L'Anello del Cansiglio è l'escursione più famosa e frequentata di questo angolo delle Prealpi tra la provincia di Belluno e quella di Treviso.
L'escursione è lunga 18 km (oppure 14 km, dipende dal punto di partenza), ma si può abbreviarla prendendo altri sentieri. Il dislivello, in qualsiasi caso, è minimo perchè segue sempre la parte pianeggiante, al margine del bosco, di questo altopiano.
Visto che si tratta di un giro semplice ad anello, si potrebbe pensare che bisogna seguire sempre lo stesso sentiero senza avere difficoltà di orientamento! Invece no! Come è già successo su questo territorio, la segnaletica molte volte scarseggia (in alcuni tratti è inesistente) e i bivi e deviazioni da affrontare sono frequenti. Inoltre, la copertura internet e rete telefonica non esistono, quindi vi conviene studiare per bene questo itinerario prima di partire! Spero con il mio post di esservi d'aiuto.
A fine racconto vi lascerò la traccia Outdooractive così potete visualizzarla con calma l'itinerario e anche scaricarla e seguirla durante la vostra escursione.
SI PARTE DAL RIFUGIO SANT'OSVALDO
Punto di partenza è il rifugio Sant'Osvaldo dove è presente un parcheggio.
Dal parcheggio seguo la stradina che sale verso Casera Lissandri attraversando prati e pascoli. All'inizio c'è anche il cartello di legno “Anello del Cansiglio”, quindi è impossibile sbagliarsi.
Continuo sulla stradina fino ad arrivare al primo bivio, questo:
Qui vi consiglio di girare a destra dove c'è la sbarra e di seguire la segnaletica Via delle Prealpi, un itinerario molto lungo da fare in bici o a cavallo, ma per noi oggi poco utile perchè segue solo un pezzo del nostro itinerario.
Il panorama da questo punto è grandioso verso le vette dell'Alpago (zona che vi ho descritto nel mio post dedicato al rifugio Semenza).
CASONI PICH
Attraversata la sbarra proseguo sempre dritto per poi sbucare ai margini del bosco in località Casoni Pich. Ora è il momento di svoltare a destra (cartelli) per poi girare a sinistra entrando nel bosco.
Sempre su sentiero mi immergo nel silenzio della vegetazione in completa solitudine per poi sbucare all'altezza della strada principale. Fino a qui tutto bene!
BAGNO DI FORESTA
Devo ammettere che questa sarebbe la zona ideale dove praticare Forest Bathing, l'abbraccio degli alberi e il Barefoot walking, tutte attività di benessere nella natura che vi ho descritto nel blog con diverse esperienze in Trentino e in Alto Adige. Non so se qui le facciano, dubito, ma se leggete bene i miei post le potete praticare anche da soli.
PRIMI PROBLEMI DI SEGNALETICA
Ma ora iniziano i problemi. C'è questo cartello:
GIARDINO BOTANICO
Non seguitelo. E' totalmente sbagliato. Dovete attraversare la strada e proseguire sul sentiero opposto che vi porterà all'ingresso del giardino botanico. Io ho fatto un casino di giri seguendo il cartello a destra e a sinistra e non mi ha portato da nessuna parte.
Dal giardino botanico proseguo sul sentiero principale evitando i cartelli sulla sinistra che conducono ad altre zone.
Passo l'azienda agricola Filippon e continuo fino a raggiungere la strada che arriva dalla piana.
Qui giro a sinistra (nessuna segnaletica) e, dopo una cinquantina di metri, prendo il sentiero che va sulla destra dove è presente una tabella con informazioni e i cartelli della Via delle Prealpi.
CAMPO DA GOLF
Da qui proseguo su sentiero immerso nel bosco, con qualche sali e scendi, fino a raggiungere un'altra strada asfaltata nei pressi del campo da golf.
Pure qui nemmeno un cartello, ma dalla cartina che avevo in mano, che vi ho messo a fine post, è facile intuire che bisogna svoltare a destra fino a raggiungere il piccolo spiazzo da dove, sulla sinistra, parte il sentiero che conduce al Bus de La Lum.
Se siete stanchi questa è l'occasione per tagliare l'itinerario e raggiungere la strada principale. Potete andare al parcheggio oppure proseguire a piedi fino al villaggio cimbro e chiudere l'anello.
BUS DE LA LUM
Proseguo per il Bus de la Lum, una delle cavità carsiche più profonde d'Europa, e faccio pausa per il pranzo nelle vicine panchine.
Vista la pessima esperienza avuta anni fa in una malga della zona, mi sono portato il pranzo al sacco.
TRATTO CON RETE METALLICA
Dal Bus de la Lum seguo il tracciato in discesa (nessuna segnaletica) e arrivo nei pressi di una rete metallica che fa il giro di tutta la parte meridionale della piana. A questo punto inizia il tratto più noioso dell'escursione: bisogna seguire sempre la rete scendendo fino al punto più basso e poi risalire di nuovo nell'altro lato. Di certo non il massimo.
Alla fine si spunta fuori nei pressi della strada principale dove c'è il bar Genzianella!
NB. L'itinerario potrebbe iniziare anche da qui.
VILLAGGIO CIMBRO
Attraverso la strada e proseguo in direzione Villaggio Cimbro Vallorch che si raggiunge comodamente su strada asfaltata in leggera salita.
Il villaggio è abbandonato per la maggior parte dell'anno, però è sempre suggestivo da vedere.
Se volete vedere un vero villaggio cimbro, con abitanti e ancora vivo, vi consiglio di andare a Luserna sull'Alpe Cimbra - Trentino, oppure a Giazza sui Monti Lessini in provincia di Verona.
Qui finalmente ritrovo la segnaletica dell'Anello del Cansiglio!
Bisogna
girare a destra, lasciarsi alle spalle il villaggio e camminare
sempre nel bosco seguendo la traccia del sentiero (presente un percorso vita).
BOSCO DA REME
Siamo ora all'interno del bosco del Cansiglio, molto caro alla Serenissima di Venezia per il legname per le sue barche. Essenze forti come il rovere per gli scafi, resinose come l'abete rosso, l'abete bianco, il larice per gli alberi delle navi, il faggio per i remi.
Questa zona era talmente importante per Venezia che per statuto la figlia del guardiaboschi del Cansiglio, pur non essendo nobile, poteva sposarsi con la nobiltà veneziana.
Questo pezzo sembra non
finire mai. Ad un certo punto, però, il sentiero si avvicina sempre
di più alla piana, rientra poi nel bosco e scende di nuovo ai margini della vegetazione.
Qui vedo un cancelletto da dove si può uscire dal bosco e raggiungere la stradina (dove c'era la sbarra all'inizio del percorso all'andata) che scende dritta al rifugio Sant'Osvaldo .
Finisce dopo 5H30 ore questa lunga camminata nella foresta del Cansiglio! Cosa dire? Anche se 5H30 ore non sembrano molte, tutte le deviazioni, segnaletiche inesistenti, ecc ecc l'hanno fatta sembrare eterna.
VEDI ANCHE:
Una bella passeggiata all'aperto dove si trova dell'aria bella pulita, non guasterebbe.
RispondiEliminaeh si infatti! magari poter uscire di casa
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