Tra
le ciaspolate più interessanti da fare sull'Altopiano dei 7 Comuni
vi consiglio la camminata che conduce al Forte Campolongo abbinata ai percorsi che conducono alle malghe.
Ho
avuto modo di percorrerli poche settimana fa in una giornata di febbraio con pochissima neve e temperature primaverili. In totale sono stati 14 km, 600 metri di dislivello e 4H30 di cammino. A fine post vi lascio la mia traccia da seguire in loco o scaricare.
Partenza presto da Mestre con destinazione Centro Fondo Campolongo.
Poco prima del rifugio c'è la casetta per il parcheggio a pagamento € 5,00, poi ci sarebbero altri € 5,00 da pagare per la preparazione delle piste ciaspole ma, nel mio caso, visto che non c'era neve, non me li hanno chiesti 🙈. Si paga subito quando si arriva.
In presenza di neve i sentieri sono battuti regolarrmente dalle motoslitte e quindi bastano i ramponicini.
SI PARTE DAL RIFUGIO CAMPOLONGO
Una volta parcheggiata la macchina, nei pressi del rifugio Campolongo (aperto in inverno), mt. 1546, do inizio al mio itinerario con le ciaspole puntando subito al Forte Campolongo.
Tempo
fa vi ho descritto l'escursione estiva al Forte Campolongo, in
inverno, invece, l'itinerario segue solo una parte dell'itinerario.
Dal parcheggio mi dirigo verso la strada tenendo la pista da fondo alla mia destra, passo la casetta dove c'è la cassa e trovo la segnaletica invernale con i vari percorsi.
Qui vado a destra e inizio a salire su stradina forestale (militare) che supera un paio di volte la pista da fondo e si intrufola nel bosco.
La salita è sempre dolce e non ha molta pendenza.
Arrivato ad un tornante, dove a destra si prosegue in estate per la Caverna Sciason, continuo in salita verso il forte e arrivo all'ingresso della galleria.
FORTE CAMPOLONGO
Durante i giorni freddi è possibile trovare molto ghiaccio, oggi, giorno di febbraio a +12 non c'è questo pericolo. E' bene comunque avere sempre i ramponcini nello zaino.
Supero la galleria (non serve la pila) ed eccomi al Forte Campolongo, mt. 1720, uno dei forti costruiti dall'esercito italiano e tra i primi ad essere colpito dal fuoco austriaco e messo fuori uso.
Fuoco austriaco che ha poi dato inizio alla famosa spedizione punitiva Stradexpedition con lo scopo di sfondare sugli altipiani, scendere in pianura e circondare l'esercito italiano impegnato sulle battaglie dell'Isonzo.
Strategia che non è andata a buon fine, per fortuna nostra, con lo stop degli austroungarici ai margini dell'altopiano di Asiago sul Monte Cengio e Monte Fior.
Il forte è visitabile all'interno e offre una vista panoramica unica sulla Val d'Astico, il Pasubio, Cima Carega, Alpe Cimbra e, in lontananza, il Monte Bondone, il Monte Stivo e le Dolomiti di Brenta.
Fatte le foto di rito, ritorno al punto di partenza, dove ci sono i cartelli nei pressi della cassa, lungo lo stesso sentiero.
PERCORSI CIASPOLE CAMPOLONGO
Visto che ho impiegato 1H40 per questa “ciaspolata” continuo la mia camminata seguendo i vari percorsi con le ciaspole in zona Campolongo.
In totale ci sono, oltre a quello del forte, 3 itinerari di diversa lunghezza: 7 km Croce del Civello, 9 km Malga Gruppach e il più lungo 14 km Malga Quarti.
Tranne quello del Forte Campolongo, tutti si svolgono nel versante in direzione Monte Verena.
Decido di fare la camminata per Malga Gruppach e, una volta arrivato ai cartelli, vado a destra e seguo la pista da sci di fondo.
Mi avvicino alla strada asfaltata, la costeggio per un po' e l'attraverso (segnaletica) prendendo poi un altro sentiero nella parte opposta che si immerge nel bosco.
MALGA GRUPPACH
Da qui proseguo fino all'incrocio dei sentieri nei pressi di Malga Erio, vado dritto ( a sinistra ci sarebbe il giro corto) e inizio a scendere dolcemente, sempre immerso nella vegetazione, senza neve, fino ad arrivare ai pascoli di malga Gruppach (chiusa) a mt. 1408.
Qui
finalmente si apre un po' di panorama, anche se niente in confronto a
quello di poco fa sul Forte Campolongo.
Tempo per il pranzo al sacco sui gradini della malga (leggete il mio post alimentazione trekking inverno), e continuo l'itinerario seguendo sempre lo stesso sentiero.
Ad un bivio senza segnaletica, qui:
...vado a sinistra e inizio a salire di quota iniziando a trovare di nuovo la neve.
CROCE DI CIVELLO
Con i ramponcini proseguo in salita arrivando all'altezza della Croce di Civello.
Giunto alla croce, a destra si prosegue per il Monte Verena, a sinistra, invece, si ritorna verso Campolongo.
Vado quindi a sinistra e, finalmente, in un ambiente innevato, scendo di quota e arrivo all'altezza della strada asfaltata.
RIENTRO AL PARCHEGGIO
In questo punto manca la segnaletica invernale dei percorsi da fare con ciaspole a Campolongo: invece di tornare al parcheggio seguendo la strada (come ho visto fare tante persone), con un po' di fortuna capisco qual è il sentiero da prendere.
Attraverso la strada all'altezza della fine del sentiero, e salgo alla vicina casera. La tengo alla mia destra e seguo ora la traccia ben visibile che sale verso il bosco in direzione monte Agro.
La traccia battuta fa in parte il giro del monte e inizia poi a scendere in direzione del rifugio Campolongo raggiungendo la pista da sci di fondo.
In
questo tratto non ho visto nessuna segnaletica e spero sia il
percorso corretto. D'altronde non c'erano altre alternative se non camminare lungo l'asfalto.
Concludo nei pressi del rifugio l'itinerario di 9 km che, aggiunti a quelli 4,5 del Forte Campolongo, mi hanno permesso di passare un sabato a contatto con la natura, con temperature primaverili, mentre in pianura regnava la nebbia.
VEDI ANCHE:
Passeggiate invernali Altopiano dei 7 Comuni
La sezione del blog dedicata al VENETO, all'inverno OLTRE LO SCI e agli HOTEL per organizzare al meglio la tua vacanza.
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