Il lago di Resia con il suo campanile
sommerso di Curon Venosta sono tra i simboli dell'Alto Adige ma
anche di tutte le Alpi. Durante il mio
soggiorno presso l'Hotel Matillhof, un ottimo hotel con spa in Val Venosta, ho avuto modo di
visitare questo angolo suggestivo che emana un
fascino romantico e leggendario.
Qui un tempo, infatti, si trovavano
tre laghi naturali. Oltre a quello di Resia c’erano il lago di
Curon e il lago di San Valentino alla Muta. Nel 1950 a causa di una
costruzione di una diga, vennero uniti. L’opera provocò un
notevole innalzamento delle acque, sommergendo il vicino abitato di
Curon Venosta che venne trasferito poco più distante.
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STORIA
Lo sbarramento costò circa 25 miliardi delle vecchie lire e fu al centro di una grande polemica tra gli abitanti della zona che non si rassegnarono: si recarono a colloquio da Papa Pio XII e organizzarono una protesta davanti alla sede della Montecatini, ma servì a ben poco. La messa in opera della diga cancellò completamente il comune di Curon Venosta e parte di quello di Resia, che furono ricostruiti più a monte. Ben 150 famiglie contadine persero casa e terreni e la metà di esse non poté fare altro che emigrare.
Lo sbarramento costò circa 25 miliardi delle vecchie lire e fu al centro di una grande polemica tra gli abitanti della zona che non si rassegnarono: si recarono a colloquio da Papa Pio XII e organizzarono una protesta davanti alla sede della Montecatini, ma servì a ben poco. La messa in opera della diga cancellò completamente il comune di Curon Venosta e parte di quello di Resia, che furono ricostruiti più a monte. Ben 150 famiglie contadine persero casa e terreni e la metà di esse non poté fare altro che emigrare.
Di tutto l’antico borgo
si salvò solo il campanile,
che non poté essere abbattuto in quanto era protetto dalle Belle
Arti. Ancora oggi lo vediamo lì, dritto come testimonianza di un
doloroso passato.
LEGGENDA
Tutta la zona del campanile sul lago di Resia è avvolta da molte leggende, una delle quali narra che in certi giorni ancora oggi si possono sentire le campane del campanile che risuonano dal fondo del lago! Nella rivista tedesca dedicata ai viaggi, GEO, il Campanile nel Lago di Resia viene elencato nella lista mondiale dei “15 posti che sembrano usciti da una favola”. E possiamo dargli pienamente ragione!
Tutta la zona del campanile sul lago di Resia è avvolta da molte leggende, una delle quali narra che in certi giorni ancora oggi si possono sentire le campane del campanile che risuonano dal fondo del lago! Nella rivista tedesca dedicata ai viaggi, GEO, il Campanile nel Lago di Resia viene elencato nella lista mondiale dei “15 posti che sembrano usciti da una favola”. E possiamo dargli pienamente ragione!
COME ARRIVARE
Il Lago di Resia è diventato ora una vera e propria attrazione, ed è punto d’incontro per tanti appassionati di sport acquatici. Anche il campanile sommerso attira numerosi visitatori.
Il Lago di Resia è diventato ora una vera e propria attrazione, ed è punto d’incontro per tanti appassionati di sport acquatici. Anche il campanile sommerso attira numerosi visitatori.
E come si raggiunge il
Campanile sul Lago di Resia? Il lago si trova vicinissimo alla strada
statale della Val Venosta, nei pressi c’è un parcheggio con una
piattaforma panoramica e una specie di gradinata da dove ammirare il
campanile. Da qui potete seguire il sentiero circolare che vi porta
lungo una passeggiata di 4 ore attorno al lago, partendo proprio dal
campanile.
Ma il lago di Resia e il
suo campanile sono il punto di partenza anche per scoprirela Val Venosta , tra borghi storici, come
Glorenza, castelli,
ciclabili e vette incantate.
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Caro Andrea, a dire la verità la leggenda la ho sentita in diversi modi, certo che con questa carrellata di foto ci ai fatto vedere la bellezza delle nostre montagne, e dove si più veramente riposare...
RispondiEliminaCiao e buona domenica con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
grazie!!
Eliminasempre emozionante visitare questo lago. Ciao
RispondiEliminaeh si!
EliminaEcco un posto dove andavo in vacanza da bambina con i miei genitori. Mi ricordo che noleggiavamo il pattino, stavamo proprio nell'hotel che sta sul lago e andavamo sino al campanile. Ora ho 50 anni ma ogni anno da Lermoos ci vado per una giornata, su Junio ha lo stesso fascino che ha avuto anche su di me. Anzi quando aveva 6 anni mi allagò la sua stanza per costruire "den den acqua" (così lo chiamava da piccino) con il lego e sommergerlo d'acqua. No comment! Lo sai che un anno (credo una decina di anni fa) lo abbiamo trovato completamente in secca, si arrivava al campanile praticamente a piedi!Mamma mia che impressione! Buona giornata
RispondiEliminama dai, allora conosci benissimo!
EliminaDevo dire che questo blog è davvero interessante, belle le foto e i luoghi, buona serata
RispondiElimina