Uno dei modi più suggestivi per raggiungere il santuario di San Romedio è lungo il sentiero nella roccia che parte da Sanzeno.
Si tratta di una facile camminata di 8 km e 550 metri di dislivello, immersi in uno scenario unico e selvaggio, tra i più belli della Val di Non e del Trentino.
La Val di Non è una valle ricca di canyon, ma anche di sentieri della roggia ( qui chiamati sentieri Lezi) utilizzati per l'agricoltura, infatti, il sentiero nella roccia di San Romedio è uno di questi.
SI PARTE DA SANZENO
Io
ho parcheggiato in centro paese, nei pressi del campo da calcio, e poi ho proseguito a piedi.
Dalla piazza
con la fontana si vedono le prime indicazioni per la passeggiata di San Romedio e da qui si va
sempre dritto seguendo il versante della montagna.
NB.
Per i più pigri è presente un servizio navetta che conduce ai piedi
del santuario, mentre, con la macchina si può arrivare solo nelle
giornate di bassa stagione.
Dopo
una larga curva a destra l'ambiente cambia completamente e si fa più
selvaggio: si lascia la vegetazione e si entra in un ambiente di
roccia.
Qui inizia il sentiero nella roccia, a volte molto
stretto e piuttosto basso, percorribile da tutti, anche famiglie; sempre
protetto da un parapetto ligneo.
Il
sentiero nella roccia di San Romedio segue il corso di un antico
canale ottocentesco che trasportava l'acqua del Rio Romedio alle
assetate campagne di Sanzeno.
Siamo in una cengia orizzontale che
taglia a mezza costa il Dosso di Busen, antico castelliere retico i
cui ritrovamenti archeologici, depositati nel vicino Museo Retico, ci
fanno conoscere questa civiltà composta da innumerevoli tribù che
dalla val Camonica ai confini con i paleoveneti, dall'Adige all'Inn
segnavano il territorio alpino.
Una
passeggiata aerea che permette di entrare in contatto con una parte
della Val di Non, la sponda orientale, al cospetto di uno dei più
importanti centri religiosi “periferici” del Trentino, a partire
dall'antichità fino al medioevo passando per la prima
cristianizzazione.
Infatti, non è lontano il luogo, il villaggio di
Sanzeno, in cui si compì l'uccisione dei martiri anauniensi,
provenienti dalla Cappadocia. Attorno a questi luoghi proliferava un
vero e proprio panteon religioso pagano. Si pregavano Gioe e Minerva.
Priapo e Fauno e l'immancabile dio Mitra.
SANTUARIO DI SAN ROMEDIO
Il
tragitto dura circa un'ora e conduce ai piedi di San Romedio.
Da qui,
una breve salita su una gradinata, o su strada asfaltata, arriva
all'ingresso di questo piccolo gioiello architettonico, costituito
da più chiese e cappelle, collegate tra loro da una ripida scala
di 131 scalini.
Nella suggestiva Cappella Maggiore possiamo ancora
vedere le reliquie del “Santo con l'orso al guinzaglio”.
LEGGENDA
Orso
al guinzaglio! Ebbene si. Siamo in un posto di leggende che si
perdono nella notte dei tempi.
Romedio,
il pellegrino che cavalcò, diretto a Trento per incontrare il
vescovo San Vigilio, l'orso che ebbe la sfortuna di mangiarsi il suo
cavallo, accolto con feste e acclamazione ad ogni villaggio
attraverso cui transitava, richiama ancor oggi migliaia di persone
che si inerpicano lungo la scalinata per raggiungere il luogo dove il
santo usava dormire.
Quando
morirò, disse a San Vigilio, la campanella della tua chiesa, qui a
Trento, suonerà a festa. E così avvenne, la piccola campana eretta
in cima al campanile che ancora oggi porta il suo nome, iniziò a
suonare. Il Vescovo si precipitò nell'orrido eremitaggio del santo,
raccogliendo le sue ultime preghiere e i suoi sospiri.
Gli
storici affermano che San Romedio visse attorno all'anno Mille e
quindi non era coevo a San Vigilio. Ma ogni leggenda, ogni
narrazione, ogni racconto, conduce ai tempi della cristianizzazione
delle terre trentine, ed è bello pensare che San Romedio, il santo
protettore degli orsi, faccia sentire la sua voce a difesa degli
animali più simili a noi.
Ecco
allora che legata a questa leggenda, troviamo all'esterno del
santuario, un'area faunistica in cui vive in semilibertà un
orso, vera mascotte di tutti i bambini.
RIENTRO A SANZENO
Piccolo consiglio: se volete fare belle foto al santuario, salite nel vicino cimitero, da qui si ha la vista più bella su San Romedio!
Il ritorno lo si può effettuare seguendo il sentiero nella roccia, oppure, lungo la stradina asfaltata, circondati da altissime pareti!
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Una passeggiata in un sentiero come questo e ritorni in pace con il mondo. Paesaggi che sono una coccola per l'anima. Buona giornata
RispondiEliminagrazie!!
EliminaSpettacolo! Anche questo l'ho segnato! Assolutamente da vedere, grazie!
RispondiEliminaGrazie Andrea per i consigli, sempre utilissimi! Domani sarò a San Romedio e pensavo proprio di percorrere questo sentiero :)
RispondiEliminagrazie mille! ti piacerà!
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