L'escursione al rifugio Segantini con il vicino lago Nero, in Val Nambrone, è una delle escursioni più suggestive, panoramiche e autentiche da fare nei dintorni di Madonna di Campiglio e Pinzolo.
Abbiamo avuto il piacere di effettuare questa camminata in compagnia delle guide alpine di Pinzolo, un'escursione di circa 4-5 ore e 600 metri di dislivello, accompagnati da una guida esperta che ci ha "illuminato" su tutti i segreti, storia, flora e fauna presenti attorno a queste montagne.
Ma vediamo le cose con ordine.
SI PARTE DALLA VAL NAMBRONE
Punto di ritrovo con la nostra guida Nicola è il rifugio Nembrone. Da qui risaliamo in auto tutta la Val Nambrone e, ad un bivio, andiamo a sinistra fino al parcheggio nei pressi di Malga Vallina d'Amola (siccome la strada è un po' dissestata vi consiglio di parcheggiare poco prima della malga).
Prima meta: rifugio Segantini!
Nei pressi della malga troviamo una deviazione con due sentieri: entrambi i sentieri conducono al rifugio Segantini.
Noi decidiamo di effettuare quello meno frequentato, il 311B sentiero Mattasoglio che risale tutta la valle costeggiando il torrente, anzi i torrenti. Infatti, non vi ho detto che qui siamo nella parte dell'Adamello del Parco Adamello Brenta, una zona, a differenza delle Dolomiti di Brenta, ricca di acque, cascatelle, laghetti e rocce granitiche.
Seguiamo fedelmente la nostra guida e arriviamo nella parte più alta della valle. Da quassù si domina già tutto il tratto percorso e si possono vedere le prime visuali delle Dolomiti!
Il sentiero ora svolta a destra e scollina nell'altro versante della valle. Da qui abbiamo in vista il rifugio Segantini!
Lo raggiungiamo passando tra laghetti, torrenti e rocce. Camminare tra grandi rocce e massi non mi ha dato fastidio, anzi, ho trovato questo terreno molto più sicuro e stabile rispetto ai sassolini insidiosi delle Dolomiti. La segnaletica è quasi sempre tra le rocce e bisogna fare attenzone a non perderla.
RIFUGIO SEGANTINI
Al
rifugio Segantini facciamo la sosta per il pranzo. E cosa potevo
ordinare? Beh il menu è davvero invitante e ricco di piatti tipici.
Alla fine ho scelto spaetzle e strudel di mele. Davvero ottimo!
Riprese le energie ci rimettiamo in marcia e puntiamo alla nostra prossima meta: il lago Nero.
Subito dopo il rifugio superiamo un piccolo ponte sospeso e iniziamo a salire ripidamente tra rocce e massi per poi seguire , quasi in piano, l'andamento del versante della montagna.
Arrivati alla Bocchetta de l'Om iniziamo la nostra discesa vero il lago Nero. Dall'alto vediamo anche i laghi di Cornisello che non bisogna raggiungere perchè altrimenti si andrebbe fuori percorso.
La quantità di neve presente lungo il tragitto rende davvero difficile l'orientamento. La segnaletica non si vede e per fortuna è presente Nicola, la nostra guida, che sa la direzione da prendere.
LAGO NERO
Ritrovato il sentiero raggiungiamo il lago Nero. Cosa dire? Un piccolo gioiello tra le rocce dove le Dolomiti di Brenta si rispecchiano. Purtroppo non siamo stati molto fortunati con il meteo, ma spero che le foto qui sotto possano dare ugualmente giustizia a tanta bellezza.
Al tramonto deve essere assolutamente spettacolare!
RIFUGIO CORNISELLO
Fatte
le foto di rito ci rimettiamo in cammino e arriviamo al vicino
rifugio Cornisello. Qui facciamo una sosta per una birra rinfrescante!
Ormai siamo quasi alla fine di questa camminata alla scoperta del rifugio Segantini e lago Nero. Per chiudere l'anello seguiamo la strada asfaltata e, al bivio di questa mattina, prendiamo la direzione Malga Vallina d'Amola dove abbiamo lasciato la macchina.
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