L'escursione al Lago di Antermoia è una delle camminate più conosciute da fare in Val di Fassa.
Ci sono diversi modi per arrivare al lago: con il post di oggi sul blog vi propongo il giro ad anello del Lago di Antermoia, fatto pochi giorni fa, partendo direttamente a piedi da Campitello di Fassa.
Si tratta di un'escursione, lunga, di circa 21 km, 1100 metri di dislivello e della durata di 6/7 ore. Ci sono, comunque, delle alternative per accorciare il giro e renderlo più breve. A fine post vi metto tutte le info.
Ma vediamo le cose con ordine!
Inizio la mia giornata dalla prima colazione dell'hotel Catinaccio di Vigo di Fassa (info: https://www.hotelcatinaccio.com), un ottimo hotel a conduzione familiare, in tipico stile alpino con interni di charme e camere tradizionali con vista sulle montagne.
Una prima colazione servita in un ricco buffet dove si può trovare di tutto per cominciare una giornata con il piede giusto e partire poi per i sentieri innevati della Val di Fassa.
Si spazia dal dolce con torte fatte in casa, marmellate, miele, pane, croissant e muffins, al salato, con affettati, formaggi e uova strapazzate preparate al momento.
Insomma,
si può tranquillamente saltare anche il pranzo! Alla reception, inoltre, mi hanno dato tutti i consigli su come preparare il giro e i sentieri da prendere, incluso anche la card per i trasporti nel caso scegliessi l'opzione rientro in bus.
SI PARTE DA CAMPITELLO DI FASSA
Fatta la prima colazione, parto alla volta di Campitello di Fassa, mt 1440. Qui parcheggio nei pressi della funivia e raggiungo il centro paese nei pressi del torrente.
Dopo
il ponte prendo a destra il sentiero della Via Crucis che conduce in ripida
salita all'abitato di Pian, una frazione caratteristica, ricca di
fienili e case tipiche con una vista suggestiva su Campitello di Fassa.
Raggiunta la strada, svolto a sinistra e mi incammino nella stradina forestale che conduce in Val Duron.
All'altezza del ponte, svolto a destra e, presso Baita Fraines, seguo le indicazioni per i pedoni che invitano ad abbandonare la strada percorsa dalle navette e proseguire in salita a sinistra nel bosco.
RIFUGIO MICHELUZZI
Forse
questo è stato un errore: il sentiero per i pedoni sale a tornanti nel bosco
per poi scendere al rifugio Micheluzzi, mt 1850.
Avendo già fatto questo
itinerario in inverno sulla strada principale ( vedi: con
le ciaspole in Val d Duron), mi è sembrato molto più lungo. In
un'escursione così impegnativa, come quella al lago di Antermoia, è bene
evitare perdere tempo così.
VAL DURON
Giunto al rifugio Micheluzzi, continuo la mia escursione inoltrandomi nella bellissima Val Duron.
La salita qui è davvero minima, passo Baita Lino Brach e proseguo fino a raggiungere il sentiero 578 per il lago di Antermoia!
Ora inizia la vera salita!
All'inizio
il sentiero sale tra boschi e prati, prende sempre più di quota fino
a raggiungere il Passo delle Ciaregole, mt 2168.
Qui
svolto a destra e affronto un breve tratto pianeggiante (perfetto per prendere fiato) avvicinandomi
sempre di più alle impressionanti pareti dolomitiche del Catinaccio.
La segnaletica è sempre ottima, quando non ci sono i cartelli bisogna cercare le tracce del CAI tra le rocce.
Passo accanto ai cartelli che indicano la discesa per Mazzin (faremo dopo) e inizio a salire verso il Passo di Dona inoltrandomi sempre di più in uno scenario dolomitico!
Via via che si prende quota il panorama diventa sempre più ampio, ammirando in lontananza il Sella, Sassolungo e Marmolada.
Ancora un ultimo sforzo in salita, su sentiero che prosegue a zig zag, ed eccomi al passo a metri 2516. Guardate che meraviglia!!
Siamo nel regno di Re Laurino con il suo giardino di rose. Se non conoscete la leggenda, scopritela nel mio blog QUI.
LAGO DI ANTERMOIA
In lontananza si vede il rifugio Antermoia, mt 2500, e un piccolo pezzo del lago. La meta ormai è in vista!
In lieve discesa raggiungo il rifugio e svolto a destra per arrivare al lago, di sicuro uno dei laghi più belli delle Dolomiti.
Spero le foto qui sotto possano dare giustizia a tanta bellezza.
Io ho impiegato 2H40 da Campitello, ma calcolate 3/4 ore per arrivare ( a seconda del proprio passo)
Qui consumo il mio pranzo a sacco, poi un po' di riposo per riempirmi gli occhi di tanta bellezza, e inizio il rientro di questo giro ad anello del lago di Antermoia.
RIENTRO A CAMPITELLO
Ritorno per un tratto lungo il sentiero dell'andata via Passo de Dona, scendo per la parte dominata dalle pareti dolomitiche e poi, svolto a destra seguendo le indicazioni per Mazzin sentiero 580.
SENTIERO 577 VAL DE DONA
Attraverso pascoli e prati e raggiungo un bivio importantissimo!
A sinistra Val de Dona 577 a destra Val Udal 580, entrambi scendono a Mazzin.
Io prendo il 577 perchè meno ripido e più dolce, oltre ad avvicinarsi di più a Campitello.
Il
sentiero scende tra le vette della Val de Dona, una valle molto
suggestiva, ricca di tabià e baite e dove di trova anche il Rifugio
Dona, mt 2100.
Sempre in discesa mi avvicino sempre di più al fondovalle.
A questo punto:
.. svolto a sinistra e seguo le indicazioni per Campitello. Proseguo ora in ripida discesa passando accanto ad una grotta dove fuoriesce aria fredda ( una sensazione di sollievo in questa giornata calda) e svolto poi a sinistra seguendo le indicazioni per Fontanazzo Chiesa.
Mi avvicino sempre di più alle case del paese e raggiungo la strada statale.
Decido di rientrare a Campitello a piedi (volendo c'è la fermata bus vicino). Attraverso la strada e raggiungo la pista ciclabile su comodo ponte in legno ( mi raccomando, non seguite il sentiero nella sponda opposta del fiume perchè muore in un cancello davanti ad un camping).
Ancora
in cammino, questa volta in leggera salita, ed eccomi al parcheggio
di Campitello di Fassa, punto iniziale della mia escursione al lago
di Antermoia! Finisce dopo 6 ore questa bellissima escursione, immersa in uno degli scenari più belli delle Alpi!
Come accorciare il giro:
Se non vi va di fare una camminata così lunga potete prendere la navetta che da Campitello conduce al rifugio Micheluzzi (in genere c'è sempre coda per salire, costo € 10,00 anno 2023, si risparmia 1H15 di cammino) e, al ritorno, prendere il bus da Mazzin o Fontanazzo per Campitello.
RELAX IN HOTEL
Dopo
questa lunga camminata è stato bello tornare
presso l'hotel
Catinaccio
e godere del relax del centro benessere.
La nuovissima area wellness offre una grande vasca idromassaggio, sauna finlandese, bio sauna, bagno turco, doccia emozionale, angolo tisane e saletta relax al profumo di cirmolo.
Riposo che ho proseguito poi all'interno della mia camera, in tipico stile alpino, con molto legno, TV, bagno moderno con doccia, scelta di cuscini e una balcone che regala una vista sublime su Vigo di Fassa e le sue montagne.
Fiore all'occhiello dell'hotel Catinaccio è la cucina. In una sala elegante e tradizionale viene servita la mezza pensione con una cena che inizia sempre con un buffet di antipasti e insalate e prosegue con un menu a scelta di 3 portate dai sapori tradizionali.
Una volta alla settimana, cena ladina, con piatti tipici della valle.
Non
ultimo, la calda ospitalità della famiglia Giorgio Lorenz e di
tutto lo staff, un'ospitalità cordiale e familiare, dove mi sono
state date tutte le informazioni e consigli utili per organizzare la mia escursione al lago di Antermoia!
CONTATTI:
Hotel Catinaccio
Piazza Massar 12, Vigo di Fassa
Tel. 0462.764209
Email: info@hotelcatinaccio.com
Sito Web: Hotel Catinaccio
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La sezione dedicata alle escursioni TREKKING, al TRENTINO al mondo OUTDOOR e agli HOTEL per organizzare al meglio la tua vacanza
Affascinante; sarò all'alpe di Siusi (3° anno) e mi piacerebbe proprio fare questa escursione. Non amo, anche per chi è con me, sentieri esposti per cui non si capisce se effettivamente per questa escursione ve ne siano. L'anno scorso dal Compatsch sono andato all'alpe di Tires passando dal Molignon e non dalla forcella dei Denti di Terra Rossa e al Bolzano....non mi ci avventuro anche se mi affascinerebbe. GRAZIE
RispondiEliminadall'Alpe di Siusi non idea di come si possa arrivare al lago. Il sentiero che sale dalla Val Duron cmq è il più semplice rispetto a tutti gli altri
EliminaPerdonami, non era meglio tornare dallo stesso percorso dell’andata visto che il sentiero del ritorno è una discesa scoscesa pieno di sassi col rischio di cadere e non bello a livello paesaggistico? Si torna in corrispondenza di uno scarico…se lo dovessi rifare a ritorno ripasserei dalla stessa parte dell’andata.
RispondiEliminasinceramente a me è piaciuto di più il sentiero del ritorno: meno gente, selvaggio e panorami sulla valle.
EliminaScusami il servizio navetta che porta al rifugio Micheluzzi ha degli orari,bisogna prenotare?
RispondiEliminasì, ha degli orari e in estate c'è sempre coda. ti consiglio di contattare l'APT della Val di Fassa perchè ogni anno cambiano le modalità
EliminaCiao Andrea, sempre grazie per il tuoi dettagliati resoconti! In questo giro ti ricordi se ci sono tratti esposti? (soffro di vertigini)
RispondiEliminaCristina