Immersa nell'incantevole labirinto di calli e canali di Venezia, la Chiesa dei Frari si erge come un monumento di grandezza e spiritualità. Situata nel cuore del sestiere di San Polo, questa maestosa chiesa gotica è una delle più importanti della città, ricca di storia, arte e devozione.
Poco tempo fa ho avuto modo di visitare nuovamente questo gioiello e di fare qualche foto (le volte precedenti era vietato). Ecco allora che ho pensato di fare un post sul blog raccontando i diversi capolavori presenti, che sono tanti, anzi tantissimi.
Il costo d'ingresso è di € 7,00 ma ne valgono tutti, molto meglio di alcuni musei presenti in città dove in pochi minuti hai finito la visita.
Frari sono i frati minori francescani che intitolarono a Santa Maria Gloriosa questa basilica terminata nel 1428, altissima espressione del gotico veneziano - seppure priva di archi rampanti, pinnacoli, doccioni e altri elementi tipici del gotico internazionale, ha comunque un soffitto a volta molto alto e una pianta a croce latina con tre navate e un transetto.
Tutta in mattoni, altissima, luminosa, imponente, è intrisa della spiritualità evocata dalla figura di san Francesco.
COSA VEDERE
Tiziano, che l'amava più di tutte le altre, realizzò per essa due grandi opere.
La seconda opera è la rivoluzionaria Madonna di Ca' Pesaro (1526), che esalta le imprese del vescovo Jacopo Pesaro contro i turchi, ritraendone i componenti della famiglia; tra questi, risalta in basso a destra un ragazzino che guarda fuori dal quadro, portando lo spettatore dentro la scena, in un gioco visivo molto moderno per l'epoca.
Non mancano altre grandiose opere pittoriche come la Madonna in trono con Bambino e santi (1488), trittico di Giovanni Bellini, ubicata nella sacrestia e realizzata all'interno di una cornice intagliata e dorata, e la lunetta con Madonna con Bambino (1339) di un Paolo Veneziano intento ad affrancarsi dalla pittura bizantina.
Imperdibili poi la Madonna in Trono con Bambino del Vivarini e la Pala di San Marco sempre del Vivarini.
La chiesa vanta poi l'eloquente scultura in legno policromo San Giovanni Battista (1438) di Donatello, che introduce al neoclassicismo del monumento funebre a Tiziano progettato dal Canova e a quello del marmoreo mausoleo piramidale degli allievi di quest'ultimo, in origine destinato a Tiziano ma dove invece fu poi sepolto il cuore del grande scultore.
I due monumenti, che se ne stanno uno davanti all'altro celebrando due grandi maestri, vi rapiranno con la loro monumentalità, densità metafisica e simbologia del mistero della morte.
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