Il Bosco della Mesola è di sicuro una delle tante cose da vedere a Ferrara e dintorni. Ci troviamo nei pressi del Delta del Po e questo angolo ancora incontaminato è ciò che rimane dell'immenso bosco che ricopriva una volta la fascia costiera padana.
Ora il Bosco della Mesola è visitabile pagando un biglietto d'ingresso e al suo interno si possono seguire 3 percorsi di diversa lunghezza che portano alla scoperta di flora e fauna presenti al suo interno.
COME ARRIVARE
Arrivare al bosco della Mesola è molto semplice.
Da Venezia si passa per Chioggia seguendo la Strada Romea e poi, dopo l'abitato di Mesola, si svolta a sinistra, si supera l'abitato di Bosco Mesola e si prende via Frassini dove è situato il parcheggio. Con il navigatore dovete impostare Riserva Naturale Bosco della Mesola.
DOVE SI TROVA
Il “Boscone della Mesola”, di 1058 ettari, è situato in provincia di Ferrara, nei comuni di Mesola, Goro, e Codigoro.
Nell'attuale abitato di Mesola, posto ad alcuni chilometri di distanza, nel Cinquecento fu costruito dagli Estensi un castello come sede per il ritrovo autunnale della corte, dove fino al 1598 fu presente il Bosco Mesola, cinto da mura e poi smantellato alla morte del duca d'Este, da non confondersi con l'attuale.
Il Bosco della Mesola, meglio noto come Boscone della Mesola, passò di proprietà numerose volte, dalla casa d'Este a quella asburgica di Vienna (1758) da questa allo Stato Pontificio (1785), e quindi alla Repubblica Francese (1797), fino a transitare nel 1919 alla Società per la Bonifica dei terreni ferraresi che lo acquistò dall'Istituto Santo Spirito di Roma. Fino a quest'epoca le notizie sulla gestione non sono molte.
Nel 1954, dopo che il bosco rischiò di scomparire per effetto della Riforma Fondiaria che prevedeva il suo esproprio e l'appoderamento con messa a coltura, la proprietà passò all'Azienda di Stato per le Foreste Demaniali ed è gestito dal Reparto Carabinieri di Punta Marina.
Nel 1971 venne istituita la Riserva Naturale Integrale su 222Ha e nel 1977 la Riserva naturale su tutta la superficie.
L'ecosistema del Bosco Mesola conserva i tratti essenziali dell'habitat del delta dei grandi fiumi e notevole varietà floristica e faunistica.
Questi ambienti sono diventati molto rari a seguito delle bonifiche e della trasformazione del territorio.
ANIMALI CHE SI POSSONO INCONTRARE
Nell'ambiente ricco di canali, bosco in varie fasi di sviluppo, necromassa al suolo ecc., sono presenti numerose specie di mammiferi, uccelli, rettili e anfibi.
Il cervo (Cervus elaphus), ritenuto originario del posto, rappresenta senza dubbio uno degli elementi naturalistici più significativi dell'area deltizia.
Attualmente il nucleo è in ripresa e conta circa 300 capi. Devo ammettere che è più facile avvistare il cervo qui che sulle mie montagne, quindi, armatevi con una buon macchina fotografica e cercate bene con attenzione.
Da menzionare anche daini, volpi, puzzole, ricci e tassi.
Tra i rapaci diurni nidificanti si segnalano lo sparviero e il lodolaio, mentre, tra i signori della notte, troviamo l'allocco, il succiacapre, la civetta e il barbagianni.
Tra i rettili la Riserva ospita interessanti popolazioni di Testudinati. Presenti poi la luscengola, l'orbettino, la biscia dal collare, il biacco, il saettone e la vipera comune
PERCORSI
Solo una parte del bosco della Mesola è aperta al pubblico.
La si può
scoprire con 3 percorsi di diversa lunghezza da fare a piedi o in
bici, tutti segnalati da diversi colori, e variano da 1H15 a 2H30.
All'ingresso del bosco è presente una grande tabella con mappa e descrizione.
Vi metto qui sotto la foto:
Io
ho fatto quello più breve, l'itinerario 1, perché non avevo tempo. Ho avuto modo comunque di vedere ben tre cervi (forse perchè era ottobre e non c'era nessuno? 😂)!
La camminata all'interno del bosco permette di immergersi in un ambiente unico, ricco d'ombra, di respirare aria pura ed effettuare un "bagno nella foresta", perfetto per il nostro sistema immunitario, godendo dei benefici di una sana camminata.
E' quindi una delle zona più belle dove fare un'escursione a piedi sul Delta del Po. Non ci sono fiumi, lagune e canneti, ma l'ambiente naturale è davvero unico.
La rimanente parte del bosco è aperta solo con visite guidate seguendo i percorsi tematici Sulle Tracce del Cervo e Due Ruote nel Bosco, da fare in bici oppure in pulmino, con guida.
VISITA
L'ingresso al Bosco della Mesola è a pagamento.
Si paga sia il parcheggio sia l'ingresso presso la casetta di legno situata tra il parcheggio e l'entrata.
Vi verrà chiesto anche il numero di targa della macchina, quindi, se non la sapete come capita sempre a me, scrivetevela da qualche parte. Altrimenti dovete tornare alla macchina per segnarvi il numero di targa e ritornare alla cassa.
L'apertura del bosco della Mesola, invece, è da marzo a fine ottobre. Purtroppo non so darvi il link del sito ufficiale perchè non mai capito quale sia.
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