Esistono in Trentino
piccole isole felici fuori dalle rotte del circo bianco, dove è
possibile fare sport immersi nella natura più selvaggia, lontano
dalla folla, alla ricerca di una dimensione più raccolta della
vacanza in montagna. Questa è stata la filosofia del mio weekend in
Val di Fiemme, tre giorni immersi nella neve di Cavalese alla
scoperta del territorio attraverso passeggiate invernali e
ciaspolate.
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Consiglio
sempre di avere delle proprie ciaspole (senza pensare più al
noleggio) o ramponcini da mettere sotto le scarpe in caso di poca
neve.
Potete
acquistarle nella mia sezione CIASPOLE E RAMPONCINI su Amazon,
dove ho selezionato per voi quelle con cui mi sono trovato
meglio
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malga Ora |
Per questi
due giorni in Val di Fiemme ho scelto come base Cavalese e
precisamente l'hotel Orso Grigio, un ottimo quattro stelle da poco
rinnovato, in centro paese, a pochi passi dal Palazzo della Magnifica
Comunità . Un hotel dalla storia antichissima, un antico Albergo
Reale, famoso un tempo per i sui bagni di fieno e la cura dell'uva e
che vanta tra i suoi illustri ospiti l'imperatore d'Austria Francesco
Giuseppe d'Asburgo. La posizione è perfetta perchè ti consente di
raggiungere in poco tempo tutte le zone della Valle di Fiemme per poi
ritornare comodamente in paese. soggiornando in un ambiente elegante
e allo stesso tempo familiare.
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hotel Orso Grigio a Cavalese |
Visto il poco tempo a
disposizione, dopo aver preso possesso della mia camera, sono partito
subito alla scoperta dei sentieri invernali della Val di Fiemme,
lasciando il wellness in hotel al mio ritorno. In questi due giorni
sono riuscito a fare tre passeggiate, spero con il tempo di poter aggiungerne
altre in modo da dare una visuale più completa della zona.
Ecco qui sotto le mie tre
escursioni con le ciaspole da fare in Val di Fiemme:
1. DA PASSO LAVAZE' A MALGA ORA E PASSO OCLINI
Dal centro di Cavalese
parto in direzione Passo Lavazè, paradiso dello sci di fondo e
famoso per i suoi panorami nordici. Dal parcheggio mi dirigo verso il
piazzale dove c'è l'hotel Bucaneve e qui trovo subito le prime
indicazioni per la passeggiata invernale verso Malga Ora. Il sentiero
in andata è sempre battuto e ben segnalato: si passa per malga
Varena e ci si inoltra nel bosco fino a spuntare a Malga Ora dopo
un'ora di cammino.
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la segnaletica sempre presente a Passo Lavazè |
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panorama nordico |
La malga (più ristorante)
è aperta anche in inverno, io l'ho trovata chiusa perchè ancora non
era alta stagione, ma volendo ci si può fermare anche per pranzo o
per un ricco spuntino. Tempo per ammirare il bellissimo panorama che
si apre su Catinaccio, Latemar e Sciliar e continuo verso Passo
Oclini aggiungendo altri 30 minuti di camminata. Da Passo Oclini si apre una bella visuale sul Corno Bianco, bellissima escursione da fare in estate a dominio sul canyon del Bletterbach.
Il ritorno lo
effettuo ritornando a Malga Ora e da qui seguendo per un tratto la
pista da sci di fondo ( ce ne sono tre, bisogna prendere quella di
mezzo) e poi per un sentiero che conduce di nuovo a Passo Lavazè.
Questo sentiero è meno frequentato, direi che è più estivo, in
alternativa si può tornare lungo il tracciato dell'andata.
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splendida vista sul Catinaccio |
Facile fino a Malga Ora;
medio fino a Passo Oclini
Dislivello 62 metri fino a
malga Ora, 130 metri fino a Passo Oclini
2. PAMPEAGO E RIFUGIO LATEMAR
Prossima
escursione: Pampeago – rifugio Latemar. Sempre partendo dal centro
di Cavalese, raggiungo la partenza degli impianti di Pampeago dove
inizia l'itinerario da fare con le ciaspole che conduce al rifugio
Latemar. Il tracciato, facile e adatto a tutti, parte a sinistra
della chiesetta degli alpini e sale per circa due chilometri immerso
in un bosco di conifere nel silenzio della neve. E' forse questo il
punto di forza delle ciaspolate: un'immersione totale nella natura
scoprendo il territorio a ritmo lento.
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le mie compagne di avventura |
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punto di partenza a Pampeago |
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sempre immersi nel bosco |
Una volta uscito dal bosco
si apre davanti ai miei occhi un panorama bellissimo sulle pareti del
Latemar con le sue guglie appuntite e orizzonti che spaziano dalle
Dolomiti trentine fino all'Alto Adige. Davvero bellissimo. Pure qui
ci si può fermare in rifugio per il pranzo :=)
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ottima segnaletica per chi è a piedi |
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sosta in rifugio |
Calcolate circa 50 minuti
per la camminata. Per il ritorno si può effettuare lo stesso
sentiero oppure scendere con la seggiovia Latemar che conduce
direttamente a Pampeago.
RELAX IN HOTEL
Dopo tutto
questo camminare a contatto con gelo e neve è stato bello rientrare
a Cavalese e godermi il calore del centro benessere dell'hotel Orso
Grigio. Un centro benessere intimo e coccolo, in linea con la
filosofia dell'accoglienza dell'hotel, con una zona relax con
idromassaggio con acqua a 36°, sauna finlandese, percorso Kneipp e
bagno turco.
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la sala del camino presso l'hotel Orso Grigio di Cavalese |
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momento idromassaggio |
Accanto troviamo la sala
del camino dove ci si può rilassare in un ambiente storico dagli
antichi soffitti, magari degustando una delle tante tisane presenti
nell'angolo degli infusi e frutta secca o semplicemente godere del
silenzio e del relax dopo una giornata di attività fisiche.
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relax in sauna |
Secondo giorno e altra
occasione per scoprire le passeggiate invernali della Val di Fiemme:
3. SENTIERO
MARCIO', PARCO DI PANEVEGGIO- PALE DI SAN MARTINO
La terza escursione mi
porta nel parco di Paneveggio. Siamo ai piedi delle Pale di San
Martino, verso il Passo Rolle. L'escursione parte dal parcheggio
vicino al centro visitatori, dove trovo subito le prime indicazioni
per il Sentiero Marciò. Da qui seguo un percorso ad anello da fare
con le ciaspole, ma anche semplicemente con scarponcini trekking a
seconda della quantità di neve.
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la foresta di Paneveggio |
Dopo aver attraversato il
ponte coperto, l'itinerario continua all'interno della foresta, una
foresta della quale vi avevo già parlato tempo fa nel post dedicato
alla foresta dei Violini, sempre magica anche in inverno. Verso la fine del
tracciato, attraverso di nuovo il torrente Travignolo, questa volta
lungo uno spettacolare ponte sospeso che supera una stretta gola, e
ritorno al punto di partenza dopo circa un'ora. Dal vicino centro
visitatori faccio una piccola deviazione per vedere l'area faunistica
del cervo rivestita di bianco, ero già stato qui in autunno durante
i green weekend dedicati al bramito del cervo, e do l'ultimo saluto
agli abeti e alla foresta di Paneveggio.
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camminare in un bianco immacolato |
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una sosta per ammirare la Val di Fiemme |
4. MALGA
CAZZORGA
Nelle ciaspolate da fare
in Val di Fiemme non poteva mancare un bel giretto sulla catena del
Lagorai, uno dei luoghi più autentici e incontaminati della
provincia di Trento. Quello che vi propongo è una facile camminata
che permette di immergersi nei silenzi del bosco e delle cime
innevate.
Punto di partenza è il
Ponte Stue, raggiungibile da Molina di Fiemme seguendo le indicazioni
per Passo Manghen.
Si lascia la macchina
prima del ponte e si inizia a camminare seguendo la strada forestale
contrassegnata dal segnavia CAI 308. L'escursione seguirà per tutta
la sua durata questo tracciato. Arrivati ad una radura, nei pressi
della malga Stue Bassa, possiamo ammirare una splendida vista sulla
cima del Montalon, fare una pausa fotografica e proseguire poi fino a
raggiungere la nostra meta, Malga Cazzorga, a metri 1845.
Tempo: 2H30
Dislivello: metri 560
6. MALGA
CANVERE DA CASTELIR
Escursione
con le ciaspole in Val di Fiemme che regala sublimi vedute sulle Pale di San Martino.
Siamo nella foresta di Paneveggio e il punto di partenza è la
stazione a valle degli impianti di risalita di Castelir (si può
lasciare la macchina qui).
Si
prende la strada forestale che parte dietro il rifugio El Zirmo e si
sale costantemente nel bosco di abeti e larici prendendo sempre più
quota. Di solito il sentiero è tracciato e quindi molto facile da
seguire.
Poco
prima di malga Canvere il bosco si dirada e si gode di un grandioso
panorama sulle Pale e sul Lagorai. Ormai manca davvero poco. Un
ultimo strappo e raggiungiamo Malga Canvere a metri 1970.
Qui
potete fare la classica foto cartolina con le baite di legno e le
Dolomiti sullo sfondo. Un vero spettacolo!
Tempo
1H45
Dislivello:
metri 430
RELAX IN HOTEL
Il calore del legno e della foresta lo ritrovo all'interno
delle camere dell'hotel Orso Grigio, tutte rinnovate utilizzando i
migliori materiali dell'edilizia ecocompatibile: l'argilla cruda, per
garantire la termoregolazione delle pareti, e soprattutto il legno,
quasi tutto abete rosso e abete bianco, provenienti dalle foreste
della Val di Fiemme. Il risultato sono degli ambienti eleganti dove
il fascino della tradizione si unisce all'eleganza del moderno
creando il massimo comfort per una vacanza. Penso che le foto qui
sotto parlino da sole:=)
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l'eleganza delle camere dell'Orso Grigio |
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cura nei minimi dettagli |
Fiore all'occhiello
dell'hotel Orso Grigio è il suo ristorante, aperto anche alla
clientela esterna, sia a pranzo che a cena. Ho avuto modo di
usufruire della mezza pensione con menu a quattro portate a scelta,
un menu basato tendenzialmente su prodotti della Val di Fiemme, a km
zero, seguendo le ricette della tradizione ma con un tocco di cucina
innovativa e leggera.
Questo Hotel, infatti, fa
parte del club “Tradizione e Gusto”, a cui appartengono operatori
che valorizzano antichi saperi e antichi sapori legati all’offerta
di qualità , alla storia della Val di Fiemme e al suo
ambiente naturale, favorendo una relazione diretta tra chi produce e
chi consuma.
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il calore della stube nel ristorante dell'hotel |
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ambiente di charme |
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piatti della tradizione |
A conferma
del fatto che la prima colazione in montagna è sempre il top, al
mattino ho trovato ad accogliermi un ricchissimo buffet con torte,
dolci, pane, marmellate, yogurt di malga, frutta fresca, succhi e
crostate rigorosamente fatte in casa, la maniera perfetta per fare un
carico di energia e partire alla volta delle cime innevate della Val
di Fiemme, sempre bellissime e pronte ad essere conquistate.
Per ulteriori informazioni sulla Val di Fiemme:
Visit Fiemme
ALTRE COSE DA FARE IN VAL DI FIEMME:
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