San Sebastiano di Folgaria è uno dei villaggi più suggestivi e caratteristici dell'Alpe Cimbra.
Quello che mi piace di più di questo paese è la sua posizione: a dominio sull'alta Valle dell'Astico, con vista sui villaggi cimbri e boschi.
San
Sebastiano è un paese molto piccolo, non aspettatevi negozi, vetrine
firmate e hotel di lusso. Qui si viene per vivere una vacanza ancora
autentica, a ritmo lento, a contatto con la natura.
Situato ad un altitudine dei 1280 metri sul livello del mare, anticamente era noto come Ronchi, mentre per i coloni tedesco-cimbri era Kanrechnar.
La chiesa (1904) è dedicata a San Sebastiano, da cui il nome del paese. Per secoli i pastori locali hanno condotto le loro greggi di pecore a svernare nelle campagne di Verona e Mantova.
FONTANA
In centro paese troviamo l'antica fontana testimone e custode su quelli che dovevano essere i rapporti tra le persone nelle piccole comunità.
Un tempo non molto lontano la sua acqua era portata nelle case con secchi dondolanti sul “bazilon”.
Gli altipiani cimbri di Folgaria, Lavarone e Luserna sono geologicammente costituiti da una roccia calcarea.
L'acqua penetra e si disperde facilmente nel terreno, l'ingegno dell'uomo e la sua saggezza lo hanno portato ad incanalare le preziose risorse idriche convogliandole nelle fontane, veri serbatoi di acqua.
Originariamente tutte le fontane erano incavate nella pietra, successivamente, molte, vennero sostituite da quelle in cemento.
Nei dintorni si San Sebastiano di Folgaria mete di passeggiate sono i villaggi di Tezzeli e Perprùneri, la segheria idraulica dei Mein, il torrente Astico, San Fermo il “villaggio scomparso” e Forte Cherle ( scopri anche tutti i forti degli altipiani cimbri), sull'omonima altura.
PASSEGGIATA
Un ruolo importante hanno naturalmente svolto il torrente Astico e i ruscelli che solcano i versanti della valle.
Una bella passeggiata da fara da San Sebastiano è quella che segue il Sentiero dell'Acqua fino a Carbonare.
Dal centro paese si scende verso la strada provinciale e si attraversa Bisen ( i prati sottostanti San Sebastiano) e, superato il ponticello sul torrente, si prosegue nel bosco a Tèzzeli, il villaggio che i cimbri chiamavano Kan Tetschla.
Da qui si scende rapidamente al torrente Astico per scoprire la calchera, la segheria idraulica dei Mein e il "villaggio fantasma" di San Fermo.
Si lascia la stradina e si svolta a sinistra immergendosi nel bosco fino al mulino di Cueli. Da qui si inizia a camminare lungo il sentiero dell'Acqua fino a Carbonare.
Rientro a San Sebastiano per la frazione di Morganti.
Calcolate circa 3 ore e 250 metri di dislivello per questa passeggiata
suggestiva tra bosco e ruscelli. Qui sotto vi lascio la mappa e la traccia da seguire:
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