più ripida.
Il sentierino sale verso la parte alta regalando viste via via sempre più panoramiche su Pelmo e Civetta.
MONDEVAL
Raggiungo la segnaletica del Mondeval de Sora e continuo dritto seguendo le indicazioni per il sito archeologico Mondeval.
Qui scollino nel magico mondo di Mondeval e ammiro le prime vedute sui Lastioi de Formin.
Supero un piccolo ruscello e arrivo al luogo di sepoltura del famoso uomo di Mondeval, attraversando prima una zona circondata da aconiti, i fiori più velenosi delle Alpi.
SEPOLTURA UOMO DI MONDEVAL
Il sito altro non è che un gigantesco masso dove un cacciatore mesolitico vissuto 7500 anni fa venne trovato nel 1987.
La scoperta fu di portata mondiale, sia per il fatto che lo scheletro e il ricco corredo funebre erano in uno stato di ottima conservazione ma anche perchè fino a quel tempo non si era a conoscenza che i cacciatori mesolitici frequentassero l'alta montagna. Il masso erratico dove è stata ritrovata la sepoltura presumibilmente fungeva da capanno e riparo per i periodi di caccia.
Fino a pochi anni non c'è nessun cartello a spiegare la sua storia (c'è un cartello all'inizio del sentiero), ora ne hanno messo uno, ma illeggibile perchè c'è la recinzione metri prima.
Insomma, tutto un altro marketing rispetto alla mummia Ötzi a Bolzano.
LAGHETTO DELLE BASTE
Dal luogo di sepoltura dell'uomo di Mondeval continuo la mia escursione passando accanto alla vicina malga che si vede bene in alto a sinistra.
Qui seguo sempre la traccia del sentiero che volge poi verso destra e continuo dritto fino ad arrivare al laghetto delle Baste, uno dei laghi più belli delle Dolomiti.
Guardate che spettacolo:
L'ora migliore per ammirare questo spettacolo è dalle 14 in poi (in estate), quando il Pelmo non è più in ombra e regala viste uniche delle sue pareti baciate dal sole.
Calcolate 2H15 per arrivare fino a
qui dal parcheggio.
Fatte le foto di rito mi rimetto in marcia e punto alla salita del Monte Mondeval Corvo Alto.
Lo si vede benissimo dal laghetto.
MONTE MONDEVAL CORVO ALTO
Seguo il sentiero che si avvicina alla cima, inizialmente con una dolce salita e poi con un ultimo tratto ripido.
Arrivato alla croce di vetta, sono premiato con una vista spettacolare sulle cime dell'Agordino, tra cui il Pelmo, il Civetta, la Marmolada con la Val Pettorina e le Pale di San Martino.
Dal laghetto delle Baste calcolate mezz'ora.
Questo sarebbe il posto ideale per fare la pausa pranzo, ma trovo la cima invasa da mosche, pertanto scendo di quota è mi fermo in una zona rocciosa dove sedermi e ammirare la vista sul laghetto delle Baste.
RIENTRO SULLO STESSO SENTIERO
Riposato per bene, rientro al parcheggio di Malga Pian de Vacia seguendo lo stesso sentiero dell'andata, abbreviando di molto i tempi della camminata.
Alla malga ho fatto una sosta per il classico yogurt con frutti di bosco, ma sono rimasto un po' deluso rispetto agli anni passati, quando era decisamente migliore.
Pazienza, speriamo che la prossima volta sia più soddisfacente! 😂
VEDI ANCHE:
Ciao, Andrea! Potresti darmi tempi, lunghezza del percorso e dislivello complessivo di questa escursione? Grazie!
RispondiEliminac’è tutto sulla mappa a fine post, puoi anche scaricarla e stamparla
EliminaMasso eretico... immagino la scomunica🤔
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